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Premessa
Il miglioramento d’ogni prestazione si basa sul potenziamento delle varie capacità
coinvolte in quella determinata disciplina.
Un allenamento ottimo deve rispondere a criteri
scientifici e metodologici.
Lo sviluppo delle varie capacità condizionali (forza, velocità,
resistenza) nella programmazione di un allenamento, o nella pianificazione di una stagione
dipende da quelli che sono i mezzi a disposizione.
Il potenziamento muscolare è d’obbligo
in una programmazione che abbia come obiettivo quello di migliorare l’efficacia di tutte le
azioni muscolari come il saltare, l’eseguire scatti …
Se i vari lavori di resistenza, velocità e lattacidi non necessitano di mezzi d’allenamento particolari, discorso a parte merita la
forza.
Possiamo classificare varie tipologie d’esercizio:
Esercizi a carico naturale
Spesso erroneamente considerati poco pericolosi poiché non necessitano d’attrezzature
aggiuntive.
Ricordatevi che angoli di lavoro particolari ed esecuzioni scorrete provocano
sollecitazioni negative e conseguentemente varie patologie.
Fanno parte di questa tipologia
gli esercizi con il corpo in appoggio come gli squat e gli affondi e quelli in movimento
come i balzi.
Questi sono i più utilizzati poiché non necessitano di attrezzature particolari e
sono facilmente eseguibili in gruppo.
Esercizi con resistenza
Libera nel caso si tratti di bilancieri e manubri, vincolata se il movimento è guidato come
nel caso d’allenamenti in palestra.
In questa categoria i pericoli maggiori sono dati dagli
esercizi a resistenza libera.
Un’esecuzione scorretta in questo caso moltiplica le
problematiche.
Per eseguire questi esercizi occorre migliorare la tecnica d’esecuzione
curandola nei minimi particolari.
Più sicuri dal punto di vista biomeccanico sono dunque
gli esercizi con macchine guidate.
In questo caso si è sicuri di non sovraccaricare altre
strutture come la colonna vertebrale, di individualizzare il carico di lavoro secondo le
necessità e di localizzare l’allenamento su un gruppo muscolare specifico.
Gli obiettivi di
un allenamento in palestra non sono solo di migliorare un aspetto della forza, ma anche di
potenziamento per prevenire patologie dovute a squilibri e\o varie problematiche.
La
palestra, fino a qualche tempo fa, era considerata esclusivamente come mezzo per
raggiungere ipertrofia, vale a dire aumento del volume muscolare. Fortunatamente questo
non accade più.
Ogni macchinario deve essere considerato un mezzo neutro che può farci
raggiungere numerosi obiettivi.
Modificando il carico di lavoro, i tempi di recupero, le
serie, le ripetizioni, il numero e la tipologia del macchinario (gruppo muscolare
interessato), riusciamo a creare piani di lavoro altamente individualizzati ed in grado di
rispondere ad ogni esigenza e necessità.
Impostazione dell'allenamento
Oltre ai motivi appena elencati può esserci utile eseguire degli allenamenti in palestra
anche per variare, rendendo la seduta sicuramente più piacevole dal punto di vista
motivazionale.
L’alto numero di palestre presenti nel territorio fa diventare semplice
riuscire ad organizzare una seduta settimanale tra i macchinari.
Vediamo come impostare
l’allenamento dal punto di vista pratico e tecnico.
Obiettivi:
. Rinforzo dei muscoli posturali (dorsali, glutei, addominali..) a carattere preventivo per
evitare lombalgia e patologie varie.
· Potenziamento muscolatura busto e arti superiori. Si evitano squilibri tra gli arti inferiori
sollecitati durante gli allenamenti e quelli del tronco mai utilizzati. Inoltre si cerca di
rendere il giocatore più forte e resistente nei contrasti.
· Rinforzo della muscolatura degli arti inferiori soprattutto quei gruppi poco sollecitati
nelle azioni di gioco e nelle esercitazioni di campo. Potenziamento a carattere specifico
secondo il periodo e gli obiettivi della normale pianificazione.
