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Fase
di non possesso.
L'organizzazione in una disposizione difensiva a zona.
1^ Parte
La riflessione su
concetti di tecnica calcistica, ripresi e discussi durante il corso
Master; il bisogno di ordinare e focalizzare in modo sempre più
critico e consapevole l’insieme di esperienze svolte in più di venti
anni di attività di allenatore in tutte le categorie del settore
giovanile e con adulti dilettanti e professionisti; l’interesse
verso la pedagogia intesa come disciplina che studia mezzi e metodi
relativi al rapporto insegnamento – apprendimento; sono queste le
principali motivazioni che mi hanno indotto a sviluppare questo
lavoro.
Se l’obiettivo dell’allenatore è di cercare di migliorare
costantemente i fattori tempo e spazio nel singolo, l’attività
didattica dovrà essere
coerente e si dovrà sempre rivolgere su due piani di intervento fra
loro diversi, ma integrati e correlati. Il primo sarà rivolto verso
l’individuo, il singolo, l’Unità Significativa, con lo scopo di
valorizzare al meglio le potenzialità del calciatore, mentre il
secondo sarà rivolto al collettivo (un insieme di singoli che
presentano caratteristiche diverse ed eterogenee) con lo scopo di
creare una squadra il più possibile organizzata, razionale, elastica
ed equilibrata. Nell’intervenire sull’individuo l’allenatore deve
avvalersi degli elementi e dei
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