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---------------------------------------------- Premessa Nel calcio moderno, il ruolo del portiere ha assunto un ruolo sempre più a 360°; si è passati ad intenderlo come ultimo baluardo della difesa, a colui che oltre al compito difensivo assume il ruolo di primo attaccante. Tenuta presente tale considerazione, risulta semplice evidenziare come siano molteplici le caratteristiche che devono essere sviluppate in un portiere moderno. E’ altresì vero che parlare di specializzazione del ruolo fin dai primi anni di attività, non mi trova del tutto d’accordo, anche se proprio in quegli anni si possono migliorare in maniera esponenziale determinate caratteristiche proprie del ruolo.
Elementi prestativi
Pulcini e
Esordienti
In questi anni, i ragazzi hanno una predisposizione particolare all’apprendimento;
somigliano a delle pagine bianche.
All’allenatore il compito di porre le righe su questi
fogli; per far si che negli anni successivi vi si possano scrivere elementi condizionali,
tecnici e tattici.
Queste “righe” sono composte dagli elementi coordinativi e dagli elementi
tecnici, intesi come la gestione della palla con le mani e con i piedi.
Elemento coordinativo
Proprio in questi anni, i giovani atleti hanno una capacità particolare ed impressionante di
assimilare quelli che sono i gesti coordinativi e gli elementi di pre-acrobatica; che saranno
poi alla base di numerosi interventi.
Perché non sfruttarlo?
Citerò di seguito alcune delle capacità coordinative che ritengo più importanti.
Orientamento spazio - temporale
E’ la capacità di determinare e variare la posizione ed i movimenti differenti del corpo
nello spazio e nel tempo, in relazione a punti di riferimento sia statici che dinamici.
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Esercitazione 1
Il portiere esegue delle prese in varie posizioni (seduto, in ginocchio, supino) dopo aver
eseguito uno spostamento in relazione alla traiettoria della palla e dove questa vada a
cadere. La palla calciata dall’allenatore a parabola dal limite dell’area.
Esercitazione 2
Il portiere con un cono in mano, cerca di prendere al volo una pallina lanciata
dall’allenatore posto al limite dell’area.
Capacità di combinazione
E’ la capacità di coordinare tra loro movimenti di più segmenti corporei in rapida
successione; al fine di realizzare un gesto tecnico.
Esercitazione 1
Il portiere esegue un gesto di pre-acrobatica (ruota, capovolta avanti/indietro, rullata su
una spalla, ecc…) e successivamente esegue una presa alla figura su palla calciata dall’
allenatore.
Capacità oculo - manuale
È la capacità di mettere in relazione il movimento della mano con le informazioni
provenienti dall’organo visivo e organizzare allo stesso tempo le due funzioni.
Esercitazione 1
Due portieri posti frontalmente si scambiano i rispettivi palloni in maniera simultanea
(uno sopra ed uno sotto).
Esercitazione 2
Due portieri posti frontalmente si scambiano i rispettivi palloni tenuti con la mano destra
simultaneamente; in direzione della mano sinistra del compagno.
Esercitazione 3
Due portieri posti frontalmente, durante lo scambio di una palla due mani petto, eseguono
una presa o respinta con una mano di una seconda palla lanciata dall’allenatore posto
lateralmente.
Capacità di equilibrio statico - dinamico
E’ il riuscire sia in forma statica o dinamica, a mantenere o ristabilire una posizione di
equilibrio ideale.
Esercizio 1
Utilizzando un trampolino elastico, il portiere esegue delle prese ad una o due mani in
equilibrio statico su una gamba.
Esercizio 2
Il portiere posto dietro il trampolino, esegue uno skip più un balzo con arrivo in arresto
monopodalico sul trampolino ed esegue una presa su palla calciata dall’allenatore.
Esercizio 3
Il portiere in stazione eretta fianco sinistro dietro il trampolino, esegue uno skip più un
balzo con rotazione e arresto monopodalico con piede sinistro sul trampolino e compie un
gesto di tecnica podalica sulla palla lanciata dall’allenatore.
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Elemento tecnico
Tecnica podalica
Considerando la tecnica del portiere, ci si rende conto di come il ruolo sia cambiato ed
evoluto in questi anni.
Qualche anno fa si sarebbe inteso solo la tecnica manuale, ovvero la
capacità di trattare la palla con le mani, negli ultimi anni invece molta importanza è data
alla tecnica podalica.
I portieri infatti, devono avere delle capacità tecniche alla pari dei
loro compagni, possedendo la capacità di calcio con entrambi i piedi.
