Barça, una Cantera mondiale
Arnaldo ANTONELLI
La Cantera del Barcellona, una vera scuola di
calcio nella quale, oltre alla qualità dei singoli,
esistono una filosofia di gioco e un metodo di
lavoro che sono condivisi dal Barcellona B fino ai
più piccoli.
Un modello che vale un mondiale, dato che la
Spagna che ha vinto la sua prima Coppa del
Mondo in Sudafrica si basava sul blocco del Barça, nato proprio nella Cantera Blaugrana.
Per riuscire a comprendere a fondo la
filosofia di gioco del Barcellona non
basta seguire gli allenamenti della
prima squadra, ma è necessario
provare a capire, valutare ed
approfondire ogni singolo
aspetto, a partire dagli allenamenti
dei calciatori più piccoli.
Metodi e filosofia
Tutti gli atleti appartenenti al club catalano si
allenano, come la prima squadra, nella Ciutat
Esportiva Joan Gamper.
Il complesso, che sorge
a Sant Joan Despì, alla periferia di Barcellona.
Al suo interno ci sono ben nove campi
da calcio, alcuni in erba sintetica, altri in erba
naturale.
Alcuni, con tribune annesse, vengono
utilizzati per ospitare gli incontri del settore giovanile.
Oltre ai campi, la struttura è completata
da un padiglione Multisport per gli allenamenti
di basket, futsal, pallamano e via dicendo nonché
dai padiglioni dedicati a uffici, palestre, sale
mediche, ufficio stampa e tv ecc..
Le squadre del Barcellona
Oltre alla prima squadra il Barcellona dispone
della squadra B (Barcelona Atlètic) che disputa
un campionato paragonabile alla Prima
divisione italiana e dove giocano i migliori prodotti
del vivaio, ma anche giocatori più anziani.
Le giovanili sono cosi distinte:
Fino alla categoria Cadet c'è l'obbligo per ogni allenatore di far
disputare almeno il 40% dei minuti di gioco a tutti i componenti
della rosa.
C'è poi un tecnico, Carlos Bueno, che si occupa della tecnica
specifica e che lavora giornalmente con giocatori di diverse
età, ma omogenei per ruolo.
Le squadre effettuano dalle tre alle cinque sedute settimanali,
oltre alla partita, a seconda della categoria e gli allenamenti
vengono svolti dalle 17.30 alle 19 per ciò che concerne la
categoria Juvenil e dalle 19 alle 20.30 dai
Cadet in giù.
Il team tecnico di ogni squadra è composto delle seguenti
figure: allenatore, vice allenatore, fisioterapista, magazziniere,
dirigente accompagnatore.
Quale metodo di insegnamento
Per essere allenatori del settore giovanile del Barcellona bisogna
avere tre requisiti:
Tutti gli allenatori fanno parte di una struttura tecnica che ha
come riferimento i responsabili Albert Capellas ed Albert
Banaiges.
La metodologia di lavoro, i mezzi e gli obiettivi dell’allenamento
sono predeterminati e ciò fa sì che i tecnici debbano attenersi al
modello formativo del club.
La formazione della persona
Obiettivo della Cantera è quello di formare “buone” persone.
Un’attenzione maniacale viene data all'educazione, al rispetto
delle regole e dei valori sportivi.
Tutti i giocatori, prima o dopo la seduta, salutano non solo il
proprio allenatore, ma anche tutti gli altri tecnici che dovessero
incontrare in spogliatoio, negli spazi esterni o nel tragitto che li
porta fuori dal centro.
Sono vietati tatuaggi, piercing, capelli colorati e grande
importanza
viene data al comportamento scolastico, all'uguaglianza, al
rispetto reciproco.
L'unico modo attraverso il quale i giocatori del Barça devono
distinguersi è legato all'abilità sportiva e al fair-play.
Formare il giocatore e renderlo
competitivo
Fino alla categoria Cadet B (Allievi B) le squadre svolgono un lavoro
prevalentemente formativo che ha l’obiettivo di consolidare e
affinare le competenze tecniche e il tipico stile di gioco blaugrana.
Dalla categoria Cadet A fino alla squadra Juvenil A (equivalente alla
nostra Primavera) l’attenzione è invece maggiormente rivolta
all’aspetto competitivo.
Microcicli settimanali e sedute
Dalla categoria Cadet B alla categoria Benjamì la settimana di
lavoro prevede un medesimo obiettivo tecnico, tattico offensivo e
difensivo.
La struttura della seduta di allenamento prevede cinque fasi.
1.Riscaldamento: non è mai effettuato a secco né in forma tradizionale.
Si lavora quasi sempre con la palla.
2. Prima parte: lavoro specifico sulla tecnica
mediante combinazioni di gesti tecnici.
3. Seconda parte: torello, gioco di posizione,
possesso - palla.
4. Parte finale: minipartite a tre squadre – tipo
tornei, partite jolly che in allenamento giocano sempre con la squadra in possesso di
palla), partite a tema (con riferimento agli obiettivi della sessione).
