Contrariamente al suo predecessore nella parte occidentale di Vienna, il nuovo stadio per il Rapid è stato costruito in tempi estremamente ristretti.
Dai primi rendering nel giugno 2014 sono passati solo due anni fino all'apertura,
con appena 17 mesi per la costruzione.
Del vecchio Gerhard-Hanappi-Stadion era rimasto solo un palo del proiettore, non come parte del sistema di illuminazione ma come ricordo del passato.
Il campo non poteva essere lasciato a causa della rotazione del nuovo stadio di 90 ° rispetto all'asse nord-sud più ottimale.
Ciò ha comportato anche la demolizione di uno dei quattro campi di allenamento, ma la perdita è stata in qualche modo compensata da un massiccio aumento della superficie dello stadio, per non parlare dell'aumento di capacità di 10.000 rispetto alla capacità del 2001-2014.
La semplice e robusta coppa dello stadio è rivestita con un mosaico di pannelli verdi traslucidi, che copre in parte anche il tetto e consente di illuminare l'interno con luce verde di giorno, mentre emana verde all'esterno durante la notte.
Forse la cosa più notevole è l'edificio della tribuna principale a forma di cilindro, che ospita gli uffici del club e ampie strutture aziendali.
La sua facciata sud è modellata per assomigliare allo stemma del club del Rapid, fornendo un ingresso principale davvero impressionante ai partner commerciali.
Ed è soprattutto il fatturato che ha spinto il Rapid a costruire il nuovo stadio.
Al fine di aumentare i profitti
con le partite e gli eventi aziendali, il nuovo edificio offre due livelli di strutture aziendali, tra cui 41 palchi privati, 2 lounge più grandi e quasi 2.500 posti a sedere business.
Ciò significa che il 10% dello stadio è dedicato al business e il numero di skybox non ha eguali in tutta l'Austria.
Rapid è riuscita anche a garantirsi un accordo sui diritti di alto profilo.
La partnership decennale con Allianz è stata utile per garantire il budget del nuovo stadio, stimato a 53 milioni di euro.
Circa il 40% (20 milioni di euro) proveniva dal comune di Vienna, mentre il resto doveva essere coperto da Rapid e dai suoi partner.
Anche se va anche detto che l'intensa commercializzazione ha allontanato alcuni sostenitori dall'identificarsi con il progetto.
All'orizzonte è apparsa una minaccia di boicottaggio, alla fine minimizzata con un compromesso.
Lo stadio ha anche un nome non commerciale Weststadion (basato sulla posizione e la tradizione del sito), mentre l'indirizzo include Gerhard Hanappi, architetto e titolare del nome del terreno precedente.
