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Data inserimento e aggiornamento nel sito:
28/02/2018 |
I ragazzi, come ben sappiamo tutti sono esseri pieni di energia, entusiasmo e visti i risultati di alcuni, pieni di sogni per un futuro da veri calciatori.
Per questo li vediamo lottare, faticare ad ogni allenamento alla ricerca della migliore performance e forma fisica, pur di essere schierati in campo alla prossima partita.
In un ottica di così tale impegno è chiaro che il dolore, e la fatica passano in secondo luogo pur di dar sfogo alla passione e raggiungere gli obiettivi prefissati.
Purtroppo uno tra gli infortuni più frequenti e certamente più invalidanti è rappresentato dal dolore al piede nella zona dell’arco plantare, e oggi ne parleremo con
David Di Segni, fisioterapista dell’
MDM Fisioterapia Roma,
che da anni si occupa di atleti e
problematiche come la Fascite plantare, la Tallonite o la Spina calcaneare. |
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Cominciamo col dire che il piede di un giovane calciatore è certamente più sollecitato in un momento chiave della crescita, da traumatismi e gesti ripetuti in maniera compulsiva a volte.
Ne consegue che il benessere delle strutture deve essere perfetto e la prima attenzione che deve essere portata in evidenza è certamente quella legata alle calzature da calcio o calcetto. Spesso vista la crescita repentina un genitore tende magari a risparmiare, comprando magari uno scarpino a buon prezzo, visto che magari nel giro di pochi mesi potrebbe già non andare bene..
Tale atteggiamento, purtroppo è molto frequente e non è proprio corretto, in quanto ok, il risparmio, ma con un occhio alla qualità del materiale scelto.
Infatti ogni casa produttrice di scarpini ha nel suo catalogo scarpini di diversa qualità, morbidezza della pelle, e soprattutto qualità nella suola in termini di rigidità e cuciture.
Va inoltre considerato che lo scarpino deve essere preciso e non in “Crescenza” (termine romano) quindi con uno o due numeri più grande per poterlo far durare di più. Tale ricorrenza, può portare a far lavorare male il piede del ragazzo e inevitabilmente portarlo a utilizzare le calzature in maniera errata, con ripercussioni sulla muscolatura del piede.
Inoltre una calzatura non perfetta come misura può portare ad un movimento errato del piede dentro la scarpa e la comparsa di vesciche oltre a non permettere una corretta stabilità e predisporre il ragazzo a eventuali infortuni al ginocchio da distorsioni.
I
dolori del piede
I dolori più frequenti di un ragazzo riguardano:
Tallonite:
dolore situato proprio sotto il tallone, che diventa dolente e fa male la mattina appena sveglio.
Quasi per magia il ragazzo superato il momento iniziale poi riesce ad allenarsi come se nulla fosse, per poi avere dolore la sera o la mattina dopo.
Fascite plantare:
è una infiammazione molto comune che riguarda la fascia plantare, ovvero il comparto di muscoli, tendini e legamenti che sono situati sotto l’arco plantare.
Spesso la scarpa sbagliata funge da starter, e un suo utilizzo errato ne determina la comparsa di infiammazione e dolore.
Il ragazzo accusa dolore durante la camminata e spesso non riesce proprio ad allenarsi
Metatarsalgia:
dolore localizzato nella zona anteriore del piede, alla base delle dita.
Dipende generalmente da un appoggio sbagliato del piede e della postura in genere, che se sommata ad una suola particolarmente dura, possono portare ad una infiammazione anteriore del piede.
Consigli pratici
Ognuno di questi dolori elencati è molto importante e non va assolutamente sottovalutato, ne dai genitori, ne dall’allenatore che se percepisce un disagio nel ragazzo deve assolutamente intervenire e non protrarre l’allenamento.
Bisogna insegnare al ragazzo sia la cultura del sacrificio, e della fatica, ma anche sensibilizzare il ragazzo nell’ascoltare i segnali provenienti dal proprio corpo, andando a non forzare i campanelli di allarme e scegliere i giusti tempi di ritorno in campo.
Sarà chiaro che indagare precocemente la natura dei dolori è molto importante e chiaramente, un trattamento fisioterapico precoce metterà in condizione il ragazzo di esprimersi al meglio e migliorare la sua performance senza incorrere in problematiche che lo terrebbero lontano dal campo per molto tempo.
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