La formazione giovanile in Spagna

Come insegnare il futsal attraverso il gioco. Una serie di esercitazioni da far svolgere ai ragazzi per rendere divertente la seduta

Iñigo Martínez Corchete

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Nel Nord della Spagna, come d’altra parte nel resto del Paese (e del mondo), il calcio conquista la maggior parte dei ragazzini che praticano attività motoria anche in virtù del potere mass-mediatico e socio-culturale della disciplina.

Va detto però che una buonissima parte di questi giovanissimi, prima dell’esperienza calcistica, maturano quella calcettistica, il che è tutto sommato logico perchè le due discipline presentano diverse similarità, sia sul piano tecnico-coordiativo della motricità sia su quello tecnico-regolamentare.
 

L'organizzazione

In virtù di ciò, il maggior numero di ragazzini che praticano il calcio a 5 lo riscontriamo nelle categorie Pre-Benjamìn e Benjamìn, che corrispondono a Primi Calci e Pulcini. Nella successiva categoria, Alevìn, molti ragazzini passano al gioco a 7 o a 11, mentre si fermano nelle società di calcio a 5 solamente quelli con meno qualità tecnica, oltre a quei pochi che decidono di proseguire nonostante “l’impulso sociale” verso il calcio.

Per ciò che riguarda la struttura organizzativa, fino alla categoria Cadete la maggior parte delle formazioni di calcio a 5 sono allestite nell’ambito dei gruppi sportivi scolastici, pur se con la partecipazione a tornei e campionati organizzati e gestiti dalla federazione calcistica.

L’obiettivo di questi gruppi è quello di proporre un’esperienza sportiva, promuovendola anche tra le ragazze.

A partire dalla categoria Juvenil, invece, sono presenti nei campionati i maggiori club di calcio a 5, dal momento che nelle categorie precedenti vi è la consuetudine di avvalersi di club affiliati o di gruppi scolastici, anziché attivare una struttura organizzativa che copra tutte le categorie, già dalla base.

 

Scuole e nei Settori Giovanili

Le scuole di calcio a 5 sono molto giovani e la maggior parte è nata negli ultimi 5-10 anni.

Un esempio è ben rappresentato dalla società del Sestato FS, della quale sono stato promotore. All’inizio avevamo davvero pochi ragazzini.

Successivamente, attraverso un metodo di allenamento basato sul gioco abbaimo conseguito un significativo risultato: tutti si divertivano, così da 3 giovani presenti al primo allenamento, abbiamo chiuso la prima annata con 25 ragazzi e laseconda con 50.

Tutto ciò è stato ottenuto con materiali e personale ridotto rispetto agli obiettivi posti. E con più carenze rispetto alle scuole di calcio vicine a noi.

Tanto per fare un esempio, avevamo a disposizione il campo solo 4 ore alla settimana (per gestire ben 50 ragazzini) e ciò ha imposto di ricercare le soluzioni più efficaci, per sviluppare il lavoro.

Così l’unico nostro obiettivo doveva essere divertire i ragazzi, dal momento che il confronto con la disciplina “regina”, sarebbe stato perdente. La chiave per appassionare i giovani era proporre una serie di attività molto divertenti. Proprio per questo, la nostra proposta era fondata sul gioco, sia per l’apprendimento tecnico sia per quello motivazionale.

 

Abbiamo elaborato una vasta serie di proposte fondate sull’elemento ludico, in modo da abbracciare tutti gli obiettivi dell’insegnamento.

Ogni esercitazione deve essere sviluppata con un obiettivo chiaro, con un preciso livello di difficoltà in base alla categoria e al grado di apprendimento maturato dai giovani. Ovviamente ciascuna esercitazione può essere modificata (e diventare più facile o più difficile) in base alle necessità del gruppo.

L’allenatore deve, in quest’ottica, comprendere il livello dei propri giocatori per modulare opportunamente le proposte.

 

 

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La proposta pratica

 

Esercitazione 1

Obiettivo: riscaldamento generale.

Materiali: 1 pettorina per ciascun giocatore.

Descrizione: tutti i giocatori si posizionano all’interno dell’area rigore, ognuno con una pettorina infilata nella parte posteriore dei pantaloncini, in maniera da poter essere sottratta.

Ci si muove per il campo cercando di non farsi rubare la pettorina e al tempo stesso cercando di sottrarla agli altri giocatori.

Lo scopo del gioco è sottrarre quante più pettorine agli altri giocatori, mettendosele progressivamente nei pantaloncini.

Vince chi ha conquistato il maggior numero di pettorine.

Durata: 5-10 minuti

 

 

Esercitazione 2

Obiettivo: riscaldamento specifico

Materiali: Pettorine di 3 colori diversi e 1 pallone per ciascun giocatore.

Descrizione: dividiamo i giocatori in 3 gruppi di colore diverso.

Ciascun giocatore parte con un pallone al piede.

