Come già detto in precedenza, il ruolo del portiere è un ruolo particolare nel gioco del calcio.
Si tratta di una persona che svolge compiti completamente differenti rispetto al resto della squadra, che richiedono caratteristiche fisiche e mentali proprie.
La qualità più importante per un portiere è quella di natura psicologica.
Il ruolo del portiere si distingue fin dal periodo del settore giovanile, fase fondamentale per la formazione psicologica del futuro portiere.
Nella Categoria Piccoli Amici che comprende la fascia di età tra i 6 e gli 8 anni, non è richiesta la presenza dell’allenatore dei portieri, in quanto non vi è ancora una differenziazione del ruolo.
Durante questa fase gli allenatori dovrebbero far testare a tutti i bambini il ruolo del portiere a rotazione, affinché questa esperienza gli permetta in futuro di non colpevolizzare il proprio portiere quando commette un errore, avendo sperimentato su se stessi cosa significa stare in porta.
Nella categoria Pulcini ed Esordienti che comprendono la fascia di età tra gli 8 e i 12 anni, entra in gioco l’allenatore dei portieri, la figura specifica che si occupa della formazione del giovane portiere. La scelta del ruolo non deve essere forzata, il bambino deve avvicinarsi al ruolo in maniera spontanea.
Solo nel caso esistano delle spiccate e visibili attitudini, l’istruttore può, con la necessaria sensibilità proporgli questa diversa esperienza tecnica, senza alcuna costrizione.
Durante il periodo di apprendimento, secondo il mio punto di vista, è necessario che anche ai portieri venga concessa la possibilità di esercitarsi nei diversi ruoli.
Ciò gli consentirà di conoscere le caratteristiche di ciascun ruolo, avendo così la possibilità di comprendere le diverse situazioni di gioco, accedendo quindi ad un numero maggiore di informazioni che potranno essere utilizzate per le “anticipazioni” successive.
Dal momento della scelta del ruolo, il percorso del portiere si separa da quello del resto della squadra, infatti dal punto di vista psicologico il portiere si ritroverà ad affrontare situazioni che andranno a minare continuamente la sua autostima: tra i pali la mente di chi sceglie di giocare in porta si leviga, il carattere si scalfisce, soprattutto perché si è costretti a farsi scivolare alle spalle gli eventi negativi.
Questo ruolo accresce il senso di responsabilità, dato dalla consapevolezza che un proprio errore può essere fondamentale per cambiare il risultato, il che comporta anche una maggiore predisposizione a critiche a volte gratuite ed immeritate, che ledono la propria autostima.
Quindi ogni volta che il portiere scende in campo, si accinge a compiere una sfida verso sé stesso e verso gli altri, cosa che richiede molta fermezza e tenacia.
Con questo termine si indica genericamente un meccanismo cognitivo che ci consente di dare rilevanza ad alcuni stimoli, trascurandone altri.
L’attenzione va considerata da diverse prospettive, ognuna delle quali sottolinea differenti aspetti dei processi attentivi. Uno di questi aspetti si riferisce alle caratteristiche di selettività.
Per spiegarmi meglio userò un esempio.
In ogni momento della gara il portiere è bombardato da un elevato numero di stimoli e informazioni e per evitare di andare in confusione mentale deve operare delle scelte, per poter dare delle risposte efficaci.
Per i portieri è indispensabile selezionare le informazioni corrette ed ignorare, invece, gli stimoli irrilevanti.
Un altro aspetto fondamentale è l’intensità, cioè la capacità di rispondere agli stimoli ambientali per tutta la durata di una partita cercando di tenere l’attenzione sempre vigile e pronta ad una risposta efficace ad un eventuale stimolo.
Quindi nell’impostare il nostro progetto di allenamento, dobbiamo tenere presente se il ragazzo abbia difficoltà a mantenere l’attenzione per tempi prolungati, che possono gravare sull’esito della partita. Dobbiamo anche verificare se il nostro atleta faccia fatica a rimanere concentrato senza lasciarsi distrarre da stimoli esterni.
Tenuto conto di quanto appena detto per migliorare l’attenzione del nostro atleta dobbiamo considerare che Il gioco del calcio fa parte degli sport di situazione, ed i gesti atletici del portiere dipendono dalle circostanze proposte dalla partita, dalle strategie degli avversari, dalle condizioni del terreno di gara e da molte altre variabili dette esterne.