Prepariamo i Portieri | Andrea VADILONGA
Fonte: Settore Tecnico F.I.G.C. - Corso Master per Allenatore dei Portieri

Psicologia del  ruolo (incremento delle capacità attentive)

 


 

1. Introduzione

 

Attento! Fai attenzione! Sei sempre disattento!

Tante volte ci siamo sentiti dire questa parola. Sicuramente conosciamo il significato della parola “attenzione”. Ma sappiamo che cos’è veramente l’attenzione?

L’aspetto mentale della performance sportiva del portiere è un argomento che mi ha sempre interessato sia durante la carriera universitaria che durante le mie esperienze da giocatore e da istruttore.

 

Per anni ho potuto osservare da vicino i portieri delle prime squadre dei settori giovanili, notandone le differenze rispetto agli altri giocatori sia per quanto riguarda gli aspetti motori che per quanto riguarda gli aspetti psicologici.

Da giocatore invece mi sono reso conto quanto un mio errore da portiere potesse influire sulla squadra e quindi la necessità che il mio stato di preparazione fisica, tecnica e psicologica fosse ottimale; e quanto, in alcuni istanti della gara, lo sport da me praticato diventasse individuale.

Mi permetto di citare alcune affermazioni di grandi portieri per mettere in evidenza quanto questo ruolo sia delicato dal punto di vista mentale:

 • “E’ un ruolo ingrato. Basta esserne consapevoli, saper reagire alle difficoltà, stare sempre lucidi”. (José Manuel Reina)

 • “Il portiere è un ruolo a rischio: ti martellano, e tu sei solo. Ti devi prendere la responsabilità, anche se agisci d’istinto”. (Emiliano Viviano)

 • “La vita è fatta di piccole solitudini, quella del portiere di più”. (Fabien Bartez)

 

La mia ricerca si basa sulla mia esperienza personale come portiere e come preparatore.

Dopo essermi documentato attraverso libri sulla psicologia del portiere, ho elaborato una tesi che vuole essere una conferma che la strada per la formazione di un portiere non passa attraverso il solo percorso di insegnamento - apprendimento di abilità tecniche, tattiche, strategiche e fisiche ma, soprattutto, di un allenamento mentale che con il suo processo attentivo diventa importante per tenere legati fra loro tutti quelli che sono gli elementi indispensabili al raggiungimento di una buona maturazione.

 

Una delle maggiori differenze tra il portiere moderno e quello di un tempo sta nel fatto che oggi partecipa attivamente al gioco.

A livello cognitivo è un impegno notevole rispetto al passato dove il portiere era solitamente quello che non ci sapeva fare con i piedi e che quindi veniva relegato nella sua porta.

 

Con le nuove regole la complessità delle informazioni che il portiere deve riuscire ad elaborare in breve tempo sono molteplici. Prendendo in considerazione un tiro, ciò che un trentennio fa poteva essere prevedibile nell’intercettazione per traiettoria e quanto altro, oggi diventa un messaggio da codificare in pochissimo tempo.

La traiettoria della palla è ben nascosta sia dal gesto tecnico del calciatore sia dalle caratteristiche tecniche dei palloni di nuova generazione. Solo una buona reattività, ma soprattutto una buona capacità di anticipazione del portiere, può neutralizzare del tutto o in parte il tiro dell’avversario.

 

I miei allenamenti per guidare gli atleti verso un modello di portiere pensante, non saranno di tipo meccanico, ma di tipo intelligente supportato da una reale presa di coscienza tesa a sviluppare le capacità attentive attraverso le quali migliorano tutte le caratteristiche di gioco del portiere: lettura della partita, capacità di anticipazione dei movimenti e tanto altro atto a contenere l’azione dell’avversario (fattori che rappresentano un punto fondamentale per creare un portiere pensante).

 

Ogni allenamento deve condurre il mio portiere ad individuare:

- Quale elemento di un azione di gioco deve fare attenzione;

- Come rivolgere l’attenzione nella misura necessaria;

- Come intensificare l’attenzione.

 

Il mio obiettivo in questa tesi è stato quello di creare i presupposti per un allenamento del portiere diretto alle capacità attentive piuttosto che uno stimolo delle stesse in modo indiretto e quindi involontario. L’allenamento dell’attenzione a mio parere rappresenta per il portiere il punto di partenza per il raggiungimento di risultati di alto livello agonistico.

