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------------------------------------------------------------ La conduzione della palla è quasi sempre associata alla capacità di spostarsi nello spazio per superare il diretto avversario o per difenderla da un eventuale attacco. In tal modo, si focalizza l'interesse verso obiettivi di tipo individuale. In questa proposta di lavoro la conduzione è stimolata in relazione alla capacità di saper collaborare; pertanto, i giovani calciatori dovranno controllare sia la palla, ma soprattutto prendere coscienza dell'ambiente esterno cercando di operare delle scelte in relazione alla posizione dei propri compagni di squadra e degli avversari.
Acquisita una sufficiente padronanza nel dominare l'attrezzo, il giovane calciatore dovrà essere incentivato a decentrare l'attenzione dalla sfera, iniziando quindi a percepire situazioni circostanti che gli permettono di valutare cosa fare in tempi sufficientemente brevi per facilitare lo sviluppo del progetto motorio. Sarà quindi sviluppata inizialmente la visione periferica in modo che il giovane calciatore potrà prendere una decisione: guidare attaccando uno spazio libero, condurre per difendere la sfera, portare palla per superare un avversario e successivamente trasmetterla a un compagno libero.
Tutto ciò prendendo informazioni da afferenze esterne (visive, uditive e acustiche) o interne (vestibolario-cinestesiche), senza essere influenzato dal controllo del pallone. Oltre allo sviluppo percettivo, si tenderà a strutturare grazie al gioco due capacità coordinative di fondamentale importanza: quella d'orientamento spaziale e quella di percezione spazio-temporale. Saper riconoscere in qualsiasi momento la propria posizione in campo riferita alla palla, ai propri compagni, agli avversari e alle linee perimetrali consente ai giovani calciatori di rispettare i principi di scaglionamento, d'ampiezza e di profondità. Infatti sono stimolati a valutare distanze ed eventuali figure geometriche che si possono formare durante il gioco (triangolo o rombo, ad esempio), valutandone gli eventuali vantaggi nello sviluppo del gioco stesso. La capacità d'orientamento spaziale permette pertanto di modificare la propria posizione nello spazio in relazione a un campo d'azione definito da oggetti (palla, porta, linee perimetrali) e da persone (compagni e avversari). La capacità di percezione spazio-temporale consente ai giovani calciatori di regolare i movimenti che avvengono nello spazio in relazione alle variabili temporali. Saper valutare la velocità di spostamento della palla, le diverse traiettorie di arrivo della stessa, la velocità di spostamento nello spazio dei compagni e degli avversari dà l'opportunità ai giovani calciatori di organizzare progetti motori in relazione al gioco: quando guidare la palla, quando trasmetterla, dove condurla, dove trasmetterla.
Iniziamo la progressione didattica procedendo per tappe d'apprendimento: inizialmente si proporranno giochi in superiorità numerica, per arrivare alla parità numerica aumentando notevolmente le difficoltà tecniche, quelle di tattica indivi-duale e le collaborative. ------------------------------------------------------------ Proponiamo alcuni giochi riferiti alla guida della palla utilizzando due progressioni didattiche inerenti la gestualità tecnica all’interno di un contesto complesso ove le capacità percettive, coordinative e cognitive assumono un'importanza fondamentale. Sfruttando la conduzione, si cerca di educare i giovani calciatori a maggiore collaborazione e cooperazione in funzione di uno scopo comune.
Prima Progressione
5 >
3, guida nelle miniporte
(figura 1)
Obiettivo tecnico:
guida della palla
utilizzando cambi di
direzione e di senso.
Obiettivo coordinativo:
sviluppo delle capacità
d'orientamento spaziale e
della percezione spazio
temporale.
Obiettivo tattico
individuale: passaggio e
difesa della palla.
Obiettivo tattico
collettivo: possesso
palla non finalizzato ovvero
saper collaborare per
mantenere la palla.
Spazi e strumenti: un
quadrato di 40 metri di
lato, sei miniporte larghe 2
metri posizionate in zona
centrale e laterale ai
vertici del quadrato.
Modalità esecutive:
all'interno dello spazio 5
attaccanti giocano per
mantenere il possesso della
palla e ottengono un punto
tutte le volte che in guida
riescono a entrare in una
delle 6 miniporte dislocate
nello spazio di gioco.
Sono contrastati da 3
difensori. Il giocatore in
possesso, avendo sempre due
compagni liberi, ha la
possibilità di scegliere in
un lasso temporale
sufficientemente ampio
quello cui trasmettere la
sfera.
Il compagno che la riceve
deve scegliere velocemente
se guidare verso una porta
libera o trasmettere a un
ulteriore calciatore
posizionato meglio nello
spazio. L'obiettivo è di far
apprendere ai giovani
calciatori l'importanza di
riuscire a "sca-glionarsi"
rispetto alla posizione
della palla per poter
sfruttare spazi sufficienti
durante il gioco.
