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Problematiche riscontrate all’interno dei reparti nell’ultima partita: abbiamo sofferto
qualche cambio di campo, soprattutto in profondità ed abbiamo avuto una brutta
reazione, non conforme alle nostre regole di gioco, su una palla scoperta con cui gli
avversari puntavano la nostra linea difensiva. Per questi motivi la decisione è di far
lavorare la linea difensiva con l’allenatore, mentre gli altri rimangono a svolgere i lavori
individuali a carattere fisico con il preparatore ed a carattere tecnico con il
collaboratore
Scivolamenti in orizzontale della linea difensiva sulla
circolazione di palla dei centrocampisti avversari. Esercitazione svolta nella prima parte
a livello di riscaldamento, per cui la circolazione viene effettuata a due tocchi e
velocizzata nella seconda parte quando la circolazione degli avversari viene effettuata
alternando un tocco e due tocchi – fig. n. 5. |
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Linea difensiva: reazione cambio campo. Si lavora adesso sui cambi di campo degli avversari dopo uno scarico della palla all’indietro; in questa esercitazione si lavora sui cambi di campo addosso all’esterno opposto e si pone molta attenzione alle posizioni del corpo ed ai tempi di scivolamento. La posizione del corpo non deve essere ne troppo chiusa verso la palla ne troppo aperta verso il campo, mentre il tempo di scivolamento deve avere come punto di riferimento il piede di appoggio di chi calcia cambiando campo, altrimenti si rischia che tutto il movimento venga fatto in ritardo. – fig. n. 6. |
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Linea difensiva: reazione al cambio
campo in profondità. Stessa situazione precedente ma adesso il
cambio di campo avviene in profondità, per cui cambia il movimento di
scivolamento dei tre giocatori in copertura che devono tutelarsi andando
a coprire lo specchio della porta per eventuali cross di prima
intenzione, mentre il difensore esterno di parte opposta scivola in
chiusura su chi riceve la palla. – fig. n. 7. |
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Linea difensiva: reazione alla palla scoperta in parità numerica.
Viene ricreata la situazione di palla scoperta su scarico
dell’attaccante centrale avversario che ci ha messo in difficoltà nell’ultima partita, in quanto la linea non è scappata, ma ha cercato il fuorigioco prendendo incrocio
pericoloso dell’esterno. L’allenatore si posiziona vicino a chi riceve lo scarico e poi decide se coprire la palla sulla ricezione o se allontanarsi lasciando la palla scoperta.
Sullo scarico la linea segue la palla e sale, se la palla viene coperta dall’allenatore la linea
rimane alta; se invece la palla viene lasciata scoperta dall’allenatore la linea scende e si
compatta, togliendo la profondità fino ai venti metri per poi uscire in chiusura quando
ormai è stata tolta la possibilità della palla in profondità – fig. n. 8. |
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Fonte:
Settore Tecnico F.I.G.C. - Corso UEFA PRO Licence |
Data inserimento nel sito: 20.11.2015 |
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