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Libri
di Calcio e Lett. Sportiva
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Stefano SANDERRA
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L'Ego
Editore
La vera anima dell’allenatore
L’allenatore diventa
scrittore e descrive in un libro 20 anni di
carriera
L’allenatore che guarda al mondo del calcio
in maniera alternativa, con intelligenza,
perché meglio aprirsi ad altre esperienze
che restare aggrappato solo alle speranze.
Che, pur dettate dalla consapevolezza della
conoscenza della materia, spesso non si
coniugano con la realtà. Nel calcio come in
altre situazioni della vita di ogni giorno.
L’allenatore è Stefano
Sanderra, romano, 50 anni trascorsi sui
campi di serie D e serie C a tutte le
latitudini.
L’allenatore con una laurea in Scienze
Motorie in tasca, il patentino di allenatore
Uefa Pro, la lingua inglese parlata in
maniera molto fluente, un occhio attento a
tutto il calcio dell’Est. Una moglie di
origine bosniaca, di Sarajevo, ma italiana a
tutti gli effetti. E una figlia di 19 anni
che vive da due anni a Manchester dove
studia Belle Arti. E’ proprio a Manchester
che Stefano Sanderra è stato a lungo, pronto
anche a stringere un contatto con un club
d’Oltremanica ma poi ci fu la chiamata del
Catanzaro, in Lega Pro e lui tra
l’incertezza di dover attendere ancora e la
certezza di un contratto, accettò di tornare
in Italia.
Perché la vita che Stefano Sanderra racconta
nel libro che verrà presentato venerdì a
Latina alle ore 18 presso il bar Mimì, è
niente altro che La vera anima
dell’allenatore, appunto il titolo della
pubblicazione.
«Con questo libro - dice Sanderra - mi
prefiggo due obiettivi essenziali. Quanto al
primo, descrivo la figura di un tecnico che
non appartiene alla schiera degli allenatori
di elite e mi soffermo non tanto sugli
aspetti tecnici ma faccio emergere il punto
di vista filosofico e psicologico di quello
specifico status. E’ un viaggio
introspettivo nella vita dell’allenatore che
li ha registrati nei suoi 20 anni di
carriera. Un viaggio che riguarda tutte le
città dove sono stato ad allenare, quindi
anche i due anni intensi di Frosinone. Un
viaggio - prosegue Sanderra - nel rapporto
con i tifosi, i calciatori, la società.
Emozioni e in queste emozioni anche
inevitabilmente gli esoneri. Il secondo
obiettivo è quello di delineare quindi il
perimetro dentro il quale un allenatore che
non appartiene al calcio d’elite deve
muoversi in Italia».
Sanderra è alla finestra dalla passata
stagione. Quando era alla guida della
Viterbese del vulcanico patron Camilli che a
Frosinone ricordano benissimo per le epiche
e indimenticabili sfide al suo Grosseto
nell’anno della prima promozione in serie B.
«Fui esonerato dopo una vittoria - dice con
un pizzico di ironia Sanderra - ma diciamo
che nel libro questi passaggi li racconto
esattamente come li ho vissuti, con grande
serenità. Mi accadde più o meno la stessa
cosa a Catanzaro, esonerato dopo una
sconfitta alla penultima giornata di
campionato con la squadra ampiamente salva.
Ed anche a Latina dove vinsi un campionato
di Lega Pro ma non fui confermato. Ecco,
descrivo le mie esperienze di Lega Pro e
serie D che possono rappresentare anche una
sorta di vademecum per un tecnico che si
avvicina a quei campionati. Un libro, che è
anche una mia soddisfazione personale, senza
nessuna vena polemica, non è nel mio stile.
Può essere anche uno spazio alternativo
dentro il quale trovare stimoli nuovi. Ma ho
voglia di tornare a lavorare sul campo,
statene certi
».
E allora l’allenatore che diventa scrittore
è pur sempre allenatore
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