La superiorità numerica
rappresenta quindi la prima
tappa d'apprendimento.
3 > 3
+ 2 jolly, guida nelle
miniporte (figura 2)
Obiettivo tecnico:
guida della palla
utilizzando cambi di
direzione e di senso.
Obiettivo coordinativo:
orientamento spaziale e
percezione spazio-temporale.
Obiettivo tattico
individuale: smarcamento,
trasmissione, difesa della
palla, finta e dribbling.
Obiettivo tattico
collettivo: possesso
palla non finalizzato.
Spazi e strumenti: un
quadrato di 40 metri di
lato, sei miniporte larghe 2
metri posizionate in zona
centrale e laterale ai
vertici del quadrato.
Modalità esecutive:
due squadre composte da 3
giocatori giocano per
mantenere il possesso palla
cercando di condurre
all'interno delle sei
miniporte. Ogni squadra può
utilizzare in fase d'attacco
due jolly neutrali che
creano superiorità numerica
per collaborare a sviluppare
il gioco.
Varianti:
• le squadre si dispongono
formando coppie fisse e sono
i due jolly a poter guidare
la palla nelle miniporte;
• le squadre si dispongono
formando coppie fisse con i
due jolly che non possono
guidare la palla nelle
miniporte;
• le due squadre sono libere
e i due jolly possono
guidare la palla nelle due
miniporte;
• le due squadre sono libere
con i due jolly che non
possono guidare la palla
nelle due miniporte.
In questa fase
d'apprendimento i giovani
calciatori devono creare
superiorità numerica
cercando di superare
l'avversario direttamente in
dribbling o collaborando con
il jolly (uno-due), i jolly
dovranno creare le
condizioni necessarie per
ricevere in modo da
collaborare o condurre palla
nelle miniporte.
Seconda progressione
4 >
4, guida nelle miniporte
(figura 3)
Obiettivo tecnico:
guida della palla
utilizzando cambi di
direzione, di senso e di
velocità.
Obiettivo coordinativo:
capacità d'orientamento
spaziale e percezione
spazio-temporale
Obiettivo tattico
individuale: finta e
dribbling, difesa della
palla, smarcamento e
trasmissione.
Obiettivo tattico
collettivo: possesso
palla non finalizzato. Spazi
e strumenti: un quadrato di
40 metri di lato, sei
miniporte larghe 2 metri
posizionate in zona centrale
e laterale ai vertici del
quadrato.
Modalità esecutive:
si sviluppa l'ultima fase
del lavoro con le due
squadre che si affrontano in
parità numerica per
mantenere il possesso palla
cercando di condurla
all'interno delle miniporte
per segnare un punto.
Varianti:
• le squadre formano delle
coppie fisse;
• la squadra che riesce a
segnare un punto elimina dal
gioco per 30" un avversario,
guadagnando una superiorità
numerica temporanea.
L'obiettivo è quello di far
apprendere ai giovani
calciatori l'importanza di
creare superiorità numerica
mediante il superamento
dell'avversario per poi
prendere informazioni
immediate sul vantaggio
acquisito.
Inoltre, s'invitano gli
allievi a muoversi
maggiormente nello spazio
per costruire l'opportunità
di ricevere la palla
favorendo lo sviluppo del
gioco.
5 >
5, guida nelle miniporte con
3 difensori e 2 portieri
(figura 4)
Obiettivo tecnico:
conduzione della palla
utilizzando cambi di senso e
di direzione.
Obiettivo coordinativo:
orientamento spaziale.
Obiettivo tattico
individuale:
trasmissione della palla.
Obiettivo tattico
collettivo: possesso
palla non finalizzato.
Spazi e strumenti:
uno spazio di 50 metri di
lato, 6 miniporte larghe 3
metri disposte per formare
un pentagono all'interno
dello spazio.
Modalità esecutive:
si confrontano due squadre
composte da 5 giocatori. Il
gruppo in attacco si muove
liberamente nello spazio,
quello in difesa utilizza 3
difensori e 2 portieri
responsabili di difendere le
5 miniporte.
Si forma così un 5 > 3
all'interno dello spazio.
La squadra che attacca deve
cercare di condurre la palla
in una delle miniporte
lasciate sgombre dai due
numeri uno.
La difficoltà per gli
attaccanti è di cambiare
spesso obiettivo muovendo la
palla per trovare la
miniporta libera e ottenere
un punto.
I due portieri cercano
correndo sul perimetro del
pentagono di anticipare le
intenzioni di chi attacca e
chiudere in anticipo lo
spazio agli attaccanti che
guidano la sfera.
Se il portiere anticipa
l'attaccante chiudendo lo
spazio d'entrata, obbliga
quest'ultimo a cambiare
senso e ripartire per una
nuova azione.
5 >
3, guida dentro il quadrato
(figura 5)
Obiettivo tecnico:
guida della palla
utilizzando i cambi di
direzione.
