Recupero degli Infortunati
La borsite trocanterica del portiere di calcio
Autore: Enrico SARLI
Fonte: Alleniamo.com
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Il trattamento della borsite trocanterica del portiere di calcio viene effettuato presso il centro di riabilitazione, nella palestra riabilitativa e sul campo sportivo.
La fisioterapia nel centro di riabilitazione comprende: riposo, bendaggio funzionale, crioterapia locale, massoterapia con ghiaccio, Tecar terapia capacitiva, ultrasuonoterapia con ultrasuoni pulsati al 74% 1 MHz per 10 minuti, Laserterapia a puntale 20‐18 kHz per 10 minuti.
In alternativa può essere utilizzata Tens alla massima intensità tollerata (frequenza 100Hz), ed infiltrazioni di corticosteroidi.
Nella palestra riabilitativa: tonificazione dei distretti muscolari dell’anca, di glutei, quadricipiti e tensore della fascia lata. La riabilitazione sul campo (esercizio terapeutico) prevede: stretching, corsa continua, tecnica con la palla, recupero atletico, recupero del gesto tecnico.
In molti casi la borsite trocanterica è causata dalla errata esecuzione del portiere del gesto tecnico della parata a terra. Pertanto fare eseguire numerosi esercizi a continuo contatto con il terreno è causa di borsite al trocantere, l’errata tecnica del tuffo è causa di borsite trocanterica.
L’indicazione più corretta è quella di fare eseguire poche esercitazioni a terra e dedicarsi di più alla correzione del gesto soprattutto nella sua espressione biomeccanica, senza trascurare la postura riferita al gesto che deve essere perfezionata fin dai settori giovanili.
Conclusioni e raccomandazioni
E’ opportuno che i preparatori dei portieri allenino l’esercitazione al tuffo nei termini del gesto stesso e varino continuamente il terreno su cui tale esercitazione viene effettuata, ad esempio usufruendo di materassini di gomma, specie per i più giovani.
Molta attenzione deve essere data alle abitudini nello svolgere il gesto in modo prettamente tecnico allenando e correggendo le capacita coordinative.
In caso di borsite trocanterica vi è la tendenza a tenere il portiere in attività, allenandolo con tuffi effettuati solo sul lato sano, creando così un sovraccarico che può portare alla borsite trocanterica bilaterale.
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