Consolidamento delle capacità
coordinative speciali e recupero dello schema corporeo
Cos’è lo schema
corporeo?
(rappresentazione
mentale del proprio
corpo in movimento o
fermo nello spazio,
costituita dalle
sensazioni che
provengono dal corpo
stesso).
Le capacità
coordinative sono
l'insieme delle capacità
utilizzate per
apprendere, controllare
e organizzare (adattare
e trasformare) un
movimento.
Costituiscono la base
per l'apprendimento ed
il miglioramento delle
capacità tecniche e sono
in stretta interazione
con le capacità
condizionali
Capacita’ coordinative
generali
-
Capacita’ di
apprendimento motorio
Assimilazione e
acquisizione di
movimenti, o parte di
essi, precedentemente
non posseduti che devono
essere successivamente
stabilizzati
-
Capacita’ di controllo
motorio
E’ la
capacità di controllare
il movimento secondo lo
scopo previsto
-
Capacita’ di adattamento
e trasformazione motoria
E’ la
capacità di cambiare,
trasformare ed adattare
un movimento alla
modificazione improvvisa
della situazione o delle
condizioni esterne
Capacita’ coordinative
generali
·
Anticipazione Motoria
Consente al soggetto di
prevedere l’andamento,
la successione, gli
esiti, di un’azione e di
programmare i propri
compiti motori
·
Ritmo
E’ la
capacità di contrarre e
decontrarre
istantaneamente i
diversi gruppi muscolari
rispettando i giusti
intervalli tra gli
stimoli sensoriali
·
Orientamento
E’ la
capacità che permette di
modificare la posizione
e il movimento del corpo
nello spazio e nel
tempo, in riferimento a
un campo d’azione
definito da oggetti e da
persone
·
Equilibrio
E’ la
capacità di mantenere la
giusta posizione nello
spazio in ogni istante e
in ogni movimento.
Inoltre è la capacità di
ristabilire la posizione
giusta dopo che questa è
stata modificata o
alterata.
·
Accoppiamento o
Combinazione
E’ la
capacità che permette al
soggetto di eseguire due
o più movimenti in
successione o
simultaneamente.
·
Reazione
E’ la
risposta motoria che
viene data da un
soggetto dopo che ha
ricevuto uno stimolo.
Gli
stimoli possono essere
semplici (Risposta data
ad uno stimolo nato in
precedenza) o complessi
(data da più movimenti
adeguati alla situazione
che si modifica)
·
Coordinazione
intersegmentaria
Capacità di coordinare
contemporaneamente
azioni di più segmenti
corporei
·
Fantasia Motoria
Capacità di utilizzare
spazi e risposte al di
fuori delle regole
stereotipate
·
Adattamento e
Trasformazione
E’ la
capacità di un individuo
di adattare l’azione
programmata, oppure di
proseguirla in maniera
diversa, a seconda dello
svolgimento delle azioni
e delle variazioni che
essa può avere.
Schemi Posturali
·
Flettere (arto libero) -
estendere
·
Elevare - abbassare
·
Piegare (arto in
appoggio) - estendere
·
Addurre - abdurre
·
Inclinare
·
Oscillare
·
Ruotare
·
Circondurre
·
Slanciare
Per
quanto riguarda le
capacità condizionali i
volumi e ritmi di lavoro
richiesti saranno
superiori rispetto a
quelli dell’attività di
base.
Inciderà molto la
disponibilità dei
giovani calciatori
nell’eseguire con il
massimo impegno le
nostre proposte, proprio
per questo bisognerà
evitare di proporre
esercitazioni ripetitive
e noiose che portano ad
un calo dell’attenzione
e quindi dell’impegno.
Vista
anche la notevole
eterogeneità dei gruppi
di giovanissimi sarebbe
ottimale suddividere i
gruppi in classi di
maturazione a seconda
delle proposte di
allenamento.
I
volumi di lavoro di
ciascuna proposta
condizionale devono
essere adattati al
volume totale della
seduta se si allena nei
dilettanti, per chi
allena nei
professionisti invece il
volume di lavoro può
essere ampliato anche
perché la disponibilità
da parte dei giovani
giocatori è diversa.
