La Preparazione Fisica del calciatore in età evolutiva
Gioele PITITU
L’età evolutiva è la fase della vita dove si producono,si apprendono e
si strutturano le abilità motorie principali necessarie alla vita di
relazione, al rapporto con l’ambiente e per la performance sportiva
La maturazione fisica
Per poter fare una valutazione di casi singoli sarebbe opportuno
conoscere le caratteristiche di una crescita considerata normale per
quanto riguarda sia la statura che il peso corporeo del soggetto.
La crescita è influenzata da alcuni fattori, quali:
° fattori sociali
° alimentazione
° carico sportivo
Età Biologica ed età Cronologica
L’età Cronologica indica soltanto il tempo vissuto da un soggetto in un
dato momento della sua vita. Conoscendo l’età biologica, si ha la
possibilità di verificare se la formazione funzionale e strutturale dei
giovani atleti procede secondo un andamento tipico o devia da
quest’ultimo.
In questo modo la scelta sulla qualità e quantità dello stimolo di
allenamento potrà essere più rispondente alla reale capacità di carico
Determinazione dell’età biologica di un giovane atleta
E’ stato messo appunto un metodo indiretto, molto semplice, che prevede
il calcolo del body mass index (BMI) ovvero dell’indice di massa
corporea.
Il BMI si ottiene dividendo il peso in kg del soggetto per il quadrato
dell’altezza del medesimo espressa in metri.
Per esempio,per un giovane che pesa kg 50, ed è alto m 1,60
La formula sarà 50/1,60²=50/2,56= 19,5 BMI
Il valore di BMI e’ attendibile solo se il soggetto valutato non si trova ad
avere un’elevata percentuale di massa grassa.
Per verificare se il soggetto è normopeso è sufficiente rilevare lo
spessore di due plicche cutanee, quella sottoscapolare e tricipitale.
Quando si allenano atleti in età evolutiva,bisognerebbe cercare di
mettere in relazione il “cosa allenare”, non tanto all’età anagrafica o
alla categoria di appartenenza, quanto alla classe di maturazione
biologica di appartenenza.
Individuato il valore di BMI, si può inserire il soggetto nella classe
di maturazione corrispondente.
L’allenamento della capacità di carico
si pone come obiettivo principale l’insieme degli adattamenti necessari
alla prevenzione degli infortuni e la costruzione dei presupposti per
l’ottenimento della massima prestazione a lungo termine.
La valutazione della capacità di carico
• MRCM (Massima Ripetibilità’ Compito Motorio)
•MDCM (Massima Durata Compito Motorio)
Questo criterio,basato sull’osservazione sistematica ha lo scopo di dare
un feedback all’atleta intervenendo sul suo grado di consapevolezza,
ovvero sulla sua capacità di ascoltarsi.
Così facendo, gradatamente,impara a percepire il momento in cui, durante
l’esecuzione di un compito motorio, scade la capacità di controllo e
subentrano aggiustamenti compensatori che perturbano l’allineamento
posturale e compromettono l’efficienza esecutiva.-
In base ad un recente studio dell’ American Academy of Pediatrics (AAP).
Lo sviluppo della forza nell’età evolutiva è un elemento centrale della
formazione della efficienza fisica
Una sua carenza:
- espone a rischi di lievi disabilità in caso di squilibri muscolari
- limita la formazione delle abilità motorie di base
American Academy of Pediatrics. Strength Training by Children and
Adolescent. Pediatrics 2008
Allenamento pliometrico
L’allenamento pliometrico dovrebbe essere costituito da una serie
progressiva di esercizi e movimenti speciali,di difficoltà elementare,
intermedia, e avanzata tenendo in considerazione:
• Il grado di intensità dell’esercizio
• L’esperienza dell’atleta
Regole fondamentali nell’avviamento all’allenamento pliometrico sino al
picco di crescita:
- Iniziare dalla fase didattica di apprendimento delle tecniche di
skipping e salto a partire dalla
Classe di maturazione A2
- Ricerca dell’MRCM massimo numero di ripetizioni in cui il soggetto
riesce a mantenere un controllo adeguato del compito motorio. N° serie
uguali al N° ripetizioni.
Classi di maturazione A2-A3-A4-A5 sino al picco di crescità
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