· Stretching e posture per migliorare l'elasticità e prevenire squilibri e sovraccarichi che
possono sfociare in pubalgia e\o lombalgia.
E' consigliabile far svolgere la seduta in
palestra all'inizio della settimana lavorativa o in ogni caso non nei giorni precedenti la
gara.
Metodica d'allenamento.
Come metodica d’allenamento,
conviene suddividere il gruppo in più parti e alternare il lavoro in
circuito in modo da non lasciare pause troppo lunghe o troppo brevi tra
un esercizio e l’altro.
Organizzatevi secondo il numero
di macchine presenti.
Al termine di ogni fase i
gruppi ruotano in un senso stabilito precedentemente.
Naturalmente la suddivisione
dipende soprattutto dal numero totale di giocatori.
Per fornirvi un esempio ho
suddiviso gli atleti in tre gruppi ma potete ampliare o diminuire a
vostro piacere secondo necessità e obiettivi.
In questo modo mentre un gruppo
esegue gli esercizi per il tronco e arti superiori, l’altro svolge
esercizi per il rinforzo della struttura addominale mentre il terzo si
dedica agli arti inferiori.
La suddivisione a circuito ci
permette di far ruotare gli atleti passando da una stazione all’altra
senza che vi siano problemi di propedeuticità.
La pianificazione di un lavoro di forza durante il campionato
prevede delle tappe specifiche con ricerca di obiettivi differenti nei vari giorni di
allenamento.
Se gli atleti non hanno mai svolto esercitazioni di questo genere eseguite
lavori di forza per gli arti inferiori solo nei primi giorni della settimana.
Qualora non vi
fosse possibile potete eliminare il blocco arti inferiori o sostituirlo con un lavoro aerobico
come corsa o bici.
Abbiamo accennato prima che la finalizzazione di un obiettivo dipende
dal peso utilizzato, dalle ripetizioni e dal recupero.
Nel nostro caso svolgeremo un numero
di ripetizioni attorno al 10\12 con una percentuale di peso attorno al 60\70 % del
massimale, recuperando all’incirca un minuto tra le serie (3\4). Iniziate sempre con
progressività e gradualità facendo utilizzare un peso che permetta di sentire fatica verso la
fine delle ripetizioni.
Per essere più precisi potete far eseguire un semplice test, e secondo
il risultato, scegliervi il peso consultando la tabella qui a lato.
Il test consiste nel
selezionare un carico medio alto e far eseguire lentamente il numero di ripetizioni
massimo.
Verificate dunque il massimale e le relative percentuali in base al peso utilizzato
ed al numero di ripetizioni.
L’altro modo di scelta del carico è quello accennato prima e
cioè di utilizzare un peso che vi permetta di sentire fatica verso la fine delle ripetizioni.
Se
arrivate a terminare la serie e non avete sentito fatica il peso è da aumentare, viceversa se
all’ultima ripetizione siete sfiniti il peso è da diminuire.
Create gruppi di lavoro simili tra
loro, questo permetterà di svolgere le esercitazioni più velocemente senza dover
modificare i pesi.
Oltre ai motivi appena elencati può esserci utile eseguire degli
allenamenti in palestra anche per variare, rendendo la seduta sicuramente più piacevole dal
punto di vista motivazionale.
L’alto numero di palestre presenti nel territorio fa diventare
semplice riuscire ad organizzare una seduta settimanale tra i macchinari. V
ediamo come
impostare l’allenamento dal punto di vista pratico e tecnico.
Prima stazione
Lat machine: dorsali e bicipiti 4 serie da 12 ripetizioni
Vertical row: spalle e dorsali 4
serie da 12 ripetizioni
Chest press: pettorali e tricipiti 4 serie da 10 ripetizioni
Eventuale Alzate laterali: spalle 4 serie da 10 ripetizioni.
Seconda stazione
Addominali: retto dell'addome 4 serie a stanchezza
" " obliqui, 2 serie da 25 per lato.
Terza stazione
Standing gluteos: glutei e femorali 4 serie da 12
Adductor: adduttori 3 serie da 10
Leg press: quadricipite, glutei, polpacci 4 serie da 10, seguite da skip sul posto per 4