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Libri di Calcio e Lett. Sportiva | Paolo Soglia | Pendragon 20 racconti sul calcio e i suoi luoghi comuni
Ci sono i racconti, e sono venti, sul calcio e i suoi luoghi comuni. C'è una bella premessa del curatore, Paolo Soglia, a spiegare la passione per l'impossibile. "Il calcio è anche questo: marcio, corrotto e succube dei più forti, spesso scontato e prevedibile; ma è anche lo sport in cui è permesso (molto raramente) che accada l'impossibile". C'è uno scritto finale di Stefano Benni che ricorda come il linguaggio del calcio sia la più grande fabbrica di luoghi comuni del mondo, insieme alla politica e al porno.
E che ricorda altresì - applausi - come gli unici esempi li danno, oggi, i bravi e modesti allenatori delle scuole di calcio e delle squadre giovanili, con la loro passione. "Non le risse televisive e i giocatori con la Ferrari sotto il culo".
Ma a rendere totalmente appetibile e di godibilissima lettura l'antologia "Hanno deciso gli episodi" (Pendragon editore) sono le raccolte di frasi fatte sul calcio, di luoghi comuni appunto. Accompagnano il passaggio da un racconto all'altro. E sono lì, a futura memoria, a rammentarci come la banalità sia sempre in agguato, dietro l'angolo, quando si scende in campo.
Prendete le frasi fatte dei telecronisti "stile frizzante / pay tv".
Messe in fila, una dietro l'altra, ci precipitano in un universo che abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene. E' lettura salutare, diciamocelo. "Lo stadio è una bolgia. Grande partita.
C'è solo una squadra in campo! Prova ... non va! Pressing alto! Segna sempre lui! Questo gol pesa come un macigno!
Fucilata da fuori area! Colossale dormita della difesa! Incredibile papera del portiere! Decapita l'avversario! Entrata da codice penale! Strepitoso colpo di reni! Sciabolata verso la porta! Sciabolata morbida! Sciabolata dal limite! È una rasoiata! Trova l'imbucata! Ammucchiata in area! È un assedio! Mucchio selvaggio! Incredibile! Finisce qui!".
Ma in questo delizioso libro troviamo anche le frasi fatte dei telecronisti Rai, quelle dei tifosi e dei giocatori per non dire del finale "breviario delle banalità da dire durante le interviste" e degli aforismi, "leggermente apocrifi", di personaggi famosi. Noi stiamo con Aristotele: "Primum non prender gol, deinde philosophari".
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