Oltre
al volume di lavoro
bisogna fare molta
attenzione all’intensità
delle esercitazioni, che
non devono mai essere
blande sia per i
dilettanti ma
soprattutto per i
professionisti, e alla
densità (fase di
recupero) che ci
permette di determinare,
a seconda del mezzo di
allenamento utilizzato,
che metabolismo
stimolare.
I
metabolismi
-
Aerobico
Le
reazioni energetiche che
avvengono nel muscolo
utilizzano l’ossigeno.
L’attività motoria
aerobica è
caratterizzata da un
impegno fisico modesto e
le sostanze energetiche
utilizzate vengono
immediatamente
ricostituite.
-
Anaerobico alattacido
Le
reazioni energetiche che
avvengono nel muscolo
non utilizzano
l’ossigeno.
Le
attività che sollecitano
questo metabolismo sono
di tipo esplosivo e di
breve durata ed è
richiesto un certo
recupero tra uno stimolo
esplosivo ed un altro.
-
Anaerobico lattacido
Anche
in questo caso le
reazioni energetiche non
utilizzano ossigeno ma,
a differenza del
metabolismo alattacido,
le attività che
sollecitano questo tipo
di metabolismo sono
intense e prolungate.
In
questo caso c’è la
produzione di acido
lattico ed i tempi di
recupero, per
ricostruire l’ATP e per
ricomporre le scorte di
glicogeno, sono più
lunghi
Capacità Condizionali
- Resistenza
Tra
le capacità condizionali
quella aerobica è la
maggiormente allenabile
in età giovanile.
Dal
punto di vista
fisiologico
l’allenamento della
resistenza non ha
controindicazioni e lo
sviluppo delle qualità
aerobiche andrebbe
ricercato attraverso
allenamenti con palla o
a secco utilizzando
sempre degli stimoli
intermittenti.
Attenzione però ad
utilizzare le
esercitazioni con palla
ad alta intensità
perché, sommati alla
partita della domenica,
esporrebbero il giovane
atleta ad un carico di
intensità elevata che
non riuscirebbe a
sostenere perciò sarebbe
importante proporre
alcune esercitazioni a
secco.
Quindi bisogna trovare
un giusto equilibrio tra
lavoro a secco o con
palla senza abusare ne
dell’uno e ne
dell’altro. In un
ipotetico microciclo
composto da 3 sedute
settimanali di 60’,
quindi in totale 180’,
un allenamento a secco
di 15’ proposto una sola
volta a settimana non
andrebbe assolutamente a
condizionare il lavoro
tecnico con la palla.
-
Velocità
La
capacità di eseguire
degli spostamenti nel
più breve tempo
possibile
Questa capacità, nel
calcio, contempla
diversi aspetti quali:
- Velocità
d’intervento
Agire
il prima possibile e con
la massima efficienza,
facendo valere le
proprie capacità
tecnico-tattiche e
fisiche
-
Velocità d’azione con il
pallone
Compiere delle azioni
con la palla con la
massima velocità
-
Velocità motoria senza
palla
Compiere dei movimenti
ciclici ed aciclici alla
massima velocità.
Essa
è composta dalla
velocità d’azione pura e
dalla frequenza
gestuale.
- Velocità di
reazione
Velocità d’azione di
fronte a situazioni
inaspettate (rimbalzo
della palla movimento
del compagno o
avversario)
- Velocità di
decisione
Scegliere tra una serie
di possibilità l’azione
più efficace in
brevissimo tempo
-
Velocità d’anticipazione
Intuire in base
all’esperienza e
all’attuale situazione,
le azioni del compagno o
avversario e lo sviluppo
del gioco
- Velocità percettiva
Percepire (attraverso
l’udito e la vista) le
informazioni
fondamentali riguardanti
lo sviluppo di gioco,
per valutarle ed
affrontarle di
conseguenza
In
questo periodo troviamo
in “fase sensibile”
- Tempo
di reazione
-
Velocità gestuale pura
-
Frequenza gestuale (far
compiere ad uno o più
segmenti corporei il
maggior numero di
movimenti possibili
nell'unità di tempo)
-
Frequenza degli appoggi
(Miglioramento della
cadenza dell’appoggio
attraverso la
ripetizione di movimenti
semplici ad alta
frequenza)
-
Velocità (intesa come
rapporto spazio tempo)
-
Velocità gestuale contro
resistenza (sviluppo
della componente veloce
in presenza di un
avversario. Stacco di
testa , corsa per
recuperare palla
all’avversario)
-
Forza
Gli allenamenti di forza
in soggetti in età
evolutiva producono
effetti di adattamento
sul piano
neuromuscolare,
coordinativo, ormonale e
fisiologico muscolare.