Un giocatore per ciascun gruppo terrà un cono in mano e per liberarsi del cono stesso dovrà toccare un altro giocatore dello stesso colore.

Ovviamente dovrà riuscirci conducendo il proprio pallone, mentre i compagni dovranno evitare di essere toccati conducendo sempre il pallone.

Se il giocatore con il cono riuscirà a raggiungerne uno senza, gli passerà il cono. Vince chi ha conquistato il maggior numero di pettorine.

Durata: 5 -10 minuti

 

 

Esercitazione 3

Obiettivo: gioco di applicazione

Materiali: 1 pallone, 2 pettorine  per ciascun giocatore.

Descrizione: posizioniamo le porte trasversalmente rispetto al terreno di gioco. Dividiamo i giocatori in due squadre.

Ciascun giocatore si mette una pettorina nei pantaloncini.

Si gioca una partita con le mani, con le regiole del rugby: si può passare solo all’indietro mentre con il pallone in mano si può solamente avanzare.
Per fare i punti le modalità sono 2: si realizza una meta o si realizza una rete al volo senza che la palla tocchi terra prima di entrare in porta.
Il punto può avere valore doppio se la rete viene realizzata al volo di prima su passaggio di un compagno.

Il possesso di palla si perde con l’intercetto o rubando la pettorina al giocatore in possesso di palla.

Durata: 10 -15 minuti

 

 

Esercitazione 4

Obiettivo: conduzione e dribbling

Materiali: pettorine di 2 colori, 1 pallone per ciascun giocatore, coni.

Descrizione: si posizionano 3-4 giocatori senza palla in una zona centrale dalla quale non potranno uscire senza avere recuperato un pallone.

Al segnale acustico dell’allenatore, i giocatori con il pallone cercheranno di attraversare il settore centrale presidiato dagli altri.

Lo scopo del gioco, per gli elementi con il pallone è quello di attraversare il settore centrale senza perdere il possesso.
Se ciò avviene, il giocatore intercettato scambierà il suo posto con l’intercettatore.

Una variante può essere quella di imporre ai giocatori centrali di poter intercettare solo elementi dello stesso colore.

Durata: 10 -15 minuti

 

 

Esercitazione 5

Obiettivo: controllo e passaggio

Materiali: coni e 1 pallone ogni 5 giocatori.

Descrizione: si gioca una partita 4 contro 1 in un quadrato di 6 metri per 6.

I giocatori offensivi si posizionano sui lati del quadrato per muoversi tra i coni in funzione del pallone e creare le migliori linee di passaggio.

Durata: 10 minuti

 

 

Esercitazione 6

Obiettivo: finalizzazione

Materiali: 4 porte, palloni e pettorine

Descrizione:  si gioca una partita 4 contro 4 in una campo di 20 metri per 20 con 4 porte, poste su ciascuno dei 4 lati.

Ogni volta che il pallone esce dal campo si riparte con una rimessa dall’angolo più vicino al punto in cui il pallone è uscito.
Ogni volta che riprende il gioco si recupera il pallone, per poter calciare a rete bisogna effettuare un minimo di 2 passaggi tra i giocatori delle stessa squadra. Ogni volta che il si attacca una porta e il portiere para o avviene l’intercetto, gli avversari dovranno attaccare una porta diversa da quella appena attaccata.

Durata: 20 minuti

 

 

Esercitazione 7

Obiettivo: pratica di gioco reale

Materiali: pettorine e palloni

Descrizione:  si gioca una partita 3 contro 3 con i portieri in un campo di 20 metri per 20 con i giocatori obbligati a utilizzare l’arto non dominante.

Se si dispone di un numero maggiore di giocatori, bisogna organizzare più squadre.

Durata: 15 - 20 minuti

 

 

Esercitazione 8

Obiettivo: ritorno alla calma

Materiali: 1 pallone per coppia

Descrizione:  posizioniamo i giocatori a coppie uno di fronte all’altro a 6 metri di distanza l’uno dall’altro.

Il giocatore
con il pallone cercherà di trasmetterlo al compagno facendo una leggera finta per metterlo in difficoltà.
Si tratta di un gioco a eliminazione nel quale i giocatori eliminati si avviano a svolgere l’allungamento muscolare, l’ultimo in gara vince.

Durata: 5 minuti

 

 

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Iñigo Martínez Corchete, Entrenador de fútbol sala nivel 3 Lic. cc. de la actividad física y el deporte. Laurea in Scienze e Tecniche delle Attività Sportive presso l'INEF di Bilbao. Abilitazione ad Allenatore di Calcio a Cinque di III Livello della Real Federazione Spagnola. Docente ai corsi per allenatori di calcio a cinque della Real Federazione Spagnola

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Data inserimento e aggiornamento nel sito: 16/11/2011 -  05/07/2017 Scarica il contributo in formato PDF


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