La verità però
è che il mio pensiero rispetto a quel
primo scritto ha subito
un’evoluzione e la guida
che ora state leggendo è
proprio frutto del mio
desiderio di capire dove
tale evoluzione mi abbia
effettivamente portato.
Le informazioni relative
alla periodizzazione
contenute nel primo
manuale erano piuttosto
confuse e al momento di
scriverlo mi trovavo al
pro-interval camp (a
farmi le seghe mentali
sull’allenamento
aerobico).
In quel
periodo c’erano anche
alcune domande che mi
tormentavano e a cui
spero di aver dato
risposta (o per lo meno
spero di essere giunto a
nuovi quesiti) per lo
più seguendo una
filosofia più
pragmatica,
contestuale/ecologica e
complementare
sbarazzandomi dei dogmi
e/o riflettendo più in
profondità su quei temi.
Prima di leggere questo modello i lettori dovrebbero dare anche un’occhiata alla mia analisi della struttura degli sport di squadra
(calcio compreso) disponibile
qui e alla mia breve filippica in merito all’allenamento per la resistenza che trovate
qua (assicuratevi di leggere l’eccellente serie di articoli sull’allenamento della resistenza scritti da Lyle McDonald).
Questo manuale per la preparazione fisica ruota intorno ad un arco temporale di 8 settimane nel periodo di pre-season.
Perché 8 settimane?
In Serbia di solito nel calendario delle competizioni è previsto un periodo di transizione tra la prima e la seconda parte della stagione e in genere il secondo periodo di preparazione prima dell’inizio della seconda metà del campionato dura circa 8 settimane.
Dato che sto utilizzando la terminologia occidentale mi riferirò a questo periodo di preparazione con il termine “pre-season”, dato che la squadra in tale periodo organizza camp di preparazione e allenamento con l’intero organico.
E’ importante ricordare che questa pianificazione di 8 settimane per la pre-season è estratta da un più esteso quadro annuale.
Questa è la ragione per cui a volte è possibile avvertire la mancanza di alcuni fattori legati al contesto e per questo per la sua realizzazione ho assunto un paio cose:
1. La prima partita della seconda parte della stagione si terrà la 9° settimana e la squadra in quel momento dovrà essere in una condizione di picco agonistico (stato di forma) Se vi state chiedendo il perché, è presto detto: iniziare la restante parte del campionato con una buona performance e una vittoria è davvero un’ottima cosa per aumentare la fiducia del team nei propri mezzi (specialmente rapportando la performance a quella relativa alla prima parte della stagione).
Lo stato di forma (lo studio finalizzato a gestire i picchi) oscillerà durante la restante parte della stagione in funzione del calendario delle competizioni (dipende infatti dalla squadra affrontata e dall’importanza della partita), dell’indice di picco (per avere maggiori informazioni su questo elemento si veda Usage of subjective indicators in monitoring and programming of training) e dei risultati, ma la cosa importante è iniziare e finire al meglio.
Tutti si aspetteranno un’ottima performance in coincidenza della prima partita. Diamogli qualcosa su cui riflettere.
2. Nelle settimane che precedono la prima partita è importante prevedere almeno 3-4 amichevoli a tempo regolamentare (90 minuti), quindi è importante pianificarle in modo coerente con la programmazione degli allenamenti che, in un determinato periodo di tempo, devono portare la squadra in una condizione sufficiente per affrontare match di quella durata.
3. Assumerò inoltre di avere a che fare con un livello basso degli atleti per quanto riguarda l’allenamento della forza (cosa del tutto normale quando si ha a che fare con i giocatori di calcio).
Ipotizzerò inoltre che non ci siano infortunati e che il periodo di transizione sia stato caratterizzato da un po’ di scarico/de-training.
4. Darò inoltre per scontata la disponibilità di tutta l’attrezzatura e le strutture necessarie per applicare questo schema.
Ovviamente questa condizione non sarà sempre verificata quindi in quei casi sarà necessario riadattare lo schema alla situazione.
5. Di sicuro farò molte altre ipotesi che al momento non mi vengono in mente quindi vi prego di ricordare che questo è solo una traccia dell’effettivo programma, estrapolata dal più esteso contesto di programmazione annuale e di certo va capito se si possa adattare alla vostra situazione specifica, alle vostre necessità e ai vostri obiettivi.
In questo manuale io non mi occuperò di trattare la programmazione annuale e in particolare non tratterò la programmazione in-season e le logiche che sottintendono il passaggio dalla programmazione pre-season a quella in-season.
Forse me ne occuperò in una prossima edizione o in un altro manuale.
Componenti dell’allenamento
Posto che il sistema di preparazione include (1) l’allenamento, (2) il recupero e (3) la competizione, le componenti dell’allenamento rappresentano dei sottogruppi del punto numero (1) ed includono:
1. La preparazione tecnica
2. La preparazione tattica e il processo decisionale
3. La preparazione fisica
4. La preparazione psicologica e la solidità mentale
5. Il carattere dell’atleta e le sue capacità comunicative
6. La strategia e la pianificazione della partita
7. La preparazione teorica
Ogni componente dell’allenamento può essere ulteriormente suddivisa in numerose sotto categorie e tra non molto mi occuperò in modo più approfondito di quella relativa alla preparazione fisica.
Vi prego inoltre di notare che nell’elenco potrebbero essere incluse non solo le procedure di recupero, ma anche la nutrizione e l’integrazione, che possono essere considerate sottogruppi della preparazione teorica |