La resistenza aerobica dipende dal metabolismo aerobico che rappresenta la principale via
di produzione energetica.
Il grosso limite è quello di richiedere tempo per raggiungere la
piena attivazione (circa un paio di minuti) e la massima quantità di energia prodotta
nell'unità di tempo è inoltre limitata (20 Kcal/minuto).
La resistenza aerobica è importantissima se lo sforzo richiesto supera i due minuti e
dipende da molti fattori, fra i quali:
1 - vascolarizzazione muscolare;
2 - efficienza dell’apparato cardio-respiratorio contenuto nel sangue di ossigeno, zuccheri
e acidi grassi nelle quantità ottimali;
3 - quantità di fibre muscolari rosse;
4 - stile di vita (alimentazione, stress, qualità del sonno, attività fisica ecc.).
La resistenza aerobica può essere ulteriormente suddivisa in:
A - resistenza aerobica di breve durata: dai 2 agli 8 minuti (coinvolge in maniera
importante anche il sistema anaerobico lattacido);
B - resistenza aerobica di media durata: dagli 8 ai 30 minuti (coinvolge prevalentemente il
sistema aerobico);
C - resistenza aerobica di lunga durata: dai 30 minuti in su (coinvolge quasi
esclusivamente il sistema aerobico).
La resistenza aerobica dipende inoltre dalla potenza aerobica che esprime la massima
portata alla quale si può consumare ossigeno in esercitazioni ad alto ritmo.
E’ la capacità
di effettuare allenamenti a velocità così elevate da poter essere considerata in regime
aerobico in cui c'è equilibrio fra consumo e fabbisogno di ossigeno.
Per un calciatore è importantissima non solo perché è correlata al volume di corsa espresso
in un incontro ma anche per l’intensità con la quale questo può essere sviluppato. La
potenza aerobica interviene inoltre sulla capacità di recupero aumentando la capacità di
ripetere sforzi massimali in condizioni di affaticamento