La presa di posizione dalla tattica individuale alla tattica collettiva
Daniele CIAMPICHETTI
Sintesi della seduta: La presa di
posizione dalla tattica individuale alla tattica collettiva
Cat. Giovanissimi
Obiettivo della seduta, svolta presso la società affiliata A.S.D.
Valdichienti (MC), sono i principi della presa di posizione sia come
obiettivo prettamente individuale (1c1, 2c1), che come prerequisito del
singolo nell’applicazione dei principi della tattica collettiva ( 2c2 ,
4c4 ).
L’obiettivo permea ogni fase della seduta, sin dal riscaldamento, dove
vengono introdotti i principi più semplici sui quali si innestano,
esercizio per esercizio, i principi più complessi.
Obiettivi complementari in fase di possesso palla sono la guida della
palla, la finta e il dribbling.
Di seguito viene riportata la successione dei principi proposti con
indicata anche la relativa esercitazione:
1. Riconoscere la traiettoria “portatore di palla (p.p.) – porta”
come prima coordinata della presa di posizione (principio introdotto nel
riscaldamento)
2. Riconoscere la distanza dal portatore di palla come seconda
coordinata della presa di posizione: distanza dal portatore nel caso di
p.p. fronte alla porta e p.p. spalle alla porta (riscaldamento)
3. Gestire gli appoggi per avere la massima reattività:
divaricata antero-posteriore (riscaldamento)
4. Mantenere gli appoggi in divaricata antero-posteriore anche in
fase di arretramento (corsa di arretramento, esercitazione
tecnico-coordinativa)
5. Reagire alle finte senza perdere il contatto visivo con la
palla e l’avversario (esercitazione tecnico-coordinativa)
6. Orientarsi correttamente e indirizzare il portatore di palla
sul lato debole (esercitazione analitica ed esercitazione situazionale
1c1)
7. Saper variare la distanza dall’avversario in base alla
distanza dalla palla (esercitazione situazionale 2c1)
8. Saper collaborare con altri difensori secondo le parole chiave
“pressione” (o “marcatura”) e “copertura” (esercizio situazionale 2c2,
4c4).
Non conoscendo a priori il gruppo al quale verrà proposta la seduta, tanto i
principi presentati quanto la successione degli esercizi seguono il metodo della
progressione didattica (dal semplice al complesso); questo permette di modulare
la seduta in base al livello tecnico/tattico/motorio riscontrato, che in una
categoria come i giovanissimi può oscillare da un livello più prossimo al
settore di base (esordienti) ad uno più vicino al calcio degli adulti (allievi):
· Se le abilità dei ragazzi saranno prossime alla categoria “esordienti”
(giovanissimi 1° anno o ragazzi in ritardo tecnico-motorio rispetto alla
fascia d’età), gli step più difficili ed analitici potranno essere
omessi e alcune esercitazioni potranno essere poste sotto forma ludica:
ad esempio gli ultimi step del riscaldamento si prestano ad essere
adattati tipo “gioco delle sedie musicali” (al fischio dell’istruttore
individuare ed occupare lo spazio “traiettoria p.p. – porta” nel minor
tempo possibile, prima che venga occupato da altri compagni) e anche
l’esercitazione coordinativa si presta ad essere proposta come
gioco-confronto di rapidità
· Se le abilità dei ragazzi sono prossime a quelle della categoria
allievi (giovanissimi 2° anno o ragazzi con bagaglio tecnico-motorio in
anticipo rispetto alla fascia d’età, la seduta potrà avere un taglio più
analitico e si cercherà di proporre tutti i principi, fino ai più
complessi.
In questo contesto lo scopo della seduta dovrà essere proprio quello di
mostrare come la corretta assimilazione dei principi di tattica
individuale sopra esposti facilita e rende quasi naturale la presa di
posizione collettiva in fase di non possesso palla: concetti come
“diagonali”, “triangoli difensivi”, “lato debole”, “lato forte”,
“pressing” risultano in questo modo una conseguenza della corretta
applicazione dei principi dal singolo nelle situazioni 1c1, 2c1 , 2c2
(metodo induttivo) senza essere imposti con metodo direttivo.
Si prenda ad esempio il concetto di “diagonale.
