Principi formativi
· Per sviluppare una metodologia didattica attiva che superi il concetto di lezione trasmissiva ed addestrativa, mettendo gli studenti al centro dei processi di apprendimento.
· Per acquisire un metodo che permetta di personalizzare gli apprendimenti rilevabili tramite la proposta di situazioni di gioco reali.
· Per aggiornare la pratica didattica integrando il contributo della ricerca sul carico cognitivo.
· Per sviluppare un metodo che permetta di utilizzare in modo più efficiente il tempo di apprendimento.
· Per favorire l’integrarsi di differenti modi di apprendere ed imparare.
Le Scienze motorie, fisiche e sportive, rappresentano un sapere irrinunciabile nel processo di sviluppo dell’alunno, in quanto lo investono nella sua “totalità antropologica” e ne determinano, pertanto, cambiamenti significativi sia sul piano fisiologico e morfo-funzionale, che su quello cognitivo e socio-comportamentale.
Ciò perché la peculiarità dell’insegnamento delle scienze motorie è quella di influire contemporaneamente sulle quattro aree della personalità: motoria, intellettiva, sociale ed emotivo - affettiva, rivolgendosi all’individuo nella sua completezza e pertanto contribuisce in maniera totale alla sua formazione e a sviluppare vere e proprie competenze per la vita (life skill),
riferite alla conoscenza e alla corretta gestione del proprio corpo,
all’incremento di capacità e abilità, ma anche alla possibilità di
stabilire rapporti interattivi efficaci con l’ambiente circostante.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA IN ITALIA
Dal D.M. 22/08/2007 (Regolamento in materia di adempimento dell’obbligo scolastico)
Tali competenze favoriscono il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.
- Le competenze chiave sono il risultato che si può conseguire
- all’interno di un unico processo di insegnamento/apprendimento
- attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali.
· Costruzione del sé
1. Imparare ad imparare
2. Progettare
· Relazioni con gli altri
3. Comunicare
- comprendere
- rappresentare
4. Collaborare e partecipare
5. Agire in modo autonomo e responsabile
· Rapporto con la realtà
6. Risolvere problemi
7. Individuare collegamenti e relazioni
8. Acquisire ed interpretare l’informazione
CONTRIBUTI DELLE SCIENZE MOTORIE ALLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA:
IMPARARE AD IMPARARE
- Organizzare il proprio apprendimento ed il proprio tempo
- Sviluppare strategie efficaci di apprendimento
- Sperimentare soluzioni creative
PROGETTARE
- Elaborare e porre in essere
di progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie capacità
psicofisiche
- Utilizzare le conoscenze e le
esperienze pregresse per stabilire obiettivi significativi e
realistici
- Valutare difficoltà/potenzialità
interne ed esterne elaborando strategie di azione e verificando i
risultati raggiunti in rapporto alle proprie aspettative
COMUNICARE
- Comprendere messaggi entero ed esterocettivi per ampliare le proprie capacità espressive
- Rappresentare in modo efficace, utilizzando il linguaggio corporeo e motorio, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, e gesti tecnici di diversa complessità
- Interpretare ed utilizzare il linguaggio simbolico e gestuale condiviso delle diverse figure sportive (allenatore, insegnante, arbitro ecc.)
COLLABORARE E PARTECIPARE
- Interagire e collaborare all’interno di un gruppo
- Comprendere i diversi punti di vista
- Valorizzare le proprie e le altrui capacità, rendendo positivo il conflitto e l’agonismo
- Contribuire all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti, delle capacità/limiti degli altri
- Acquisizione del concetto di squadra
- Giocare all’insegna del Fair Play
AGIRE IN MODO AUTONOMO E CONSAPEVOLE
- Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita della squadra
- Riconoscere per sé diritti, doveri e bisogni
- Riconoscere e rispettare i diritti e i bisogni altrui, le opportunità comuni
- Riconoscere e rispettare limiti, regole e responsabilità
- Praticare il concetto di salute dinamica
RISOLVERE PROBLEMI
- Affrontare situazioni problematiche anche a livello espressivo, motorio
- Costruire e verificare ipotesi di soluzione
- Individuare fonti interne ed esterne per dare risposte adeguate
- Valutare le soluzioni messe in atto e rielaborare i dati di feed back
- Proporre soluzioni utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline, secondo il tipo di problema
ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE
- Acquisire l'informazione ricevuta dalla propria sensibilità (visiva, uditiva, cinestesica, ecc)
- Interpretarla citicamente valutandone l’attendibilità e l’utilità, confrontandola con dati oggettivi
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
- Individuare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo
- Riconoscerne la natura sistemica, analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti all’interno del proprio corpo e della propria motricità
- Rappresentarli con linguaggio specifico, argomentazioni coerenti, atti motori adeguati
Tali competenze, motorie, sociali e relazionali, consentono ai ragazzi di affrontare in maniera efficace i problemi emergenti della vita quotidiana, avere fiducia in sé stessi, sapersi auto – valutare e gestire l’insuccesso, relazionarsi positivamente con gli altri ed il mondo circostante non solo in ambito scolastico.
Pertanto, diventa importante in questa prospettiva, proporre esperienze formative che sollecitino reazioni circolari sistemiche tra i fattori della prestazione motoria, e quelli comportamentali e sociali, in contesti situazionale sempre diversi, sviluppando la motivazione all’apprendimento continuo, per risolvere problemi.
In questo modo di operare la “competenza motoria “esprime l’integrazione di conoscenze, abilità motorie, e comportamenti sulla base delle capacità personali.
Difatti, la competenza non si esprime senza sapere e saper fare ma essa li supera integrandoli, nel saper agire.
Per molto tempo la scuola, nella sua opera educativa, si è occupata quasi esclusivamente della mente, quasi come se fosse, oltre che separata dal corpo, superiore ad esso.
Gli studi attuali hanno confermato che la persona vive un rapporto indissociabile tra la mente, le emozioni e il corpo.
E’ attraverso il corpo che arrivano tutte le informazioni che riguardano sia ciò che si vive interiormente, sia quanto succede nel mondo che ci circonda, le informazioni che il cervello elabora ci consente di vivere e agire consapevolmente.
Allo stesso tempo, agire con il corpo in modo consapevole, responsabile e soprattutto controllare la propria azione ci richiede la partecipazione della parte pensante.
Sarebbe quindi assurdo pretendere di stabilire un primato tra corpo e mente: si tratta di due aspetti diversi ma inscindibili della persona che può evolvere positivamente soltanto attraverso la loro armonica integrazione.
Il corpo, quindi, non deve essere considerato soltanto un insieme di muscoli e organi, ma il mezzo con il quale si comunicano intenzioni, sentimenti, stati d’animo, esso riceve le informazioni e agisce mettendo in pratica ciò che si pensa
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