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---------------------------------------------- Introduzione Il presente documento vuol fornire un resoconto complessivo dell'osservazione partecipante effettuata durante il Festival Internazionale FUNino dallo staff di CalcioScouting.com presso le strutture della Società Sportiva La Dominante (Monza) il 20 Settembre 2014.
Obiettivi L'obiettivo principale del nostro lavoro è quello di offrire a dirigenti di calcio, tecnici, allenatori ed addetti ai lavori in generale un piccolo contributo nell'analisi delle componenti psicologiche ed emotive, ma anche tecniche, tattiche e situazionali che hanno caratterizzato l'esperienza dei bambini.
Il nostro impegno si è focalizzato tuttavia anche sull'esperienza vissuta dai formatori, attraverso sia l'osservazione diretta sul campo che tramite un lavoro di raccolta di testimonianze, che ci hanno consentito di comprendere punti di vista ed opinioni, utili ad un costruttivo dibattito sulla proposta del FUNino.
Desideriamo inoltre che tale relazione conclusiva possa favorire l'emergere di spunti di riflessione utili ai genitori, spesso protagonisti di eccessi comportamentali a bordo campo che sovraccaricano i ragazzi di pressioni, doveri e costrizioni che li allontanano progressivamente dall'aspetto gioioso che deve necessariamente contraddistinguere l'impegno sportivo, soprattutto in età scolastica.
Con il risultato, frequente, di innescare il meccanismo del graduale abbandono del gioco. Infine, la nostra osservazione ha voluto analizzare con quali criticità e vantaggi il FUNino sia adattabile al contesto italiano, soprattutto in funzione della presenza di una cultura calcistica improntata prevalentemente sul risultato e la vittoria.
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Fabio
CIUFFINI, Laureato in
Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso l'Università degli
Studi di Firenze e successivamente perfezionato in Apprendimento
collaborativo in rete presso la Facoltà di Scienze della Formazione.
Percorso di
specializzazione in ambito sportivo, con un
Master di primo livello in Psicologia dello
Sport (con Psymedisport) conseguendo il
titolo di Mental Trainer ed corso di
formazione presso il Centro Studi di
Applicazione della Psicologia Relazionale di
Prato in Psicologia dello Sport,
Comunicazione e Relazione.
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