Questo allenamento ha come obbiettivo tattico quello di preparare la nostra
fase offensiva contro il 3-4-3 di questi avversari. Dal punto di vista fisico si effettua
lavoro sulla rapidità.
Svolgimento: l’allenamento si svolge in 4 blocchi di lavoro
1 - riscaldamento e rapidità a secco con il Preparatore.
2 - fase offensiva generica.
3 - fase offensiva specifica.
4 - fase offensiva situazionale contro il modulo avversario.
1° blocco: in un primo momento il Preparatore cura principalmente la fase di
riscaldamento, attraverso una serie di passaggi a bassa velocità di ostacoli alti con
obbiettivo la mobilizzazione di anche e di arti inferiori in generale; successivamente si
passa a curare la rapidità degli appoggi in una serie di passaggi ad alta velocità e con
modalità varie sugli over.
2° blocco: quella che io chiamo fase offensiva generica è in realtà un ripasso di quelle
che sono le nostre giocate base e le nostre regole di gioco, che noi curiamo ogni settimana
indipendentemente dagli avversari che andiamo ad affrontare. Curiamo le uscite dalla
circolazione di palla dei difensori e lo sviluppo attraverso centrocampisti centrali ed
esterni ed i movimenti degli attaccanti. Non mi dilungo su queste situazioni in quanto mi
porterebbero a sviluppare una tesi su un altro argomento. Svolgimento: due squadre
contrapposte, una inizia sviluppando l’azione proposta dall’Allenatore e l’altra difende
passivamente; alla conclusione dell’azione da parte di una squadra parte
immediatamente la seconda squadra che sviluppa lo stesso tipo di azione, mentre la
prima squadra cura di ricompattarsi velocemente.
3° blocco: quella che io chiamo fase offensiva specifica è invece rappresentata da una
serie di situazioni che noi prepariamo appositamente per quella partita e per quegli
avversari. Questa settimana prendiamo in considerazione alcune situazioni relative
all’inizio dell’azione, al suo sviluppo e poi una particolarità sulle nostre ripartenze.
Per quanto riguarda l’inizio dell’azione, diamo l’input al nostro portiere di alternare
uscite corte ad uscite lunghe.
Nelle uscite corte abbiamo il problema di uscire dalla pressione dei loro tre attaccanti,
ma notando la tendenza dei loro attaccanti esterni a seguire principalmente i difensori
esterni avversari, secondo noi esiste la possibilità di sfruttare il 2:1 centrale; per
tagliare fuori il loro attaccante centrale il nostro difensore centrale che per primo entra
in possesso palla deve assumere l’iniziativa e puntarlo palla al piede.
Sulla sua reazione
scarica la palla sull’altro centrale, che prende campo e va a giocare vicino alla linea di
metà campo - fig. 15 –, oppure manda a giocare il difensore esterno di parte se viene
attaccato dall’attaccante esterno avversario di parte - fig. 16.