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La scalata del Belgio: dal 71° al 1° posto nel ranking FIFA in otto anni
Come i Diavoli Rossi sono riusciti a salire in cima al mondo senza vincere un solo titolo, ma garantendo una fioritura di talenti mai vista da quelle parti: dietro all'exploit degli uomini di Wilmots c'è soprattutto una scuola capace di reinventarsi, un po' come accaduto alla Germania
Dal 71esimo al primo posto in 8 anni
Un lungo blackout La storia del Belgio calcistico è sempre stata vissuta all’ombra dei cugini olandesi. Se gli Oranje impressionavano il mondo con il loro calcio totale fiorito intorno agli anni 70, i belgi si accontentavano di farsi strada proponendo una visione più concreta. Guy Thys è il grande mentore, il ct che resta in sella dal 1976 al 1991 (salvo una breve interruzione tra 1989 e 1990) e ottiene i migliori risultati nella storia della nazionale: terzo posto all’Europeo 1972, secondo nel 1980 e quarto piazzamento a Messico ’86. Una via di mezzo tra il catenaccio all’italiana e il calcio totale olandese, declinato nella forma di quello che, per i nostri giorni, sarebbe un 3-5-2. Ma da quella generazione a questa, c’è in mezzo un vuoto impressionante. Un blackout che inizia con l’eliminazione agli ottavi dei Mondiali 2002 e si conclude con il ritorno in una grande competizione garantito dalla qualificazione a Brasile 2014. 12 anni di vuoto ai quali è necessario aggiungere una postilla non da poco: l’eliminazione al primo turno durante Euro 2000, ospitato e non onorato se si considera che il Belgio divenne la prima nazionale a non passare quello sbarramento nella competizione.
Una piccola Germania
E il terzo è la conferma, ottenuta vincendo nuovamente il girone per Francia 2016. Il tutto scalando il ranking. Quando è arrivato Wilmots, il Belgio era 21esimo al mondo. Ora è al primo posto. Ma, attenzione, non è tutta farina del suo sacco. Dietro c’è molto altro. Un movimento che, come quello tedesco, ha toccato il fondo nel 2000 e da allora ha saputo reinventarsi, riprogrammarsi e aggiornarsi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Qualcuno – magari partendo dai cugini olandesi – prenderà appunti?
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