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Le mie stelle nere.
Da Lucy a Barack
Obama
Lilian Thuram, uno dei
più amati giocatori
francesi
tra tutti quelli
arrivati in Italia, si è sempre
distinto anche fuori dal
campo per la sua classe,
la sua intelligenza e
il suo impegno per il
sociale. Lontano dal
cliché del calciatore, Thuram è un uomo che usa
la sua popolarità per
una causa importante.
Dopo il suo ritiro dalla
vita sportiva, nel 2008
nasce la fondazione che
porta il suo nome il cui
impegno è quello di
combattere il razzismo e
di educare le nuove
generazioni a una
società multietnica.
Questo libro è parte
fondante del suo impegno
e parte da queste
premesse: “I muri della
mia aula erano bianchi,
le pagine del mio libro
di storia erano bianche.
Non sapevo nulla dei
miei antenati. Si
parlava solo di
schiavitù, la storia dei
neri, presentata in quel
modo, era solo una valle
di lacrime e guerre.
Sapete dirmi il nome
di uno scienziato nero?
Di un esploratore nero?
Di un filosofo nero? Di
un faraone nero?”Nascono
così questi ritratti di
personaggi che hanno
segnatola Storia e che
spesso però vengono
dalla Storia
trascurati. Thuram li
racconta, dà loro quello
spazio che secoli di
razzismo strisciante ha
spesso negato. Da Lucy a
Barack Obama, passando
per Esopo, Dona
Beatrice, Puskin, Aimé
Cesaire, Martin Luther
King, Rosa Parks, Muhammad
Ali, Tupac Amaru e molti
altri. Queste
stelle, come dice Thuram
“aiutano a evitare il
vittimismo e a credere
negli uomini e in se
stessi” |