Quindi in questa
categoria i guadagni di
forza sono da
attribuirsi al
reclutamento muscolare,
frequenza di scarica, ed
apprendimento della
giusta tecnica di
esecuzione.
Se in questo periodo si
notano dei mutamenti dal
punto di vista
strutturale questi sono
dovuti principalmente
alla spinta ormonale
data dal testosterone.
In questo periodo è
importante puntare sulla
didattica degli esercizi
di forza a carico
naturale come gli
affondi o saltelli
pliometrici semplici (a
bassa intensità
modulando altezza e
ampiezza del salto).
Bisogna prestare molta
attenzione alle proposte
a carico naturale
perché, esercitazioni
come i balzi o
esercitazioni di tecnica
calcistica effettuate ad
alta intensità a volte
risultano essere molto
stressanti per
l’apparato muscolo
scheletrico.
Nei diversi sport la
forza non si presenta
mai in un'unica forma ma
sempre in forme miste
perché esistono 3
subcategorie di forza:
· Forza massimale
· Forza esplosiva
· Forza resistente
In questa categoria
quindi le esercitazioni
di forza avranno come
obiettivo principale, la
tonificazione del core,
il miglioramento della
forza elastico reattiva
attraverso esercitazioni
pliometriche semplici, e
il miglioramento della
forza esplosiva
attraverso cambi di
direzione, di senso,
arresti, ripartenze e
decelerazioni.
-
Mobilita’ articolare/
Flessibilita’
Si intende la capacità
di eseguire movimenti di
grande ampiezza.
Ne sono sinonimi:
scioltezza articolare,
ROM (range of motion) ed
estensibilità.
L’allenamento di questa
capacità è essenziale
per assicurare gradi di
libertà e quindi
assicurare mobilità ai
distretti articolari.
La mobilità si suddivide
in:
- Generale: quando
esiste un livello
sufficiente di
escursione del movimento
nei principali sistemi
articolare ( spalle,
anca, colonna
vertebrale)
- Speciale:
riferita alla capacità
di escursione di una
specifica articolazione
- Attiva:
la massima escursione
articolare che può
raggiungere un soggetto
da solo
- Passiva:
la massima escursione
articolare che può
raggiungere un soggetto
con un aiuto esterno
- Statica:
quando si mantiene per
un determinato tempo una
posizione di
allungamento
Questa capacità
rappresenta un
presupposto elementare
per l’esecuzione
qualitativamente e
quantitativamente
migliore di un
movimento.
Se si migliora la
mobilità articolare sarà
possibile compiere con
maggiore forza,
rapidità, facilità,
fluidità tutti i
movimenti di grande
ampiezza,quindi, essa
influisce sullo sviluppo
delle principali forme
di sollecitazione
motorie di tipo
condizionale.
Obiettivi Motori
· Coordinazione
segmentaria e
intersegmentaria con
palla
· Esecuzione fluida dei
principali gesti tecnici
(ricezione,
trasmissione,
conduzione, colpo di
testa, finta)
· Fantasia motoria con
palla
Obiettivi specifici
della preparazione
fisica
· Sviluppo della
capacità aerobica
· Sviluppo della potenza
aerobica con e senza
palla
· Miglioramento della
reattività
neuromuscolare
· Miglioramento della
rapidità e della
velocità
· Miglioramento della
forza elastico/reattiva
· Didattica esercizi di
forza a carico naturale
o con piccoli attrezzi
Obiettivi generali della
preparazione
fisico-motoria
· Consolidamento delle
capacità coordinative
generali e speciali
· Recupero dello schema
corporeo
· Tonificazione del core
(muscolatura del tronco)
· Tonificazione generale
in circuit training
· Educazione
respiratoria
Fonti utilizzate
· L’allenamento fisico
nel calcio (Ferretto
Ferretti)
· Il manuale del settore
giovanile (Giorgio Molon
, Daniele Ranzato)
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