Chiunque analizzi la partita del proprio atleta annotando le varie tipologie di interventi
effettuati, si accorgerà come la maggior parte di questi avvenga con i piedi (rilanci, retropassaggi, ecc…)
Tenendo presente quanto detto sopra, non trovo del tutto sbagliato far si che i portieri più
piccoli, svolgano parte dell’allenamento tecnico con i propri compagni, fondamentalmente
per due motivi.
Innanzitutto perché il portiere generalmente si allena da solo con il proprio preparatore, ma
non dimentichiamoci che fa parte di una squadra e di un gruppo; e che l’affiatamento con i
propri compagni è importante. In secondo luogo, l’allenamento del portiere spesso è inteso
con l’uso della porta, prese, parate, ecc….così facendo egli perde tutto ciò che è tecnica di
base; tro
vandosi poi in difficoltà nella realtà della partita.
Esercitazione 1
Due portieri posti frontalmente, divisi da un ostacolo si scambiano la palla sotto.
Variante: il portiere esegue un controllo con spostamento laterale della palla.
Esercitazione 2
Creato un “corridoio” (15x2) i portieri posti alle estremità scambiano la palla di prima
intenzione con l’obbligo di non farla uscire lateralmente ma solo sul fondo del “corridoio”
Esercitazione 3
Il portiere esegue uno slalom tra paletti, e calcia in porta dal limite dell’area (3 punti se la
palla entra in porta senza toccare terra, 1 punto se entra in porta toccando terra, -1 se la
palla esce)
Variante: il calcio può essere fatto con piede debole, simulando un rinvio, in drop.
Esercitazione 4
Il portiere riceve un retropassaggio dell’allenatore con un secondo portiere che va in
pressione, l’allenatore si sposta
lateralmente e il portiere esegue un passaggio.
Tecnica manuale
Infine non dimentichiamoci che ciò che contraddistingue il ruolo del portiere rispetto al
resto della squadra è l’utilizzo delle mani.
Credo che in età giovanile, qualsiasi attività
sportiva (pallavolo, pallacanestro,ecc…) che preveda l’uso della palla e delle mani, sia
propedeutica all’attività del portiere e che queste attività sviluppino una sensibilità
particolare nel trattare la palla che giova sicuramente al ruolo.
Esercitazione 1
Il portiere con palla in mano, esegue dei palleggi sopra il capo, facendo rimbalzare la
propria palla su di una seconda palla (palla su palla).
Esercitazione 2
Due portieri posti frontalmente con una palla in mano ciascuno eseguono dei palleggi,
tenendo la palla in mano e facendola rimbalzare contro una terza palla.
Esercitazione 3
Il portiere esegue uno slalom tra paletti palleggiando e all’uscita esegue una conclusione
con le mani dentro una porticina protetta da un secondo portiere.
Il tuffo
E’ sicuramente l’elemento che affascina di più i ragazzi, e che li fa avvicinare al ruolo.
Questo però deve seguire un processo di apprendimento ben preciso per evitare,
innanzitutto dei traumi ai ragazzi e successivamente che questi vadano ad assimilare una
tecnica errata che a lungo andare determinerà una perdita di efficacia del gesto atletico.
Esaminando la dinamica del tuffo lo si può scomporre in:
• spostamento
• caricamento
• spinta
• contatto con il terreno
Si capisce bene come l’organizzazione dei 4 elementi sopra citati al fine della riuscita di
un corretto intervento provochi non poche difficoltà al ragazzo.
Quindi è utile a livello
didattico o perché no, al fine di perfezionare un frangente del tuffo; scomporlo nei suoi 4
elementi e proporre delle esercitazioni specifiche per ciascun componente.
Esercizio 1
Il portiere esegue delle parate in deviazione o presa con partenza in ginocchio.
Esercizio 2
Il portiere inginocchiato, con un piede in avanti sul piano sagittale esegue delle parate su
palla calciata dall’allenatore sullo stesso lato del piede in appoggio.
Esercizio 3
Il portiere in ginocchio, al segnale dell’allenatore richiama il piede di spinta sull’asse
sagittale ed esegue la parata sulla palla calciata.
Esercizio 4
Il portiere in posizione di attesa, esegue delle parate con l’obbligo di spostare solo la
gamba di spinta relativamente al lato della parata.
Esercizio 5
Il portiere supera in piede-scaccia-piede (psp), una linea posta sul terreno ed esegue una
parata sulla palla calciata dall’allenatore
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Marco
BRUZZICHESSI,
Preparatore dei Portieri Bassano Virtus 55 Soccer Team Settore Giovanile
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