Esso può essere scomposto come conseguenza di più semplici principi di
tattica individuale via via appresi durante la seduta: il giocatore più
prossimo alla palla va in pressione sul p.p. (principi dall’1 al 6), il
primo compagno di reparto gli dà copertura (principio 8) e così il
successivo (ancora principio 8);
l’ultimo elemento della diagonale stringerà verso il lato forte quel
tanto che gli permette sia di dare copertura al compagno che ha davanti,
sia di riportarsi, in caso di cambio di gioco sull’avversario esterno,
in traiettoria rispetto al nuovo p.p. (Principio 7 e principio 1,
esattamente come appreso nel 2c1).
Riscaldamento (figura 1) Tempo: 15 min
Guida e passaggio nel traffico: gli allievi vengono
divisi con casacche di due colori (blu e rossi in figura 1), ciascuno
con un pallone.
Lo spazio a disposizione è un quadrato di dimensioni dipendenti
dal numero degli allievi disposto al limite dell’area di una delle due
metà campo.
Si procede secondo la seguente progressione didattica:
- Guida nel
traffico libera e a chiamata: solo destro, solo sinistro, solo
interno, solo esterno, solo pianta del piede.
Al fischio dell’istruttore si esegue una finta a piacere o si
passa la palla ad un compagno di diverso colore
- Guida e presa di posizione al fischio
dell’istruttore: al fischio dell’istruttore i rossi si fermano sul
posto con la palla, i blu lasciano la palla e diventano “difensori”;
devono prendere posizione rispetto ad un portatore di palla rosso.
Inizialmente si chiederà solo di posizionarsi lungo la
traiettoria portatore di palla – porta, poi si cureranno via via anche i
seguenti aspetti:
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Distanza lungo la traiettoria p.p.- porta con p.p. fronte
alla porta
Distanza lungo la traiettoria p.p.- porta con p.p. spalle
alla porta
Corretto posizionamento del corpo e degli appoggi
(divaricata antero-posteriore) rispetto a p.p. fronte alla
porta
Corretto posizionamento del corpo e degli appoggi rispetto a
p.p. spalle alla porta |
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Tecnica coordinativa (figura 2) Tempo: 15 min
Gioco a coppie per la corsa di arretramento con appoggi in divaricata
antero-posteriore: al fischio dell’istruttore un attaccante corre fronte
alla porta su un percorso a zig zag ed un difensore lo precede in corsa
diagonale, ponendo particolare attenzione a tenere sempre gli appoggi in
divaricata antero-posteriore e a non voltare mai le spalle
all’attaccante sui cambi di direzione; al secondo fischio
dell’istruttore, entrambi scattano verso un traguardo posto al limite
dell’area o a fondo campo.
Il gioco è del tipo “ad eliminazione”: l’attaccante elimina il difensore
se lo precede sul traguardo vincendo lo sprint e/o se il difensore si
volta dando le spalle all’attaccante e perdendo il contatto visivo
Variante: togliendo i delimitatori del percorso, l’attaccante esegue un
percorso a zig zag cambiando direzione a piacere e il difensore si muove
di conseguenza; in risposta ad uno stimolo uditivo (fischio
dell’istruttore o attaccante che dice “via”) i giocatori sprintano verso
il traguardo
Tecnica analitica (figura 3) Tempo: 20 min
Esercitazioni a due file per la guida della palla, il
dribbling, la presa di posizione e la corsa con appoggi in divaricata
antero-posteriore: il primo giocatore della fila con la palla
(attaccante) esegue uno slalom fra i conetti ed un dribbling dentro il
quadrato, terminato questo percorso si trova di fronte il primo
giocatore della fila opposta senza palla (difensore, che sarà partito
insieme a lui correndo a dargli pressione), ed entrambi eseguiranno il
percorso a tratti diagonali fra i cinesini; l’attaccante guidando palla,
il difensore arretrando con corsa diagonale avendo cura di tenere sempre
gli appoggi in divaricata antero-posteriore e mantenere una distanza “di
sicurezza” dall’attaccante
Possibili varianti per la guida della palla: guida solo di
destro, guida solo di sinistro, guida solo di interno, guida solo di
esterno.
Possibili varianti per il dribbling: doppio passo, finta di
corpo, veronica, richiamo della palla con la pianta del piede
Possibile variante per l’1c1: come nell’esercizio precedente,
al fischio dell’istruttore si interrompe la guida “passiva” e
l’attaccante deve tentare di superare il difensore per conquistare palla
al piede la linea di meta
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Tecnica situazionale (figure 4 - 5 - 6 - 7 ) Tempo: 40 min
Situazione 1c1 frontale: il difensore lancia per
l’attaccante e corre a dargli pressione per eseguire un 1c1 nel quadrato
al limite dell’area; se il difensore intercetta la palla o obbliga
l’attaccante ad uscire lateralmente dal quadrato l’azione termina.
