L'innovazione sta, oltre nella dinamicità del modulo, nella fase di non possesso con la ricerca costante dell'1contro1 sistematico, sulla linea dei difensori anche senza coperture se necessario, ogni giocatore sotto linea palla, e a volte anche sopra, prende il suo riferimento mentre il più vicino attacca il pallone, ne nascono duelli individuali in tutte le parti del campo che rendono spettacolari, e tatticamente interessanti, le partite delle squadre del tecnico argentino.
Nella fase di non possesso convivono marcature ad uomo, linea difensiva altissima, spesso anche a palla scoperta, pressing ultra-offensivo, con tantissima attenzione all'attacco preventivo, lasciando da 2 a 4 giocatori pronti per la transizione.
Anche le giocate lunghe sono innovative, perché attorno al giocatore che va al duello si fa densità per consentirgli sostegni - aiuti - appoggi per giocare con quanti più calciatori è possibile vicino all'area avversaria. Quali sono allora i principi in situazioni di transizione negativa? La squadra non arretra di un centimetro, se è a ridosso dell'area con una linea di 4 attaccanti e 3 centrocampisti, resta posizionata così accettando l'1contro1 difensivo e cercano la riconquista immediata vicino all'area di rigore avversaria.
|