Incrementare la
combinazione motoria tra arti superiori ed inferiori
Di seguito è riportata la progressione inerente al
saltare la corda, attività che una volta si apprendeva in
cortile e che i bimbi di oggi spesso non sanno più fare!
Lavorando a scuola ho notato che solo una piccola
percentuale di allievi (per lo più femmine) sa saltare la
corda in modo corretto quindi ho deciso di creare una
progressione didattica adeguata e l'ho inserita nel
programma di insegnamento delle elementari ma anche tra le
esercitazioni coordinative che svolgo all'interno del
settore giovanile dell'Imolese Calcio.
Non che il salto della corda di per sé sia molto
importante ma credo sia uno strumento di semplice
apprendimento e sopratutto divertente che, una volta
appreso, possa essere utilizzato come mezzo di allenamento
per: incrementare la combinazione motoria tra arti superiori
ed inferiori (capacità coordinativa di base importante in
qualsiasi attività quotidiana e sportiva), migliorare la
manualità del bambino (molte maestre mi ha chiesto di
insegnare il salto della corda per migliorare la calligrafia
dello studente) e lavorare sul ritmo (capacità coordinativa
di base che spesso viene trascurata sopratutto negli sport
di squadra).
Quindi ho deciso di creare questa progressione per
far apprendere uno strumento da usare successivamente per
raggiungere altri obiettivi.
Esercitazioni
• salto libero abbinato a movimenti degli arti
superiori (circonduzioni, slanci, aperture...)
• salto a piedi uniti abbinato a movimenti degli
arti superiori
• camminare avanti passando nel cerchio ruotandolo
con le mani come se fosse la corda (far entrare i piedi e
uscire con la testa)
• camminare indietro passando nel cerchio ruotandolo
con le mani come se fosse la corda(far entrare con la testa
e uscire con i piedi)
• come i due esercizi sopra ma aumentando la
velocità fino alla corsa
• sempre con il cerchio ma saltando a piedi uniti in
avanti
• sempre con il cerchio ma saltando a piedi uniti
indietro
• avanzamento libero con corda (anche di un salto
alla volta ma per far apprendere il tempo di stacco)
• avanzamento con corda a piedi uniti
• avanzamento con corda di corsa
• salti liberi avanti e indietro con corda
• avanzamento laterale saltando la corda liberamente
Indicazioni “tecniche” che fornisco durante gli esercizi:
• durante il salto cercare di non far rumore con i
piedi (questo li costringe a capire di saltare
sull'avanpiede)
• immaginare di essere una pallina di gomma e non
una palla di cemento (per far capire l'elasticità e la
dinamicità del movimento)
• faccio fare il movimento delle braccia con
circonduzioni complete ad arto teso (non spezzare il gomito)
in quanto rende il giro della corda più lungo e quindi
permette di prendere meglio il tempo di stacco. Poi in un
secondo momento li lascio liberi di fare partire la
rotazione dal polso.
A questo punto dovrebbero aver imparato!
Posso quindi usare il salto della corda come
esercizio per raggiungere gli obiettivi sopracitati (che già
un po' sono stati stimolati nella fase di apprendimento ma
ai quali non ho dato importanza e sopratutto non ho corretto
perchè mi interessavano altre cose!!!).
Da ora, in ogni proposta, lascio scegliere ai bimbi
la tecnica (piedi uniti o di corsa) che preferiscono ma li
stimolo a provare anche l'altra. Per stimolare combinazione
motoria, manualità e ritmo si possono fare giochi ed
esercitazioni che prevedano il saltare la corda:
• in vari tipi di percorsi
• con vari tipi di andatura
• con rotazioni sull'asse longitudinale
• in esercizi sul ritmo variando il numero di tocchi
tra i passaggi sulla corda
• in esercizi sul ritmo a gruppi dove si usano più
corde per lo stesso saltatore • in esercizi generici con
altri strumenti (es. passare sui materassi)
• in esercizi tecnico specifici (es. colpire la
palla di testa) Con questo tipo di progressione mi son
trovato bene, la uso da un paio di anni e ho notato che i
bimbi apprendo facilmente e partecipano volentieri.
Inoltre nelle esercitazioni a onde ognuno fa quel
che riesce ma ha sempre la possibilità di osservare chi è
più bravo e chi invece è più lento, questo, a mio avviso, è
uno stimolo molto importante per cercare di migliorare. Solo
in un secondo momento, quando tutti partiranno da un livello
accettabile, si può inserire la competizione in modo da dare
un ulteriore incentivo alla crescita.
Sempre a disposizione per chiarimenti o confronti
Sergio Ruosi
prof.ruosi@libero.it.