Principi e periodizzazione dell'allenamento della velocità.

Fascia di età 12 - 15 anni

Data inserimento e aggiornamento nel sito: 01/12/2011 - 13/02/2018

Proseguiamo a parlare di periodizzazione dell’allenamento della velocità nel calcio giovanile.

Dopo aver descritto la mia proposta per le fasce 8-10 anni e 10-12 anni è la volta ora della fascia che va dai 12 ai 15 anni.

E’ questo il periodo in cui la maggior parte dei ragazzi si trova nella fase di sviluppo puberale, cioè il periodo di maturazione più accentuata.

In questa fase, la capacità di carico del giovane calciatore può diminuire anche in misura notevole: le ossa, in particolare, sono molto sensibili ai carichi meccanici che, se eccessivi, possono provocare necrosi ossee asettiche.

Canale Preparazione Fisica    

 

 

   


Autore: Davide FANTINI

 

Questo rischio permane fino a che le cartilagini di coniugazione non hanno concluso il loro processo di ossificazione, mentre diviene pressochè nullo al termine di questa fase. Occorre perciò limitare, e in alcuni casi ridurre, il carico complessivo, soprattutto a livello del rachide e proporre con regolarità esercizi di rafforzamento muscolare e stabilizzazione delle articolazioni e dei distretti che tendono ad indebolirsi.

Aspetti tecnico-coordinativi

Nella fase di maggior sviluppo in lunghezza del ragazzo, è frequente che si assista ad una fase di riassetto degli engrammi motori che devono riadattarsi alle nuove misure del corpo.

E’ possibile che il giocatore che fino a ieri padroneggiava con grande precisione diversi gesti tecnici vada incontro, in questa fase, a qualche difficoltà a livello coordinativo.

L’entità di tali difficoltà dipende dalla velocità di sviluppo e soprattutto dalla solidità e precisione degli schemi motori: se il lavoro negli anni precedenti è stato condotto con buoni criteri e il ragazzo possiede un bagaglio motorio ampio e di qualità, il giovane calciatore riesce a rielaborare tali schemi con facilità; in buona parte dei casi, soprattutto nell’elevato livello di qualificazione, si può assistere ad un ulteriore miglioramento della coordinazione, nonostante l’età d’oro dell’apprendimento sia ormai alle spalle.

Le esercitazioni riprendono e completano tutto il lavoro delle fasce d’età precedenti; in più occorre un lavoro specifico sui seguenti aspetti:

- come saltare e come atterrare;

- esercitazioni specifiche sulle tecniche di corsa nel calcio (come si accompagna, come si sfila, come ci si smarca, come si affronta l’1:1 dal punto di vista difensivo etc...).

 

Aspetti condizionali

Il periodo che va dai 12 ai 14-15 anni rappresenta comunque anche l’età ottimale per lo sviluppo della velocità, perchè il sistema neuro-motorio non è ancora completamente formato e si ha grande produzione di testosterone.

Si tratta di una vera e propria fase sensibile che prosegue, seppure in forma più attenuata, fino ai 17 anni.

In questa fase di difficoltà per la capacità di carico e per lo sviluppo della personalità, si registrano dunque, paradossalmente, i miglioramenti più evidenti della velocità motoria.

L’obiettivo fondamentale è quello di sollecitare al massimo il SN evitando l’accumulo di lattato. Per lo sviluppo della velocità, la durata delle esercitazioni è al max. di 6-8”: ogni esercitazione di durata superiore ai 12-15” è completamente inutile perchè li stanca e basta (con Tl=10” ho già importanti produzioni di lattato).

La distanza massima consigliata per un singolo sprint è di 20-25 metri.

Il lavoro sulla velocità reattiva diviene più sistematico rispetto alle fasce precedenti.

Si tratta di tutto il lavoro in risposta ai diversi segnali sensoriali come, ad esempio, quelli visivi, acustici, tattili. Fondamentale, in queste esercitazioni è la capacità attentiva che, insieme alla pre-tensione muscolare, influenza in modo marcato la capacità di reazione.

 

“Un corretto allenamento può migliorare i tempi di reazione semplice del 10- 15% e quelli di reazione complessa fino al 30%” (Mike Antoniades).

A causa della già citata diminuzione della capacità di carico del giovane in fase di sviluppo, occorre prestare la massima attenzione alle esercitazioni pliometriche e ai carichi di lavoro in generale.

