Si definisce
resilienza la
capacità di
resistere alle
frustrazioni, agli
stress, in generale
alle difficoltà
della vita.
La resilienza
permette la ripresa
dopo un evento
traumatico, dopo un
infortunio, dopo una
sconfitta.
La persona
resiliente possiede
propensione a
ricercare strategie
creative di fronte
alle difficoltà. Di
fronte alle
difficoltà si
studia, ci si
documenta, ci si
informa su cosa
fare, come fare, a
chi rivolgersi e ci
si impegna per
questo, per
recuperare, per
ripartire, per
aggiustare il tiro,
per essere
protagonista, per
riuscire
nell’impossibile.
Coltivate la perseveranza, vale a dire la pazienza nel lavoro e negli sforzi. Agite con costanza fino all’obiettivo che vi siete prefissati e non cedete al minimo ostacolo o scoraggiamento (Frederic Lenoir).
Sergio Mazzei, Direttore dell’Istituto Gestalt e Body Work, afferma nel mio testo Sviluppare la resilienza, che: “Evidentemente il senso della resilienza in buona sostanza equivale all’avere coraggio, all’insistere nel raggiungere il proprio scopo e dunque al non sottrarsi alla propria esperienza, qualunque essa sia, al non censurare o negare la propria verità, allo stare con il proprio dolore e impedimento, al tener duro anche se le circostanze sembrano insostenibili.”
La persona resiliente possiede risorse personali, autostima, attitudine ad apprendere dall’esperienza, importanti relazioni familiari, amicali, e una buona rete di relazioni formali e informali.
E’ importante sapere su chi contare, su chi rivolgersi per ottenere sostegno, per ottenere supporto.
La persona resiliente affronta i problemi in modo costruttivo, sa uscire dalle situazioni difficili.
Essere resilienti significa essere duttili e flessibili, accettando di sbagliare, sapendo di poter rivedere e correggere le proprie azioni.
Sielbert, nel testo
"Il vantaggio della resilienza, come uscire piú forti dalle difficoltà della vita", dice che la resilienza è quella «capacità di fronteggiare efficacemente gli eventi critici ed avversi sapendo riorganizzare positivamente la propria vita di fronte alle difficoltà», l’atteggiamento resiliente «permette la ripresa dopo un evento traumatico, dopo un infortunio, dopo una sconfitta».
Angelica Moè nel testo Motivati si nasce o si diventa? spiega che la resilienza non è una capacità innata ma «si costruisce in tempi di serenità e tranquillità (prima delle eventuali avversità, lievi o gravi che siano) e si rafforza affrontando le problematicità, non tanto con l’approccio di vincere il problema, ma di vivere attraverso il problema ed oltre lo stesso.
Non si tratta, infatti, solo di sopravvivere alle difficoltà (lutti, disgrazie, gravi insuccessi, malattie…), ma di rientrare dal momento difficile possibilmente arricchiti, di certo piú forti o, meglio detto, flessibili».
Ogni sentiero è fatto di ostacoli da superare e fa scoprire paesaggi magnifici.
Ciò che conta non è scalare questa o quella montagna, ma percorrere il cammino.
E farlo con attenzione, perseveranza, col cuore aperto e la mente vigile (Frederic Lenoir)