Il periodo che va da metà luglio a metà settembre
vede impegnati gli “ italian clubs ” di ogni ordine, grado e latitudine
in quella che comunemente viene denominata PREPARAZIONE PRECAMPIONATO,
inserita nell’orizzonte più vasto della PROGRAMMAZIONE ANNUALE. Dalle
prime sollecitazioni di Arpad Weiszt e Aldo Molinari (Il giuoco del
calcio, 1930) a oggi, moltissimi sono gli attori che si sono alternati
sulla scena della PREPARAZIONE “ATLETICA”, attuando a volte un
copia-incolla della periodizzazione e delle attività degli sport
individuali – l’atletica leggera, body-building - e applicando il tutto
ai calciatori delle squadre loro affidate:un picco di forma all’anno
quando invece il campionato dura 8 mesi e prevede almeno un appuntamento
tutte le settimane.
Moltissimi coloro che,con perizia linguistica,
hanno ingegnosamente fruito e immesso nel circuito contributi
esterofili.
Rari, negli anni, coloro che, con intuito, dignità
e rigore scientifico hanno continuato a osservare, a farsi domande, a
documentarsi, a studiare e a divulgare i propri pensieri e competenze.
Ai tempi dell’Ambrosiana la conoscenza del modello
prestativo del calcio non era definita come lo è ora; nonostante ciò, le
esperienze e gli studi di tutti questi anni, a fatica, stanno tentando
di riportare su binari adeguati, un treno che aveva deragliato; che però
aveva seminato, al suo passaggio,“dogmi” e “assiomi”
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