 


 

2. Il portiere: un giocatore al servizio della squadra

 


 

La regola che sta alla base di questo sport è che la palla non può essere toccata con le mani e le braccia, regola valida per tutti i componenti della squadra tranne uno:

Il portiere.

Il portiere all’interno della propria area di rigore può prendere il pallone con le mani, con lo scopo di bloccare l’azione avversaria, impedendo agli avversari di raggiungere l’obiettivo del gioco, cioè quello di fare gol.

Si tratta di un ruolo che si differenzia completamente dal resto della squadra, sia perché costituisce una “eccezione” per quanto riguarda il regolamento, sia perché questo comporta che a livello motorio e psicologico il portiere si trovi a dover svolgere compiti completamente diversi rispetto ai propri compagni di squadra.

Il gioco del calcio è considerato, a livello fisiologico, uno sport a impegno aerobico anaerobico alternato, per quanto riguarda il ruolo del portiere, invece, il metabolismo utilizzato maggiormente è l’anaerobico alattacido, mentre è utilizzato l’anaerobico lattacido e quasi nullo l’aerobico, il che lo differenzia da tutti gli altri ruoli.

Queste differenze fisiologiche sono la conseguenza del compito del portiere, che richiede gesti tecnici diversi rispetto a quelli dei compagni.

Tali differenze sono date dalla possibilità di poter utilizzare le mani e dalla necessità di sfruttare al massimo questo vantaggio. Il portiere inoltre agisce in una zona ristretta del campo, potendo utilizzare le mani solo all’interno della propria area di rigore.

Lo si può considerare, in certi momenti, come uno sport individuale all’interno di uno sport di squadra, con compiti motori differenti, con una preparazione mentale differente, con allenamenti a parte rispetto al resto del “gruppo squadra”, che necessitano di un preparatore specifico: l’allenatore dei portieri.

 

“Questo suo isolamento” durante la settimana di allenamento, viene in parte meno durante la gara perché, pur essendo i suoi compiti e i suoi interventi completamente diversi dai compagni, le tempistiche e le modalità devono costantemente interfacciarsi con le esigenze di squadra, le situazioni particolari di gioco ed i movimenti di compagni ed avversari.

Il portiere si trova ad interagire con più figure per quanto riguarda l’allenamento: l’allenatore della squadra, che è una figura generale, e l’allenatore dei portieri che è la figura specifica.

 


 

Esercitazione n°1 psico - atletico

 

 


 

Dimensioni campo: 6mt per 6mt

Materiale: cinesini colorati, bandierine colorate

Obbiettivo: corsa rapida

Sviluppo: delineare il campo di 6mt per 6mt con dei cinesini e formare 4 quadrati all’interno dei quali posizioniamo una bandierina di diverso colore.

L’Allenatore lancia il pallone in uno dei 4 quadrati ed il portiere dovrà raggiungerlo rapidamente e dichiararne il colore.

Esercizio di Variabile: il portiere dovrà recuperate la palla in tuffo e dichiarare il colore del relativo quadrato. Lo scopo dell’esercizio è lo sviluppo della rapidità di esecuzione e della conquista consapevole dello spazio

 


 

Sommario Tesi Andrea Vadilonga:

Introduzione Tesi (1), Il portiere: un giocatore al servizio della squadra (2)  ed Esercitazione nr. 1: Psico - Atletico

La crescita psicologica del portiere (3), L'attenzione (4),  Esercitazione nr.2:  Psico -  Atletica

Allenamento della capacità attentive e preparazione mentale del portiere (5), Esercitazione nr.3:  Psico -  Tattica

La preparazione di una gara con il mio portiere (6) , Esercitazione nr. 04:  Psico - Tecnica
Esercitazione nr. 05:  Psico - Tecnica, Esercitazione nr. 06:  Psico - Tecnica, Conclusioni (8)  e Bibliografia (9)
 

Fonte: Settore Tecnico F.I.G.C. - Corso Master per Allenatore dei Portieri

Tesi : "Psicologia del Ruolo (Incremento delle capacità attentive)"

Data inserimento nel sito: 21.03.2016