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45^ Edizione Copa America: Perú, Ecuador e Haiti

 


 

 

 

 

Ecuador

 

Soprannome: La Tricolor

Partecipazioni: 27

Miglior risultato: quarto (1959-1993)

Ultimo risultato: fase a gironi (3 punti)

Allenatore: Gustavo Quinteros (Arg)

 

Storia: la federazione calcistica ecuadoriana nasce il 30 maggio del 1925. La nazionale invece fa il suo esordio nei giochi boliviani del 1938, pareggiando con la Bolivia con il punteggio di 1-1.

La Tricolor, però, poteva assaporare il suo primo incontro già nel 1930, quando fu invitata a partecipare al primo mondiale di calcio. Per assenza di fondi e anche di mezzi (a quel tempo non tutti potevano permettersi un aereo), la proposta fu declinata.

La prima esperienza in Copa America arriva esattamente l’anno successivo dall’esordio assoluto. Nel 1939 l’Ecuador partecipa all’edizione organizzata dal Perù, vinta dai padroni di casa.

Per gli ecuadoriani arrivarono ben quattro sconfitte, alcune davvero pesanti, come il 5-2 subito nella prima partita. All’Ecuador appartiene anche il record negativo di reti incassate nella storia della massima competizione organizzata dalla Conmebol: ben 12 contro l’Argentina, nell’edizione del 1942.

L’Albiceleste, dopo 32′ minuti conduceva già 6-0, e tre di questi portano il nome di Moreno.

Il massimo goleador è Augustin Tin Delgado con le sue 31 realizzazioni.

Invece, nel 1963, l’attaccante argentino naturalizzato ecuadoriano Carlos Alberto Raffo, chiamato El Flaco, era riuscito a realizzare sei reti in una Copa America, diventando capocannoniere di quell’edizione.

Nessun calciatore ecuadoriano è riuscito a superarlo in tutti questi anni. Le vittime del terribile terremoto di metà aprile sono un motivo in più per far bene. L’Ecuador può essere la mina vagante di questa Copa. Il prof. Quinteros, però, dovrà rinunciare per la seconda volta a Felipe Caicedo.

L’attaccante dell’Espanyol salterà nuovamente la Copa America per infortunio. Le novità in difesa è Arturo Mina, premiato dall’ex tecnico dell’Emelec per la Copa Libertadores disputata in grande stile con l’Independiente del Valle, in cui è stato tra gli assoluti protagonisti (convocato come riserva anche il Tin Angulo, trascinatore dei Rayados). A tal proposito, ci si aspettava la chiamata anche per Junior Sornoza, ma evidentemente il tecnico argentino, naturalizzato boliviano, ha preferito non stravolgere gli equilibri tattici della sua squadra, che si baserà, come al solito, sul collaudato 4-2-3-1.

 

I 23 convocati

Portieri: Pedro Gallese (Juan Aurich), Diego Penny (Sporting Cristal), Carlos Caceda (Universitario)

 

Difensori: Jair Cespedes (Sporting Cristal), Alberto Rodriguez (Sporting Cristal), Christian Ramos (Juan Aurich), Aldo Corz (Deportivo Municipal), Miguel Trauco (Universitario), Luis Abram (Sporting Cristal), Renzo Roveredo (Sporting Cristal)

 

Centrocampisti: Armando Alfageme (Deportivo Municipal), Edison Flores (Universitario), Adan Balbin (Universitario), Oscar Vilchez (Alianza Lima), Alejandro Hohberg (Cesar Vallejo), Christian Cueva (Toluca), Yoshimar Yotun (Malmo), Renato Tapia (Feyenoord), Cristian Benavente (Charleroi)

 

Attaccanti: Paolo Guerrero (Flamengo), Beto da Silva (Psv), Raul Ruidiaz (Universitario), Andy Polo (Universitario)

 

Probabile formazione (4-2-3-1): Penny; Roveredo, Tapia, Rodriguez, Cespedes; Balbin, Yotun; Cueva, Benavente, Beto da Silva; Guerrero

 


 

Haiti

 

Soprannome: Les Grandiers

Partecipazioni: 1

Miglior risultato: nessuno

Ultimo risultato: nessuno

Allenatore: Patrice Neveu

 

Storia: già nel 1904 Haiti aveva una sua federazione calcistica. La prima partita della nazionale, però, è avvenuta dopo 21 anni, il 22 marzo 1925.

In quell’occasione l’esordio non fu fortunatissimo, a causa dello sconfitta casalinga contro la Giamaica per 2-1. Nel corso degli anni ha provato più volte a partecipare al mondiale di calcio, fallendo sempre al girone qualificatorio. Solo una volta i Grandiers soro riusciti a centrare la massima competizione di calcio, ed è stato nel 1973 vincendo la Coppa Concacaf e qualificandosi a Germania 1974.

Non furono fortunati nel sorteggio: finirono, infatti, nel gruppo B, con Italia, Argentina e Polonia. Conclusero il girone a 0 punti, subendo 7 reti dai polacchi, 4 dagli argentini e 3 dagli azzurri.

Ma quell’unico mondiale è nella storia, non solo per la loro partecipazione, ma anche per la rete di Emmanuel Sanon, massimo goleador dei caraibici con 47 centri, rifilata a Dino Zoff nella partita d’esordio contro l’Italia. Quel gol sancì la fine di una lunga imbattibilità del portiere azzurro, durata 1143 minuti.

Il francese Patrice Neveu è un allenatore esperto, che ha girato il mondo. Da giocatore ha militato in squadre francesi, disputando campionati nelle categorie inferiori.

