Esercitazione tattica sull’1-4-3-3 per costruzione dal basso e uscita dal pressing con azione di contropressing
Categoria:
Prima squadra (e juniores)
Numero di Sedute settimanali: 5 + partita
Obiettivi della Seduta di Allenamento
Obiettivo atletico: potenza metabolica similare alla gara
Obiettivo tattico: sviluppi del 4-3-3 in riferimento alla costruzione dal basso, all’uscita dal pressing con azione di contro-pressing e ricerca dell’ampiezza
Esercitazione Tecnico Tattica
N° Giocatori: 20 + portieri
Spazio: campo di gioco tra le due trequarti
Durata: 4x7’
Recupero: 2/3’ tra le serie
Descrizione e dove viene collocata nella seduta
L’esercitazione l’ho proposta con la Juniores dell’Afragolese, la cui prima squadra è impegnata nel campionato di Eccellenza campana (anno calcistico 2016/2017).
Consiglio di inquadrarla nelle ultime giornate settimanali di allenamento.
Supponendo il lavoro di una prima squadra impegnata in D o Eccellenza, con 5 allenamenti settimanali, consiglio di inserirla o il giovedì, se non è prevista partita amichevole, o nel venerdì se il sabato mattina c’è rifinitura.
Le tensioni atletiche al quale sono sottoposti i calciatori sono di media/alta intensità, e questo dipende dal ruolo, e dall’incitamento dell’allenatore a tenere ritmi alti.
Propongo 4 step da 7’ con 3’ di recupero variando la squadra in ogni step in modo da ricercare diverse soluzioni in vista della chiusura del morfociclo e la scelta dunque della migliore formazione per la partita successiva.
Obiettivo tattico.
Cercare un corretto sviluppo dal basso attraverso l’1-4-3-3 ed uscire dal pressing in zona 2 degli avversari attraverso azioni di contro pressing che prevedano la possibilità del passaggio di scarico per uscire dalla pressione e della giocata all’opposto in ampiezza per andare a giocare sul lato debole della squadra avversaria.
Ulteriori obiettivi dell’esercitazione sono il recupero immediato del pallone attaccando in avanti e la ricerca dell’ampiezza.
Preparazione.
Traccio una linea alla trequarti che sarà la zona dalla quale inizierà il pressing la squadra avversaria, mentre sull’altra trequarti dispongo 2 porte in ampiezza.
Una squadra è schierata con 4 difensori 3 centrocampisti e 3 attaccanti più portiere, quella che difende l’ampiezza rappresentata dalle porticine si schiera secondo il modulo utilizzato dalla squadra che affronteremo la domenica successiva, in questo caso li organizziamo secondo un 4-2-3-1, senza portiere perché difendono appunto delle porticine.
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L’azione inizia sempre dal portiere con i calciatori che eseguono i movimenti utili a ricevere dal basso. La squadra rossa non porta un pressing in zona 1, ma attende per un pressing in zona offensiva.
In pratica inizierà l’azione di pressing quando i difensori centrali portano palla dopo la linea dei cinesini
Per uscire dal pressing sulla nostra prima linea di gioco utilizziamo lo scarico rappresentato dal portiere, e l’apertura in ampiezza del centrale per ricevere il successivo passaggio avanti, il play si abbassa sulla linea dei difensori per portare fuori la loro mezzapunta oppure per ricevere libero qualora non sia seguito.
All’opposto la punta esterna resta larga per poi entrare dentro al campo sullo scarico in modo da liberare l’ampiezza al terzini.
Gli interni e la punta centrale cercano comunque la “zona luce” per consentire di uscire dal pressing con un passaggio in avanti nel momento in cui gli avversari si muovono male nelle uscite.
In caso di perdita del possesso il più
vicino attacca il pallone per cercare la riconquista veloce, mentre le
punte sopra linea palla restano in attacco preventivo.
Per costringere le punte a stare larghe e venire dentro al campo lasciando l’ampiezza all’interno o all’esterno basso, si può inserire come variante una linea che delimita una zona di sponda che deve essere sempre presidiata.
In tal modo se la punta esterna viene dentro il giocatore più vicino occupa l’esterno per consentire di uscire dal pressing con una giocata all’opposto dopo uno scarico.
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