Da un punto di vista metodologico, gli
aggiustamenti determinati da carichi che
incrementano nel tempo, sono dovuti
principalmente da due ordini di fattori:
- l’entità del carico, ovvero l’elemento più
direttamente connesso alla realizzazione delle
reazioni di adattamento
- la specificità, ossia il grado di trasferimento del
potenziale motorio accresciuto quale risultato delle esercitazioni.
Il controllo del carico poi rappresenta un serio
obiettivo per lo sviluppo della condizione fisica.
Le richieste del carico di allenamento provocano
delle sollecitazioni dell’organismo.
Attraverso un
alterazione dell’equilibrio interno (omeostasi) si
stimolano le funzioni alla base della capacità di
prestazione.
Al termine dell’esercizio e dopo un
periodo di tempo di reupero, si assiste a un
incremento della capacità prestativa oltre il livello
iniziale.
Questo fenomeno è stato definitio
supercompensazione e si basa sulla combinazione
carico-recupero, e il suo ciclo è stato suddiviso in
quattro fasi:
- riduzione della capacità di lavoro causata dalla
fatica acuta
- attivazione dei processi di recupero e ritorno
della capacità prestativa ai livelli iniziali
- aumento della capacità di lavoro oltre il livello
iniziale per raggiungere un picco massimo
- ritorno ai livelli di pre-esercizio.