Esso si esprime attraverso il modulo di gioco, cioè lo sviluppo del
sistema, per mezzo delle posizioni e dei movimenti dei calciatori nelle
due fasi di gioco ed agli sviluppi tattici adottati.
Inoltre ricordo che i numeri che si utilizzano per definire un sistema di
gioco (4:4:2, 4:3:3, 3:4:3, ecc…) non rappresentano altro che la sintesi
statica della fase di non possesso.
Più che mai noi tecnici dobbiamo essere pronti e soprattutto preparati ad
adottare qualsiasi sistema di gioco, tenendo sempre conto dei principi
fondamentali ed indispensabili e cioè che un sistema di gioco deve
essere:
EQUILIBRATO – ELASTICO – RAZIONALE
Equilibrato.
Bisogna dare importanza in contemporanea e sempre alle due fasi
(possesso – non possesso) in ogni momento ed in tutte le situazioni di
gioco, cercando di essere pronti e preparati al passaggio, imprevisto o
meno, da una fase all’altra attraverso movimenti prestabiliti, in modo da
perdere meno tempo possibile nella transizione.
Il più delle volte questa transizione (la perdita o conquista della palla)
non si può prevedere, perché essa può dipendere da molteplici e diversi
fattori.
In sintesi una squadra non può difendersi con tutti i suoi elementi nella
sua area di rigore (salvo alcune situazioni particolari e per brevissimo
tempo), così come non può attaccare con tutti i giocatori senza una
adeguata copertura.
Questo non significa che i difensori non possano attaccare o che gli
attaccanti non debbano difendere, ma che grazie all’alternanza o
l’interscambio delle posizioni, si può mantenere sempre una situazione
di equilibrio preventivo.
E lastico
Il sistema di gioco preordinato deve potersi adattare a tutti gli
atteggiamenti avversari, mantenendo sempre l’equilibrio, anche se si
cambiano alcuni giocatori e\o compiti e\o posizioni in campo.
Per fare ciò abbiamo due possibilità:
1) Manteniamo lo stesso sistema perché le caratteristiche dei nostri
giocatori ci permettono di affrontare la squadra avversaria nelle
due fasi di gioco.
2) Cambiamo sistema ed alcuni giocatori, oppure a volte compiti e
funzioni singole, sempre consapevoli delle loro capacità
nell’interpretare le nuove disposizioni, ma mantenendo sempre il
concetto di equilibrio.
Razionale
Un sistema deve essere basato sulle capacità e qualità dei calciatori che
sono di personalità, fisiche, tecniche e tattiche.
Gli allenatori possono avere un’ idea sul sistema da adottare, poi però
questo si deve adattare con equilibrio alle capacità, alle qualità ed ai
valori dei singoli calciatori.
E’ chiaro che la soluzione migliore sarebbe quella di poter scegliere da
parte dei tecnici i calciatori più adatti alle proprie idee, ma questo
succede raramente.
Quindi il più delle volte i tecnici devono mantenere le proprie idee
generali, elaborarle, progettarle, per poi verificare sul campo il sistema
migliore da adottare in base alle caratteristiche dei propri giocatori, per
mettere questi nella migliore condizione di esprimere le proprie qualità.
Le linee di disposizione (reparto difensivo, centrocampo ed attacco)
sono rappresentate generalmente da tre numeri, ad esempio 4:3:3;
3:5:2; 4:4:2; ecc….
6
Nel 4:1:4:1; le linee di dislocazione di base diventano quattro, poiché il
centrocampista centrale basso si posiziona tra la linea di difesa e quella
di centrocampo.
Desidero parlare di questo sistema di gioco perché riesce a soddisfare in
pieno i principi tattici nelle due fasi di gioco
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