Da tecnico, dopo un periodo in Francia, nel 1999 è stato chiamato a dirigere il Niger. Poi, ha girato tra Africa e Asia, fino ad arrivare sull’isola centroamericana.

Mancherà il terzino Bertin, inattivo da gennaio, ossia dalla sfida vinta 1-0 contro Trinidad e Tobago che ha concesso il pass per la partecipazione alla Copa America (prima volta in assoluto per Haiti).

L’attacco sarà sorretto dalla coppia Belfort-Maurice, mentre, la linea difensiva sarà composta da cinque uomini.

 

I 23 convocati

Portieri: Jhonny Placide (Reims), Steward Cues (Minnesota), Luis Valendi (Aigle Noir)

 

Difensori: Romain Genevois (Nizza), Judelin Aveska (Athletico Uruguay), Mechak Jerome (Armada), Sephane Lambese (PSG), Reginal Goreux (Standard Liegi), Jean Acenat (Voluntari), Kim Jaggy (Aarau), Alex Junior (Villareal-Por)

 

Centrocampisti: Kevin La France (Chrobry Glogow), Jean Alexandre (Fort Lauderdale Strikers), Max Hilaire (Olympique Chotelais), Soni Mustivar (Kansas Ciy), Pascal Millien (Armada), Sony Norde (Mohun Bagan), James Marcelin (Carolina Railhawks)

 

Attaccanti: Jean Maurice (Hanoi), Kervens Belfort (Trabzon 1461), Duckens Nazon (Laval), Jeff Loius (Caen), Wilde Guerrier (Wisla Cracovia)

 

Probabile formazione (5-3-2): Cues; Genevois, Alex Junior, Jerome, Lambese, La France; Hilaire, Mustivar, Alexandre; Maurice, Belfort

 


 

Perú

 

Soprannome: La Blanquirroja

Partecipazioni: 31

Miglior risultato: campione (1939, 1975)

Ultimo risultato: terzo

Allenatore: Ricardo Gareca (Arg)

 

Storia: il primo campionato peruviano è stato giocato nel 1912, ma la federazione calcistica peruviana è nata molto più tardi, il 23 agosto 1922.

La FPF si affilia alla FIFA nel 1924, mentre l’anno successivo alla Conmebol. La prima partita della nazionale peruviana viene disputata in Copa America, nell’edizione del 1927, giocata tra l’altro tra le mura amiche. L’amaro esordio contro l’Uruguay (4-0 a favore dei charrua), viene subito dimenticato qualche giorno dopo, con il successo sofferto ottenuto contro la Bolivia (3-2).

Nella seconda edizione della massima competizione sudamericana disputata nella terra degli Inca, ovvero nel 1939, è arrivato il primo successo. In quell’occasione diedero forfait sia Argentina che Brasile e La Blanquirroja vinse tutti gli scontri, chiudendo a punteggio pieno.

Lolo Fernandez, attaccante dell’Universitario Deportes, portò a casa anche la palma del miglior marcatore con sette realizzazioni. Nel 1975 il trionfo è più prestigioso, ottenuto vincendo lo spareggio giocato in Venezuela contro la Colombia. Il massimo marcatore della nazionale andina era Teofilo Cubillas con 26 centri, ma nella Copa America del 2015 e nelle successive partite giocate fino ad ora, Paolo Guerrero lo ha raggiunto e ora punta a superarlo, per condurre questa speciale classifica in solitaria.

Il tiramolla con Lapadula, centravanti del Pescara che continua a far le fortune dei delfini anche ai playoff di Serie B, si è chiuso con un no.

L’esito negativo della mediazione ha accentuato le scelte non condivisibili di Gareca.

Nella lista del reparto offensivo mancano Pizarro, Farfan e Carrillo (quest’ultimo non ha mai giocato nello Sporting quest’anno).

Ma se l’attacco può essere sorretto da Guerrero, è inspiegabile la rinuncia di due esterni fondamentali come Vargas e soprattutto di Advincula, miglior terzino destro nella scorsa edizione.

E il difensore non ha neanche sfigurato in Argentina con la maglia del Newell’s, risultando uno dei pochi che si è salvato nel pessimo semestre della Lepra. C’è il piccolo Beto da Silva e il fantasista Benavente.

 

I 23 convocati

Portieri: Jhonny Placide (Reims), Steward Cues (Minnesota), Luis Valendi (Aigle Noir)

 

Difensori: Romain Genevois (Nizza), Judelin Aveska (Athletico Uruguay), Mechak Jerome (Armada), Sephane Lambese (PSG), Reginal Goreux (Standard Liegi), Jean Acenat (Voluntari), Kim Jaggy (Aarau), Alex Junior (Villareal-Por)

 

Centrocampisti: Kevin La France (Chrobry Glogow), Jean Alexandre (Fort Lauderdale Strikers), Max Hilaire (Olympique Chotelais), Soni Mustivar (Kansas Ciy), Pascal Millien (Armada), Sony Norde (Mohun Bagan), James Marcelin (Carolina Railhawks)

 

Attaccanti: Jean Maurice (Hanoi), Kervens Belfort (Trabzon 1461), Duckens Nazon (Laval), Jeff Loius (Caen), Wilde Guerrier (Wisla Cracovia)

 

Probabile formazione (5-3-2): Cues; Genevois, Alex Junior, Jerome, Lambese, La France; Hilaire, Mustivar, Alexandre; Maurice, Belfort

 

 

 


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Fonte: Voci di Sport
Autore: Lorenzo D'ALOIA
Data inserimento nel sito: 14/06/2016

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