Se l’attaccante riesce a superare il difensore ed entrare in area va
lasciato concludere.
Variante: il difensore si considera “eliminato” anche se reagisce
alla finta dell’attaccante voltandogli le spalle e perdendo il contatto
visivo con la palla e l’avversario.
Situazione 2c1: il difensore, partendo dalla linea di
fondo campo , lancia per uno degli attaccanti e corre in pressione su di
esso; a questo punto l’esercitazione si svolge in due fasi:
- una fase passiva in cui i due attaccanti si passano la palla
sul posto a 2 tocchi e il difensore deve continuamente posizionarsi in
traiettoria p.p.
- porta; la presenza del secondo avversario senza palla influirà sulla
distanza da tenere rispetto al portatore: non più ad 1mt circa, ma alla
distanza che permetta, in caso di passaggio, di portarsi rapidamente
sulla traiettoria fra il nuovo p.p. e la porta o una fase attiva, al
fischio dell’istruttore, in cui i due si gioca un normale 2c1
Situazione 2c2: sulla linea di fondo campo, in
prossimità dei due pali, partono due difensori che lanciano palla per
gli attaccanti e vanno in pressione.
L’esercitazione si svolge in due fasi, come nel 2c1:
- Una fase passiva, in cui i due attaccanti si scambiano la palla
a 2 tocchi sul posto e i difensori si alternano fra pressione e
copertura.
In questo caso il difensore che va in pressione ri-applica esattamente i
principi appresi nell’1c1, sarà compito dell’altro difensore dare
copertura diagonale, stringendo di quel tanto che gli permette, in caso
di passaggio, di portarsi in traiettoria p.p. - porta rispetto al nuovo
p.p.
- Una fase attiva, in cui si gioca un normale 2c2
Situazione 4c4: si affronta una situazione di gioco 4c4
su metà campo secondo le modalità delle situazioni di gioco precedenti:
prima fase passiva per gestire il corretto posizionamento, poi forma
attiva per andare a rete.
L’obiettivo è quello di vedere attuati i principi di tattica collettiva
senza introdurre concetti come “diagonali” , “triangoli difensivi”,
“lato forte” e “lato debole” ma applicando solamente i principi visti
nelle esercitazioni precedenti, ovvero:
· il giocatore più vicino al portatore di palla va in pressione
· il compagno di reparto più vicino deve dare copertura e così il
compagno di reparto successivo
· l’ultimo del reparto deve contemporaneamente dare copertura ma
essere in grado, in caso di cambio di gioco , di portarsi rapidamente in
traiettoria palla-porta rispetto all’avversario esterno
Gioco a tema (figura 8) Tempo: 15 min
Partita a 3 settori longitudinali per la concentrazione sul lato
forte: il campo di gioco è suddiviso in tre settori longitudinali,
con la fascia centrale più ampia e le due fasce laterali più strette
(circa 15mt ciascuna);
se il pallone staziona nella fascia centrale, la squadra non in possesso
di palla può occupare solamente tale zona, senza occupare le fasce
laterali
se il pallone staziona in una delle due fasce laterali, la squadra in
fase di non possesso palla potrà occupare il “lato forte” e la zona
centrale, lasciando libero il “lato debole”
L’istruttore cercherà di stimolare nella squadra in possesso di
palla il ricorso all’ampiezza e a frequenti cambi di gioco, così da
sollecitare frequenti cambiamenti nella presa di posizione dei giocatori
in fase di non possesso.
In particolare, l’ultimo difensore verso il lato debole, nel
“chiudere la diagonale”, dovrà applicare i principi visti in occasione
delle precedenti situazioni di gioco 2c2 e 4c4: dovrà contemporaneamente
dare copertura al compagno che ha di fronte ma essere in grado, in caso
di cambio di gioco, di portarsi rapidamente in traiettoria palla-porta
rispetto al nuovo portatore di palla |
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Gioco libero Tempo: 15 min
Partita libera 8c8 + 2 portieri.
Si chiede alle squadre di schierarsi secondo due reparti di 4 giocatori
e, pur nel gioco libero, si chiede di applicare in fase di non possesso
palla i principi sopra esposti
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