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Data inserimento e aggiornamento nel sito:
20/05/2015 - 30/03/2018 |
Lo scopo del
test
I test incrementali sono proposti con lo scopo di
indagare le relazioni tra alcune variabili massimali
e sub-massimali e le prestazioni di resistenza.
L’introduzione di questi test, ovviamente,
darebbe scopi diversi per atleti sedentari rispetto
a quelli portatori di qualche patologia, ma va pur
sempre ricordato che forniscono indicazioni sulle
capacità di resistenza.
Tendenzialmente i test per determinare la
massima potenza aerobica prevedono incrementi
di modesta entità, fino al raggiungimento della
massima potenza, per cui sono sempre
massimali.
Classificare bene gli esercizi
Sono tre le tipologie principali di esercizi a cui io
mi riferisco sempre, suddividendo gli esercizi
considerandone l’intensità:
- a triangolo
- intermittente
- misto
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Per esercizio triangolare consideriamo una
progressione durante l’esercizio, in cui
l’intensità viene via via aumentata,
continuamente o per intervalli discreti.
In quest’ultimo caso può essere
composto, da vari esercizi a onda quadra di
intensità man mano crescente.
Per esercizio intermittente intendiamo il
susseguirsi di alcune fasi di esercizio, che può
essere di intensità costante o variabile,
intervallate da periodi di riposo, oppure da
momenti di minore intensità.
Questo tipo di
esercizio è caratterizzata: dal numero delle fasi,
che prendono il nome di ripetuta, dalla loro
durata e dalla durata delle pause o delle fasi di
esercizio a minore intensità.
Quale criterio usare per
il carico?
E’ molto importante stabilire i criteri da adottare
per stabilire la giusta durata di ogni carico;
pertanto, bisogna ricordare che all’inizio di ogni
esercizio ad onda quadra si contrae un debito di
ossigeno, mentre i principali parametri fisiologici
legati al metabolismo aerobico, come il consumo
di ossigeno, la frequenza respiratoria e quella
cardiaca, aumentano fino a raggiungere uno stato
stazionario, momento in cui i parametri
rimangono costanti nonostante il protrarsi
dell’esercizio.
M odificazioni
delle principali variabili fisiologiche
Indipendentemente dalla durata dei carichi, il test
di valutazione funzionale a carichi crescenti ci
permette di indagare la relazione tra le principali
variabili fisiologiche, legate al metabolismo
aerobico o all’accumulo del lattato e l’entità del
carico.
Le classiche relazioni che possono essere
esaminate sono:
- la frequenza cardiaca in funzione del
carico
- il consumo di ossigeno in funzione del
carico
- la ventilazione in funzione del carico
- la ventilazione in funzione del consumo
d’ossigeno
Queste relazioni, dovrebbero essere nota per chi
si addentra e si occupa della valutazione
funzionale e comunque possono essere
facilmente reperite in qualsiasi libro di fisiologia
dell’esercizio.
Va rilevato che se i risultati di un
test incrementale non permettono di ricostruire
l’andamento delle suddette relazioni, l’unica
spiegazione è che non è stato eseguito
correttamente.
Conclusioni
Il test incrementale infine, rappresenta un
momento fondamentale nella valutazione
funzionale delle caratteristiche aerobiche
generali dell’atleta e dello sportivo.
In particolare
la frequenza cardiaca e il consumo dell’ossigeno
forniscono indicazioni precise sugli aspetti
centrali del metabolismo.
Quando eseguito da
personale esperto e in modo preciso, ogni test
incrementale offre dati altrettanto validi ed
affidabili, la cui interpretazione dipenderà poi
dalle conoscenze teoriche e dall’esperienza del valutatore.
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