Numeri da record e grandi
consensi per la maratona di Match analyst Pro Italia
Comunicati
di Alessandro CRISAFULLI
Tre eventi. Trentasette ore di alta formazione, su due settimane.
Venticinque top player del settore.
Oltre settanta partecipanti, in media, per ogni step, dall'intera Penisola.
Tutti pronti adesso per lavorare da “Match Analyst Pro”, sia nei dilettanti che nei professionisti, in quella che è la figura del presente e del futuro, nel mondo del calcio.
Numeri incredibili, da record, per quella che è stata la prima vera e propria maratona della match analisi in Italia.
Ma numeri che non riescono a definire le esatte dimensioni – e il valore - di una iniziativa che ha rappresentato molto di più: una agorà, una piazza virtuale di condivisione e confronto, che ha permesso di creare un network destinato a fare la differenza.
Match analyst italiani e stranieri, di ogni categoria, pionieri e novizi, su una stessa piattaforma per imparare e migliorarsi.
Per partire dalle basi della match analisi che fu e arrivare a quella che sarà, dopodomani.
La regìa, magistrale, è stata quella di Lorenzo Favaro, titolare di Sportanalisi.
Capace di portare in scena i migliori attori protagonisti di immagini e dati a livello nazionale, e oltre, di fronte a una vasta platea.
“Sono molto soddisfatto, ringrazio Marco Giustini, tutti i collaboratori e i relatori – sottolinea Favaro -. Sono state due settimane incredibili e credo che abbiamo riscritto la storia della match analisi in Italia.
L'idea vincente, oltre alla qualità dei docenti, è stata quella di fare gruppo, di creare un network che è solo all'inizio, che ha scatenato un passaparola positivo tra gli appassionati e i professionisti del settore”.
Qualche nome? Simone Beccacioli campione del mondo nel 2006 con la Nazionale, Michele Salzarulo dell'Inter (premiato come “Miglior progetto di Performance Analisi”), Claudio Damiani del Chelsea, Giorgio Tenca e Roberto Ferrari del Milan, Filippo Lorenzon della Spal, Alarico Rossi della Nazionale albanese, Alberto Nabiuzzi dello staff di Donadoni, Martino Sofia del Vicenza, Igor Quaia della Cremonese, Simone Baggio del Benevento, Vincenzo Russo della Casertana.
Come lavora un match analyst? Qual è la sua settimana tipo? E il rapporto con l'allenatore? Su quali immagini e dati pone la sua attenzione? Con quali strumenti? Quali sono i trucchi segreti sulle palle inattive? E ancora: cosa sono gli expected goal? Come si può prevedere la posizione finale in classifica di una squadra? E come scovare un talento tramite l'intelligenza artificiale?
Ogni domanda ha avuto la sua risposta durante il Workshop svoltosi dal 15 al 19 giugno, durante il Big Data Day del 20 o il corso di Certificazione Dartfish dal 22 al 27 giugno.
Molto particolari le sei ore sui Big Data, un evento doc, che ha visto sul tavolo virtuale dei relatori professori e ricercatori universitari con i loro studi tanto avanzati, quanto di semplice utilizzo per gli utenti.