Un’azione singola di presa di posizione prevede una distanza di marcatura non troppo vicina in
modo da rallentare l’azione dell’avversario, permettere ad un compagno di venire in aiuto ed
evitare di farsi dribblare troppo facilmente, mantenendo sempre la copertura per la parte centrale
del campo e indirizzare l’avversario verso l’esterno.
Un’azione collettiva di riposizionamento prevede tre step di azione in un movimento coordinato e
rapido di presa di posizione da parte di ogni singolo giocatore.
Il primo step è cercare di ritardare l’attacco dell’avversario in modo di permettere a tutta la
squadra di riprendere le proprie posizioni.
Il secondo step prevede l’intercettamento della palla o il
disturdo nella manovra avversaria.
Il terzo step prevede la vera e propria azione di riconquista
della palla.
Per una buona presa di posizione è importante che il giocatore riesca ad adattarsi velocemente ad
ogni singola azione e cambio di posizione della palla.
Organizzazioni
difensive
Marcature a uomo
Per marcatura ad uomo si intende:
1. Avere un uomo da marcare e posizionarsi tra lui e la porta;
2. Seguire l’avversario in tutti i suoi spostamenti;
3. Rispettare delle determinate distanze dall’avversario.
La marcatura ad uomo può
essere:
· Di controllo: nella
situazione in cui il pallone
è distante e il marcatore
controlla l’avversario;
· Di copertura: un difensore
è in copertura ad un
compagno pronto ad
intervenire in caso di
bisogno;
· Integrale: il marcatore
segue le azione
dell’avversario e lo
contrasta in ogni azione;
· Di sdoppiamento: un
difensore è posto dietro al
compagno in marcatura e se
superato interviene, a sua
volta il difensore superato
va in copertura al compagno.
Alcuni principi di marcatura
da parte del difensore.
1. Non bisogna essere
lontani più di un braccio
dall’avversario, in modo da
sentire il contatto con esso
e non perderlo mai di vista.
Stare lontani un braccio non
solo ci permette di sentirlo
vicino ma anche di non
dargli la possibilità di
appoggiarsi a noi e fare
perno per superarci;
2. In generale, ma questo
dipende dalle disposizioni
dell’allenatore, cercare di
portare l’avversario
sull’esterno;
3. Non stare mai con i piedi
piatti, ma con il piede
interno più avanti;
4. Avere le braccia
leggermente aperte per avere
più equilibrio ma anche per
impedire all’avversario di
andare via;
5. Scegliere bene il tempo
d’anticipo e soprattutto il
lato giusto.
Marcatura a zona
Un’ organizzazione del gioco
a zona prevede la copertura
di una determinata zona del
campo da parte di ciascun
giocatore a prescindere dal
modulo adottato.
In fase di non possesso ogni
giocatore dovrà andare a
contrastare esclusivamente
nella sua zona di competenza
e cercare di coprire quelle
adiacenti.
Giocando a zona si ha il
vantaggio di giocare nella
zona del campo più
congeniale ad ogni
giocatore, a uomo questo non
può succedere visto che
bisogna seguire l’avversario
da marcare in tutte le zone
del campo.
Per quanto riguarda il
dispendio fisico, si può
tranquillamente dire che i
carichi sono distribuiti
equamente e vi è una
partecipazione più attiva da
parte di ogni giocatore alla
fase di gioco.
Al fine di ottenere i
migliori risultati ogni
giocatore dovrà sapere quali
aspetti, fase di gioco hanno
la priorità su altre.
In una marcatura a zona la
prima a cosa a cui bisogna
far riferimento è la
posizione della palla; la
seconda cosa è il
rapportarsi con i compagni
sia del proprio reparto che
degli altri reparti e infine
guardare agli avversari.
La squadra esplicherà al
meglio i concetti della zona
solo se riuscirà a muoversi
con i tempi giusti in base
alla posizione della palla,
dei compagni e degli
avversari sempre mantenendo
le giuste distanze tra i
reparti e i ruoli.
La squadra dovrà riuscire a
marcare il più vicino
possibile gli avversari più
vicini alla propria
posizione, a controllare le
loro traiettorie e quelle di
passaggio di quelli più
lontani e riuscire a creare
superiorità numerica sulla
palla.
Per fare questo bisogna che
la squadra sia preparata ad
agire, a cambiare risposta
ad ogni situazione di gioco,
e per fare questo bisogna
allenare le varie situazioni
in allenamento.
Quest’organizzazione tattica ovviamente prevede degli accorgimenti da fare su alcune situazioni a
squadra schierata in fase di non possesso.
Quindi, in una difesa a zona è importante che si verifichino alcune condizioni:
· squadra corta;
· effettuazione dell’elastico;
· equilibrio tra reparti;
· applicazione del fuorigioco;
· effettuazione di giuste diagonali;
· che si raddoppino le marcature quando opportuno;
· giusta scelta di tempo e movimenti dei reparti;
· massima attenzione nei cambi di gioco;
· massima concentrazione.
Alcune posizionamenti della
difesa nelle diverse
situazioni
La presa di posizione non è
da intendersi solamente come
riposizionamento in caso
dovessimo trovarci scoperti
o mal posizionati su perdita
di palla.
Per presa di posizione
bisogna anche intendere
scegliere la giusta
posizione nelle determinate
situazioni.
Come difesa a zona, ogni
allenatore sceglierà se
posizionare la propria linea
difensiva su due o tre
linee, rispettando comunque
i principi della marcatura a
zona, validi anche solo
semplicemente per appunto
trovare la giusta posizione
nelle diverse situazioni di
gioco.
Fig. 1
Nella fig.1 è rappresentata la disposizione della difesa su attacco centrale, disposizione
denominata a piramide.
Questa disposizione prevede l’attacco al portatore di un difensore con la
conseguente variazione di posizione (presa di posizione) degli altri difensori che compongono la
linea.
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Fig.
2
Nella fig.2 è rappresentato lo sgancio del difensore centrale in attacco all’avversario in fascia,
quando il difensore esterno viene superato.
Questo a sua volta prendere posizione nella parte
centrale della difesa, ruolo occupato dal giocatore ora in attacco.
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Fig.
3
Nella fig.3 è raffigurato il movimento del difensore centrale in marcatura alla punta, che
accompagna il suo movimento verso l’esterno per ricevere il passaggio del compagno.
Anche nelle situazioni di palla coperta e scoperta bisogna prendere posizione sul avversario in
possesso.
Innanzitutto, con Palla coperta si intende che il giocatore avversario non ha libertà di movimento in avanti e
quindi libertà di passaggio in avanzamento.
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Fig.
4
Con palla scoperta si intende che il giocatore avversario ha libertà di movimento e passaggio in avanti.
Con palla scoperta la difesa indietreggia a protezione della porta stringendosi, con palla coperta la linea sale
in ampiezza Fig. 4.
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Fig.
5/Fig.
6
Quando il possessore di palla è spalla alla porta ci troviamo in una situazione di palla coperta, la
difesa salirà fino allo stop dell’avversario fronte alla porta, prendendo posizione in ampiezza.
Al contrario quando il possessore di palla è fronte alla porta con con tempo di passaggio, la difesa
indietreggerà stringendo a difesa della porta, Fig. 5 - 6
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Fig.
7
Ricordiamoci di osservare anche la posizione del corpo: i due centrali nelle due fasi si guarderanno
a vicenda, e i rispetti difensori esterno guarderanno loro per il loro movimento, Fig.7
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