Se il caso, non esitare a diminuire intensità e volume di lavoro. Le sedute diventano 2 da 30’ a partire dai 14 anni.

Nella tabella sottostante, un riassunto del mio punto di vista sull’allenamento della velocità nella fascia d’età 12-15 anni.

SCHEMA RIASSUNTIVO DELLA PROPOSTA PER L’ALLENAMENTO DELLA VELOCITA’ PER I CALCIATORI DI 12-15 ANNI

   N° sedute settimanali

   -1 di circa 30’ oppure 3 sedute di circa 10’-20’ durante la stagione
 -2 di circa 30’ o 3 di 15’-25’ nei periodi in cui ci si allena tutti i giorni (precampionato)
Le sedute diventano 2 anche durante la stagione a partire dai 14 anni
 
 

La prima opzione è la più semplice da realizzare, perchè è più facile avere a disposizione il preparatore una-due volte la settimana.

Stimoli di velocità e rapidità, con e senza palla, devono essere comunque inseriti in ogni seduta di allenamento

 

   Quantità

  4 - 8 rip. x 3-5 serie  
 

Non esitare a diminuire le ripetizioni e le serie al manifestarsi di problemi relativi alla capacità di carico individuale

 

   Distanza Massima

  Indicativamente:

- 15 metri per sprint in linea e per un cdd o un cds

- 25 metri per più cdd o cds

 
 

Proporre saltuariamente sprint su distanze più lunghe per valutare la correttezza dell’azione di corsa

 

   Intensità

 

A seconda dell’obiettivo primario dell’esercitazione

- Miglioramento condizionale: velocità/rapidità massima; proposta semplice o di media difficoltà (a seconda del livello di qualificazione)

- Miglioramento coordinativo: effettuare un lavoro ricercando in alternanza qualità senza velocità (massima qualità del gesto) e qualità e velocità (la velocità più elevata che garantisca una corretta esecuzione del gesto)

- Correzione degli errori nella tecnica di corsa: se gli errori sono rilevanti è quasi impossibile correggerli!

 
 

 

 

   Volume totale di lavoro

 

Fino ad un max. di 300 metri di sprint

 
 

Tenere conto anche degli altri lavori con/senza palla proposti nella seduta!

I ragazzi in questa fascia d’età hanno una capacità di carico più limitata rispetto a quelli delle fasce precedenti, a causa dell’accentuazione dello sviluppo

 

   Recupero

 

Almeno 10:1 per uno sprint in linea; almeno 15:1 se sono previsti cdd o cds

 
 

L’obiettivo è sollecitare il SN senza interessare il meccanismo lattacido, per cui il recupero deve essere completo

 

   Tipo di recupero

 

Passivo (in cammino) o attivo (in corsa lenta)

 
 

L’obiettivo è sollecitare il SN senza interessare il meccanismo lattacido, per cui il recupero deve essere completo

 
  Esercitazioni di piccola pliometria
 

Come nella fascia d’età precedente, avendo cura di non incrementare, e se è il caso di ridurre, i carichi di lavoro

 
 

Richiedere:

- precisione del gesto: occorre saper utilizzare perfettamente la funicella e saltare in modo coordinato;

- rapidità esecutiva: migliorare la coordinazione inter - e intra-muscolare, i tempi di appoggio (reattività) e sollecitare il SN

Non richiedere:

- elevato impegno di forza: non è un esercitazione per la forza esplosiva!

 
  Altri mezzi da utilizzare
 

Gradini:

6-8 rip. x 3-5 serie; TRS=1’30”-2’

Corse in leggera salita:

utili per migliorare la tecnica di corsa.

Durata: 6-8”; Int.: 80-90% del max.; 4-6 rip. x 2-5 serie; TRS=1’30” (una/due volte al mese)

Corse in leggera discesa:

utili per migliorare le capacità coordinative e la frequenza dei passi,. La discesa deve essere molto leggera.

Durata: 4-8”; Int.: 90-100% del max.; 4-6 rip. x 2-5 serie; TRS=1’30” (una/due volte al mese)

 
 

Richiedere:

- precisione del gesto: occorre saper utilizzare perfettamente la funicella e saltare in modo coordinato;

- rapidità esecutiva: migliorare la coordinazione inter - e intra-muscolare, i tempi di appoggio (reattività) e sollecitare il SN

Non richiedere:

- elevato impegno di forza: non è un esercitazione per la forza esplosiva!

 

 

 

Davide Fantini

(mail: eddy.fan@libero.it)