Il cammino verso Euro 2016
L’Albania ha raggiunto una storica qualificazione a Euro 2016 grazie al secondo posto nel girone I.
Un raggruppamento ostico che prevedeva il Portogallo come grande favorita, oltre alle insidie Danimarca, Serbia e Armenia. Nonostante questo, i rossoneri di Gianni De Biasi sono riusciti a stupire per un’organizzazione solida che, il 7 settembre 2014, ha consentito loro di battere proprio i lusitani in trasferta grazie al gol di Balaj. Il cammino nel girone d’andata ha visto un buon 1-1 interno con la Danimarca e un successo a tavolino sulla Serbia per i fatti di Belgrado del 14 ottobre 2014, prima del 2-1 sull’Armenia che ha permesso agli albanesi di occupare il primo posto in solitaria con un punto di vantaggio sul Portogallo.
Nel girone di ritorno invece, i rossoneri hanno accusato inevitabilmente la stanchezza, cedendo nel recupero al Portogallo e incassando una pesante sconfitta casalinga contro la Serbia.
Ciò nonostante, in virtù del pareggio con la Danimarca, all’Albania bastava un successo in Armenia per certificare la qualificazione agli Europei. Un’autorete prima, poi i sigilli di Djimsiti e Sadiku hanno permesso l’esplosione di gioia dei tifosi albanesi, alla prima esperienza in una manifestazione così importante.
Un vero sogno realizzato per l’Albania e per Gianni De Biasi, capace di compiere un vero miracolo.
I convocati
Portieri: Etrit Berisha (Lazio), Alban Hoxha (FK Partizani), Orges Shehi (KF Skenderbeu)
Difensori: Arlind Ajeti (Frosinone), Naser Aliji (Basilea), Berat Djimsiti (Atalanta), Mergim Mavraj (Cologna), Amir Rrahmani (Spalato), Lorik Cana (Nantes), Elseid Hysaj (Napoli), Ansi Agolli (Qarabag), Frédéric Veseli (Lugano)
Centrocampisti: Ledian Memushaj (Pescara), Ergys Kace (PAOK Salonicco), Andi Lila (Janina), Migjen Basha (Como), Odise Roshi (Rijeka), Burim Kukeli (Zurigo), Ermir Lenjani (Nantes), Herolind Shala (Slovan Liberec), Taulant Xhaka (Basilea), Amir Abrashi (Friburgo)
Attaccanti: Bekim Balaj (Rijeka), Sokol Cikalleshi (Basaksehir), Armando Sadiku (Vaduz), Milot Rashica (Vitesse Arnhem), Shkelzen Gashi (Colorado Rapids)
Probabile formazione
Squadra coesa e compatta, la forza dell’Albania è fondata principalmente sul contributo dei giocatori di maggiore esperienza, senza però trascurare l’ausilio di alcuni talenti interessanti.
Sotto la guida di De Biasi, i rossoneri sono stati spesso schierati in campo con un 4-5-1 in grado di trasformarsi non di rado in un più ordinato 4-4-2.
Pochi dubbi per il c.t. italiano sulla formazione iniziale che vedrà il laziale Berisha tra i pali, la coppia difensiva composta da Cana e Mavraj, mentre sulle corsie esterne ci saranno quasi certamente Hysaj e Agolli. Centrocampo di grande duttilità quello albanese, con Kukeli, Abrashi e Memushaj al centro, coadiuvati dalle ali Lila e Lenjani.
L’unico dubbio riguarda al momento il ruolo di punta centrale che vede Balaj in leggero vantaggio sul talentuoso Cikalleshi, ammirato già nel corso dell’amichevole di Genova contro l’Italia, vinta dagli azzurri per 1-0.
Berisha; Hysaj, Cana, Mavraj, Agolli; Lila, Abrashi, Kukeli, Memushaj, Leniani; Cikalleshi (Balaj)
Il Commissario Tecnico
Se oggi l’Albania è una delle più belle realtà del calcio europeo, il merito è senza dubbio di Gianni De Biasi, che guida la nazionale dal 2011.
Non è un caso infatti, che da quando il tecnico trevigiano si è avvicendato sulla panchina albanese, i rossoneri abbiano raggiunto un traguardo impensabile solamente qualche anno fa.
Promotore del calcio all’italiana spiccatamente difensivista, De Biasi è riuscito a trasmettere compattezza alla sua squadra, tanto da impensierire avversari di elevata caratura come Italia e Francia anche nei test amichevoli.
A questo si aggiunge il fatto che l’Albania andrà in Francia senza aver nulla da perdere, consapevole di aver già vinto il suo Europeo con la sua partecipazione.
Nel girone A sicuramente Francia e Svizzera sono nettamente superiori sulla carta, ma chissà che non possa arrivare una storica qualificazione agli ottavi di finale, magari tra le migliori terze a discapito della Romania.
Del resto, la consapevolezza di essere un’esordiente ha attirato le simpatie di tutti gli appassionati del mondo del calcio.
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