5. Defaticamento: questa fase serve per creare
un’abitudine nel giocatore del settore giovanile.
Fondamentali tecnici maggiormente allenati
Passaggio e controllo orientato sono le componenti
tecniche più stimolate: circa il 60% del lavoro
tecnico viene fatto su questi due fondamentali.
Inoltre si lavora sul dribbling, sul tiro, sulla
velocità con la palla e sul gioco di testa.
Passaggio e controllo orientato sono le componenti tecniche più
importanti su cui si basa lo stile di gioco blaugrana, costituito,
anche a livello giovanile, da un prolungato possesso della palla e
dalla capacità di amministrare i ritmi della partita.
Il dribbling, il tiro e solo in parte il
gioco di testa sono funzionali invece a fare la differenza negli ultimi
25 metri,quando le qualità individuali devono emergere.
Gli aspetti tattici di queste categorie
In fase offensiva si lavora su:
smarcamento, scelta della linea e dell’angolo di passaggio (piedi,
rasoterra, cambio di gioco).
A livello difensivo gli obiettivi sono:
marcatura, copertura, anticipo e pressione.
Il lavoro specifico sulla tecnica
Il settore giovanile del Barcellona, come accennato,si avvale di un
istruttore di Tecnica, Carlos Bueno, che cura esclusivamente la
tecnica individuale con allenamenti specifici per giocatore e per
ruolo.
Per assimilare appieno la filosofia del gioco del Barcellona i
fondamentali più importanti sono:
Tattica collettiva
Le squadre giovanili del Barcellona utilizzano
tutte il sistema di gioco 4-3-3, ma conoscono
anche la variante più offensiva, il 3-4-3.
In allenamento l’aspetto tattico è curato al pari
della preparazione atletica.
L'allenamento atletico
Le squadre lavorano effettuando esercitazioni
a secco solo in rare occasioni.
Ogni esercitazione, pur nella sua specificità, cerca di sviluppare
più aspetti della personalità del calciatore che si cerca di
formare.
L'allenamento specifico per ruolo
•difensore centrale: dopo aver
effettuato il lancio
il difensore va ad anticipare la sagoma di testa,
ritorna indietro verso il paletto, va ad anticipare
la sagoma posta a sinistra con un intervento
di piede e corre a difesa della porta rappresentata
dai due paletti.
• difensore laterale: dopo aver verticalizzato effettua
tre balzi e va al cross. Il rientro è in corsa
lenta e si conclude con il salto dell’ostacolo ed
uno scatto di 5 metri.
• mezzala: partenza di fianco all’ostacolo, scatto
verso il paletto, cambio di direzione con doppio
balzo e uscita per ricevere lo scarico dall’ala, a
seguire l’interno si sposta di fronte all’ostacolo, lo
salta ed effettua uno scatto di 5 metri.
• ala: doppio balzo e, dopo contromovimento,
scatto verso il paletto per ricevere la verticalizzazione.
• centravanti: salto dell’ostacolo e slalom tra le
sagome per ricevere il cross e finalizzare.
• difensore centrale: dopo aver effettuato il lancio
il difensore va ad anticipare la sagoma di testa,
ritorna indietro verso il paletto, va ad anticipare
la sagoma posta a sinistra con un intervento
di piede e corre a difesa della porta.
• centravanti: effettua un movimento a pendolo
di apertura verso il lato debole, scarica sulla
mezzala e di scatto va a chiudere sul primo palo
passando dietro alla sagoma.
• mezzala: effettua un movimento incontro,
sfila di fronte alla sagoma e vedendo la verticalizzazione
per il centravanti si gira, oltrepassando la
sagoma, e riceve lo scarico del centravanti prima
di innescare l’ala.
• ala: doppio balzo e scatto in profondità con
susseguente cross all’interno dell’area di rigore.
Modalità possesso palla
Una delle tipologie di esercitazione maggiormente utilizzata è il
possesso - palla rispettando le Posizioni
• 2 c 2 più 2 jolli ” – spazio: m 10x10 –
massimo due tocchi, palla rasoterra.
• 4 c 4 più 3 jolli – spazio: m 25x20 –
massimo due tocchi, palla rasoterra.
• 5 c 5 più 2 jolli – spazio: m 35x20 –
massimo due tocchi, palla rasoterra.
• 6 c 6 più 2 jolli – spazio: m 35x30 –
massimo due tocchi, palla rasoterra.
• 7 c 7 più 3 jolli – spazio: m 40x30 –
massimo due tocchi, palla rasoterra.
Gioco di posizione: 7 c 10
Quattro difensori più tre centrocampisti debbono cercare di
recuperare la seconda palla a seguito di un lancio lungo della
difesa avversaria sulle punte.
Se il recupero è effettuato dalla squadra in dieci, questa deve
fare goal.
Se il recupero è effettuato dalla squadra in sette, essa deve fare
meta portando la palla oltre la linea di centrocampo
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