Settore Giovanile |  Sergio RUOSI
 
Valutazione della motricità generale

Sergio RUOSI

 

Introduzione

Quando ho iniziato la mia avventura come preparatore coordinativo mi sono trovato nella situazione di dover valutare alcune delle capacità motorie di base dei miei allievi.

Non essendo presente in letteratura nessun tipo di ricerca mi sono adoperato per trovare dei test che facessero al caso mio.

Uno degli obiettivi che mi sono prefissato è quello di analizzare la motricità di base, legata prevalentemente alla corsa, con una rilevazione semplice, diretta e divertente in modo che il bambino partecipi attivamente per tutta la durata della valutazione.

 


 

Metodo

Il test che ho ideato non è altro che una prova a tempo su di un circuito motorio diviso in 4 settori incentrati ciascuno su una capacità differente.

Nel dettaglio:

1. Tratto di 12 metri in slalom. l'obiettivo ricercato è la rapidità di corsa con cambi di direzione.

 

2. Passare sotto 2 ostacoli distanti 4 metri arrivando in velocità.

Obiettivi sono la percezione delle dimensioni del proprio corpo, il tempismo della frenata e l'agilità a terra.

 

3. 4 metri di corsa all'indietro per determinare rapidità ed equilibrio.

 

4. Corsa in avanti passando sopra 3 over.

Gli over servono per modificare il ritmo di corsa e quindi vedere la capacità del bimbo nel reagire a questa situazione destabilizzata.

 

Al termine della prova (che faccio ripetere una volta sola a massima velocità dopo aver fatto alcuni giri di riscaldamento) mi ritrovo a poter confrontare i 4 parziali di ogni settore ed il tempo totale impiegato da ogni singolo atleta.

La prova a tempo è già di per se molto stimolante per i bimbi e quindi non serve nessun tipo di incitazione da parte mia e quindi ho la possibilità di porre la mia attenzione sul rilevamento dei tempi.

L'esecuzione della prova è relativamente semplice ma deve rispettare le indicazioni altrimenti faccio ripetere la prova (se per esempio saltano un passaggio) ma non sono previste penalità in caso di errore (se per esempio cadono o toccano gli ostacoli) in quanto una cattiva esecuzione evidenzia un deficit che poi si rispecchia sul tempo di prestazione.

Le rilevazioni vengono effettuate in settembre e maggio in quanto permettono di confrontare il lavoro svolto in stagione e prevedono situazioni atmosferiche relativamente simili (in novembre per esempio un campo più bagnato darebbe risultati diversi).

 

 


 

Risultati

Ormai sono alcuni anni che eseguo questo tipo di rilevazione ed in particolare ho potuto confrontare un centinaio di misurazioni ogni stagione per le tre annate dei pulcini.

Per quanto riguarda il primo tratto di 12 metri, è molto evidente in generale un miglioramento tra il primo e il secondo test effettuati nel primo anno pulcini, poi c’è un miglioramento ancora più marcato all’inizio del secondo anno (forse anche dovuto alla crescita).

 

All’interno del secondo anno tendono ancora a migliorare leggermente (tra il primo e il secondo rilevamento), mentre dopo il secondo rilevamento del secondo anno la prestazione tende a stabilizzarsi, e c’è addirittura un peggioramento tra l’ultimo rilevamento del secondo anno e il primo del terzo anno.

 

Questa tendenza ricalca molto anche quella del quarto tratto, e del valore finale complessivo. Nel secondo tratto (4 metri) curiosamente non ci sono miglioramenti particolari nel corso dei tre anni, se non sempre tra l’ultimo rilevamento del primo anno e il primo del secondo anno.

Nel terzo tratto del test invece è molto strano che migliorino sempre tra un anno e l’altro ma peggiorino sempre tra il primo e il secondo rilevamento della stessa stagione. Tutto ciò è riferito al complesso dei bambini.

 


 

Discussione

Inizialmente pensavo di poter usare queste rilevazioni per determinare i miglioramenti dei ragazzi e poter dimostrare alla società il frutto del mio lavoro.

In realtà diventa complicato fare dei paragoni tra i singoli soggetti perchè ci sono alcune variabili che possono influenzare il risultato come ad esempio le assenze o il lavoro proposto dall'allenatore.

 

Ho però la possibilità di confrontare i valori generali tra le singole annate o la differenza tra la singola annata prima e dopo la stagione di allenamenti e determinare quindi un andamento pluriennale delle capacità espresse in questo tipo di circuito.

Mentre le prime due annate dei pulcini ottengono sempre dei miglioramenti nel terzo anno si ottengono dei valori superiori (sono più lenti).

Questo credo sia dovuto ad un aumento delle proporzioni corporee che rendono il bimbo più veloce (aumenta la lunghezza dell'arto inferiore e i tempi sui 10m) ma meno rapido ed agile.

 

Inoltre viene sottolineato come nel periodo estivo ci sia sempre un decremento della prestazione e questo potrebbe suggerire di proporre attività complementari durante l'estate o un “richiamo” più importante ad inizio stagione. Avere una panoramica di valori medi relativi alle varie età mi consente inoltre di poter classificare i bimbi nuovi arrivati in modo da poterli inserire nel gruppo che possiede le stesse capacità.

 


 

Conclusione

Avere dei dati che sottolineano i miglioramenti a livello motorio è sicuramente un buon parafulmine che protegge da eventuali critiche, però sicuramente sono da prendere con le molle.

Non possono essere usati per sottolineare i miglioramenti del singolo ma offrono una panoramica generale di quello che è l'andamento del gruppo.

 

Il mio prossimo obiettivo è quello di trovare un gruppo di riferimento per meglio confrontare i miei andamenti e rapportare le mie misurazioni con altri parametri legati alla crescita e alla maturazione del bambino.

L'obiettivo di questo articolo è confrontare i dati in mio possesso con chi si trova a lavorare nelle mie stesse condizioni e crede che dal confronto possa nascere il miglioramento.

Per avere i dati degli ultimi rilevamenti potete contattarmi a: prof.ruosi@libero.it

 

 


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Autore:  Sergio RUOSI

Data inserimento e aggiornamento nel sito: 20/04/2013 - 01/12/2016