|
|
Una formazione speciale:
rispettare (gli avversari) CRESCENDO per vincere! |
|
|
Nello scudetto
brilla una stella: la Stella Polare, il colore sociale è il
viola perché indica l’umiltà, il valore con il quale
l’associazione intende calcare le scene sportive e...
vincere!
Boreale perché Ponte Milvio è a nord di Roma; a nord,
appunto, l’Aurora Boreale illumina per sei mesi le zone
polari.
La Boreale, nelle intenzioni, deve illuminare la Roma
sportiva, non necessariamente con la grandezza dei
risultati, ma almeno con la lealtà e la correttezza del
comportamento, dentro e fuori dalle sedi dell’agonismo.
L’Unione Sportiva, nata nel 1946, è fondata da don Marino
Marani insieme a Bernardino Passi, Vittorio Soldini e Orazio
Marchetti.
Il sostegno finanziario che consente lo svolgimento delle
attività sportive è rappresentato dalle quote versate da
alcuni soci e da piccoli contributi straordinari erogati dal
CONI.
Da allora si è sempre sostenuta basandosi sulla sola
potenzialità del volontariato a livello
tecnico/dirigenziale.
La Boreale cerca, così, da sempre, di esprimere quel calcio
pulito, entusiasmante e svincolato dalle competizioni
utilitaristiche, che è ormai quasi dimenticato anche tra i
giovanissimi.
Oggi, la società raccoglie atleti da tutta la zona intorno a
Ponte Milvio: Flaminio, Cassia, Corso Francia. I giovani
sono iscritti ai vari campionati organizzati dalla
Federazione Italiana Giuoco Calcio e partecipano a numerosi
tornei con ottimi risultati. |
|
|
Il fondatore: don Marino
Marani |
|
|
Don Marino è un
sacerdote con il cervello impegnato su una "frequenza" che
non è quella della media degli uomini, unisce un cuore
generosissimo ad uno spirito di contraddizione insuperabile
che lo porta immancabilmente sul piano del confronto.
Don Marino ha vissuto profondamente il suo sacerdozio,
sapendo benissimo che l’uomo vale più di qualsiasi opinione,
e per questo valore deve essere amato, rispettato anche
quando non riusciamo a comprenderlo perché ha idee troppo
diverse dalle nostre.
Non era severo, ma esuberante ed estroverso, era una persona
valente e schiva ma anche dinamica e testarda.
Lavorando molto in mezzo ai giovani don Marino aveva
acquisito una preziosa esperienza che poi utilizzerà al
momento opportuno con la Boreale, dove ha inventato poco, ha
solo riadattato esperimenti che aveva condotto in
precedenza.
Don Marino adoperava l’esca del gioco, dello sport, di cui
tanto sentono il bisogno i ragazzi più poveri di allora,
oppressi da troppe carenze e difficoltà per avviarli alla
conoscenza di Dio.
Tutta la sua opera è stata dedicata non a dare pane, ma
strumenti di lavoro che consentano ai giovani di maturare la
loro coscienza di gruppo e la consapevolezza che nella vita
ogni tipo di risultato può essere raggiunto solo con la
serietà e la costanza dell’impegno. |
|
|
Fare sport: un'occasione
per crescere |
|
|
Fede e sport
sono per don Marino due valori vicinissimi essendo il
secondo un mezzo per coltivare la prima.
Ma per lui non è solo questo il valore dello sport: è
perfettamente cosciente che l’attività sportiva rappresenta
un valore in assoluto.
Lo sport migliora il fisico, insegna il rispetto per il
prossimo, brucia in maniera pulita le abbondanti energie
giovanili; lo sport è un mezzo meraviglioso di confronto, in
cui un pizzico di animosità in fondo non guasta, perché
l’uomo è aggressivo per natura e questa aggressività deve
pur esprimerla in qualche modo: meglio su un campo di calcio
con l’intento di bucare la rete avversaria, piuttosto che
altrove. |
|
|
La Scuola Calcio riprenderà
l'attività dopo la pausa estiva |
|
|
Le lezioni
si svolgeranno presso il Centro Sportivo “Trifoglio” v.le di
Tor di Quinto 57/b nei giorni:
LUNEDI’ – GIOVEDI’ dalle ore 17.15 alle ore 19.00
Turno Speciale il MERCOLEDI’ dalle ore 17.15 alle ore 19.00
per i ragazzi/e impossibilitati a frequentare nei giorni di
lunedì o giovedì.
il MERCOLEDI’ dalle ore 17.15 alle ore 19.00
3° allenamento per i Giovanissimi ’98.
Lunedì 29 agosto iniziano le iscrizioni per il Corso
2011/2012.- |
|
|
Presentazione Stagione 2011
- 2012 |
|
|