Allenatore 2.0: evoluzione della tecnologia nello sport ed applicazione pratica al mondo del calcio
Data inserimento e di aggiornamento  nel sito: 16/08/2013 - 02/02/2018

Cercheremo di presentare in maniera semplice e veloce l’evoluzione della tecnologia e l’influenza che questa ha avuto nello sport in generale (e quindi anche nel mondo del calcio). Successivamente saranno illustrati una serie strumenti, che rispondano a particolari caratteristiche:

  - semplici, in maniera che anche i meno affini alla tecnologia possano prendervi confidenza;

 - gratuiti, adatti quindi ad ogni tipo di tasca;

 - multipiattaforma, cioè che siano compatibili con i principali sistemi operativi (Windows, Mac OS X, Linux).

 

Sport e tecnologia

Dall’abbigliamento con i chip all’aerodinamica, dal rilevamento dei dati sugli atleti alle tecnologie al servizio dei giudici di gara: molte innovazioni negli ultimi anni hanno cambiato il mondo dello sport.

La presenza massiccia delle nuove tecnologie (nell’ambito sportivo) rischia di minare alle fondamenta il fascino del gesto atletico e dello sforzo agonistico.

I nuovi materiali e le tecnologie più avanzate migliorano lo spettacolo, la prestazione e la sicurezza degli atleti, ma a volte diventano loro i veri protagonisti!

Per questo in alcuni sport si è arrivati a parlare di “doping tecnologico”.

Siamo sicuri che sia l’atleta a vincere?

La domanda ovviamente è provocatoria, ma forse vale la pena porci alcuni quesiti che ci invitino a riflettere.

 - Quanto sono condizionate dai costumi le prestazioni dei nuotatori?

 - Quanto influisce sulla traiettoria del pallone il nuovo materiale di cui è fatto?

 - Gli apporti tecnologici alterano il risultato tanto quanto le tradizionali sostanze dopanti?

Personalmente credo che la tecnologia aiuti la prestazione ma, a differenza delle sostanze dopanti, questa è a disposizione di tutti.

10 casi di tecnologia/scienza applicata allo sport

Il computer da mangiare.

Ispirato da un progetto della Nasa oggi è possibile trovare un computer contenuto in una pillola, che dopo l’ingerimento, registra tutti i segnali vitali in tempo reale dell’atleta in allenamento.

Il sensore è fatto di un cristallo di quarzo, mentre la microbatteria è coperta da silicio.

Il computer da indossare.

Fibre sintetiche di nuova generazione, che permettono il controllo dell’umidità, della temperatura, contro i batteri.

Attraverso reti wireless permettono l’invio dei dati del corpo e dello stato di salute dell’atleta.

Derivano da applicazioni militari.

Biomimesi.

Gli scienziati usano un approccio che prende ispirazione dalla natura, cercando di imitarne i comportamenti.

Grazie a questo cercano di migliorare i materiali in modo da dare condizioni migliori durante le gare, ne sono dimostrazioni i nuovi costumi usati nel nuoto.

Il primo ad usarli fu Michale Phelps.

Nanotecnologie e fibre di carbonio.

Il segreto della forza dei materiali è determinato dai legami atomici degli elementi.

Il carbonio ha una struttura atomica molto solida, con legami davvero stretti.

In questo modo racchette, mazze ed altre attrezzature sportive riescono ad essere più resistenti dell’acciaio e leggerissimi.

Dinamica computazionale dei fluidi.

La dinamica dei fluidi è una sottobranca della fisica iniziata a studiare in maniera seria dagli anni ’50, con la nascita dei super computer.

Oggi è indispensabile per la progettazione di tutto ciò che si muove – tra cui automobili, remi, biciclette, caschi e bagno – anche quella umana per gli atleti. Tecnologia video.

Le nuove tecnologie video hanno prima di tutto spettacolarizzato lo sport, allargando la platea degli spettatori, divenuti in alcuni casi dei praticanti.

Inoltre hanno permesso agli allenatori di analizzare in maniera ottimale tutte i gesti atletici, permettendo l’evoluzione dei metodi allenamento.

IT.

In generale le tecnologie dell’informazione hanno radicalmente modificato l’approccio allo sport.

Si occupano della raccolta, analise ed archiviazione delle informazioni.

Di questo tipo di tecnologie ce ne occuperemo più avanti.

Reattività dei materiali.

La velocità è aumentata negli sport.

Fino a poco tempo fa, gli indumenti protettivi che potevano assorbire l’impatto erano spesso ingombranti.

Questo sta cambiando con lo sviluppo di nuovi materiali, grazie all’opera di aziende inglesi che realizzano materiali flessibili mentre il corpo è in azione, ma si induriscono immediatamente in caso di urto.

I ricercatori dell’Università del Delaware hanno incorporati materiali con nanoparticelle, che diventano immediatamente rigidi non appena la soglia dell’energia cinetica è superata.

Robotica.

Le simulazioni attraverso modelli robotici sono oggi frequenti, soprattutto per provare nuovi movimenti, misurare lo stress a cui potrebbe essere sottoposto il corpo dell’atleta ed anche perché i robot non si lamentano!

Alcune università giapponesi stanno sperimentano delle simulazioni di sci estremo con i robot.

Attrezzature su misura.

L’ultima frontiera che si sta scoprendo solo da pochi anni.

La possibilità per atleti ed appassionati di avere delle attrezzature su misura, attraverso sistemi di scansione 3D che registrano ogni particolarità fisica di un singolo corpo, ottenendo in questo modo una resa massima nell’interazione con l’equipaggiamento.

Il ruolo dello sport rispetto alla tecnologia

Di fronte alle nuove tecnologie, lo sport ha un duplice ruolo:

 - contribuire allo sviluppo delle stesse (su questo punto non vi è dubbio che ciò stia accadendo, infatti all’interno dello sport vengono testate moltissime nuove tecnologie e l’elenco precedente ne è una prova);

 - agire come fattore di equilibrio affinché il mondo virtuale non allontani i giovani dalla pratica reale di un’attività sportiva (su questo secondo punto si può fare sicuramente di più) [ continua ]

 

Fonte: Aiac Arezzo  - Autore: Giacomo FALSINI