Obiettivo coordinativo:
capacità d'orientamento
spaziale, di adattamento e
trasformazione.
Obiettivo tattico
individuale: finta e
dribbling, difesa della
palla e trasmissione.
Obiettivo tattico
collettivo: possesso
palla non finalizzato.
Spazi e strumenti:
uno spazio di 50 metri di
lato, 5 quadrati di 5 metri
di lato posizionati uno al
centro dello spazio e
quattro sui vertici.
Modalità esecutive:
all'interno dello spazio 5
attaccanti giocano contro 3
difensori.
Il giocatore in possesso
deve cercare d'entrare in
uno dei 5 quadrati uscendo
dal lato secondo lui più
conveniente per non perdere
il possesso di palla.
Ogni qualvolta l'attaccante
riesce a uscire segna un
punto per la propria
squadra. I difensori possono
entrare nei quadrati per
contrastare l'attaccante e
conquistare la palla. Una
variante prevede anche
l'utilizzo di più palloni.
Questa prima tappa ripropone
le difficoltà del primo
gioco con un ulteriore
problema che riguarda la
possibilità di superare il
diretto avversario
all'interno del quadrato per
trasmettere successivamente
la palla a un compagno
libero e lontano dai
difensori.
Potendo sfruttare una forte
superiorità numerica sarà
abbastanza semplice
mantenere il possesso per la
squadra in attacco
3 > 3
+ 2 jolly, guida dentro il
quadrato (figura 6)
Obiettivo tecnico:
guida della palla
utilizzando i cambi di
direzione.
Obiettivo coordinativo:
capacità d'orientamento
spaziale, adattamento e
trasformazione.
Obiettivo tattico
individuale: finta e
dribbling, difesa della
palla, smarcamento e
passaggio.
Obiettivo tattico
collettivo: possesso
palla non finalizzato.
Spazi e strumenti:
uno spazio di 50 metri di
lato, 5 quadrati di 5 metri
di lato posizionati uno al
centro dello spazio e
quattro sui vertici.
Modalità esecutive:
due squadre composte da 3
giocatori si affrontano per
mantenere il possesso palla
collaborando con due jolly.
L'obiettivo del gioco è di
guidare la palla all'interno
di un quadrato evitando o
superando il difensore.
I due jolly creano
superiorità numerica.
Varianti:
• le due squadre formano 3
coppie fisse con il jolly
che può guidare la palla nel
quadrato e può essere
contrastato;
• le due squadre formano
coppie fisse con il jolly
che non può guidare la palla
nel quadrato, ma gioca a
sostegno dell'attaccante per
creare sempre un 2 > l;
• le due squadre si muovono
liberamente con il jolly che
può guidare la palla nel
quadrato;
• le due squadre sono libere
e il jolly non può guidare
la sfera nel quadrato
4 >
4, guida la palla nel
quadrato (figura 7)
Obiettivo tecnico:
guida della palla
utilizzando cambi di
direzione o di senso.
Obiettivo coordinativo:
capacità d'orientamento
spaziale, d'adattamento e
trasformazione.
Obiettivo tattico
individuale: finta e
dribbling, difesa della
palla, smarcamento e
trasmissione.
Obiettivo tattico
collettivo: possesso
palla non finalizzato.
Spazi e strumenti: un
quadrato di 50 metri di
lato, 5 quadrato di 5 metri
di lato posizionati uno al
centro dello spazio e
quattro sui vertici.
Modalità esecutive:
due squadre composte da 4
giocatori giocano per
mantenere il possesso e
segnano un punto quando un
attaccante riesce ad entrare
all'interno di un quadrato
per poi uscire senza
perderne il possesso.
Il difensore entra nello
spazio per contrastare
l'attaccante.
L'obiettivo del gioco è
quello di sfruttare più
passaggi in sequenza
smarcandosi nello spazio per
trovare quelle con-dizioni
vantaggiose che
permetteranno all'attaccante
di entrare nel quadrato con
un difensore in ritardo,
mantenendo il possesso della
palla.
Varianti:
• le squadre formano coppie
fisse;
• le squadre sono libere
nello spazio;
• l'attaccante contrastato
dal difensore può scegliere
se affrontarlo o cambiare
senso per difendere la
palla;
• la squadra che segna un
punto elimina per 30" un
difensore sfruttando
temporaneamente la
superiorità numerica.
I giochi proposti
sono una semplice proposta per migliorare la
fase collaborativa spostando l'attenzione
dalla palla ai compagni, utilizzando la
conduzione come strumento tecnico.
Andrea CRISTI: Docente presso
Figc Comitato Emilia Romagna. Docente facoltà Scienze Motorie
Bologna. Allenatore UEFA A Preparatore Atletico Professionista. Personal
trainer
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Christian FERRANTE:
Docente di Sport di Squadra Facoltà di Scienze Motorie, Università di
Bologna
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