Introduzione
La riduzione dell’attività fisica nei paesi
industrializzati è un fenomeno che non
investe solo la popolazione adulta, ma si
allarga anche ai giovani, già a partire
dall’età prescolare.
Ne conseguono allarmanti trend secolari di
involuzione dell’efficienza fisica in età
pediatrica.
L’interesse della letteratura
internazionale è centrato sull’obesità e
sulla perdita di capacità di prestazione
aerobica, che rappresentano i principali
fattori di rischio per la salute.
E’ importante sottolineare che la pratica di
attività strutturate, nella maggior parte
dei casi, non compensa la perdita del
cosiddetto “ moto spontaneo “ e di tutto
quel grande volume di attività non
strutturata che in passato era basata sulla
spontanea ricerca di soluzioni motorie a
problemi della quotidianità.
L’attività destrutturata, però, tende a
ridursi in particolar modo nei grandi centri
urbani, come si evidenzia dall’involuzione
delle prestazioni motorie.
Tale attività sembra addirittura non
sufficiente per la prevenzione dei rischi
cardio‐vascolari nei bambini.
Complessivamente le linee guida
internazionali raccomandano almeno 60 minuti
di attività giornaliera da moderata a
vigorosa, considerato il fatto che il
livello di attività fisica praticata in età
evolutiva predice attendibilmente il livello
di attività nella successiva età adulta,
diventa cruciale gettare le basi di uno
stile di vita sufficientemente attivo già
dall’infanzia, per contrastare i trend
attuali di mancanza di movimento che si
instaurano già a partire dalla scuola
materna.
La risoluzione del parlamento Europeo ( 2007
) dice che bisogna fare almeno 3 ore di
Educazione Fisica alla settimana in tutti
gli ordini di scuola …………
Uno dei concetti chiave di un approccio
qualitativo all’attività motoria è la
variabilità della pratica.
E’ necessario rivedere le filosofie
dell’Educazione Fisica, delle scienze
motorie, dell’avviamento allo sport in età
giovanile.
Quantità e qualità delle attività fisiche in
età prescolare devono essere riviste in
un’ottica di acquisizione di stili di vita
attiva.
Il problema cruciale di chi si occupa di
attività motorie e sportive per bambini, è
riuscire a coniugare nella pratica
l’esigenza di appropriati standard
qualitativi e quantitativi del movimento,
che possono frenare i trend involutivi sia
sul fronte dell’efficienza fisica sia su
quello della salute.
ALCUNI DATI CHE DOVREMMO TENERE
IN CONSIDERAZIONE NELL’ANALISI DELLA
SITUAZIONE CHE PRECEDE LA NOSTRA
PROGRAMMAZIONE:
‐ La diminuzione degli sportivi: dal 1981 al
20001 c’è stato un calo di 635000 tesserati,
si è passati da 3776200 a 3140993
‐ Educazione Fisica e sportiva in Europa –
tempo medio in diminuzione
‐ Scuola primaria: 2003 ‐ 121 minuti, 2007 ‐
109 minuti
‐ Scuola secondaria: 2003 ‐ 117 minuti ‐ 101
minuti
‐ L’educazione Fisica sta diminuendo nelle
scuole di tutto il mondo.
‐ Stato di salute in leggero peggioramento
‐ Nel 2003 si è valutato un decremento delle
abilita motorie dal 10 al 15%
‐ In Italia i pantofolai e sedentari sono 23
milioni e 300 mila ( primi in Europa ) per
cui aumentano i problemi sociali e la spesa
sanitaria. Si stima che l’inattività fisica
causa annualmente 2 milioni di morti nel
mondo.
‐ Nonostante i molteplici benefici, almeno
il 60% della popolazione mondiale non
raggiunge il livello minimo di esercizio
moderato consigliato in 30 minuti al giorno.
‐ In Italia facciamo ¼ delle ore di attività
motoria della Francia.
‐ Vi è un declino evidente dell’attività
fisica
‐ Il corpo è relegato in una riserva
indiana. Lo sviluppo tecnologico nega il
corpo.
In Svizzera la legge federale prevede 3 ore
di educazione motoria più una quarta ora
facoltativa nel primo pomeriggio. Hanno
attivato un “ progetto infanzia “ per
fronteggiare un problema oramai evidente:
I BAMBINI DIVENTANO SEMPRE PIU’
MALDESTRI.
A 6 anni hanno problemi di equilibrio, non
sanno orientarsi nello spazio, vanno a
sbattere facilmente se si muovono in uno
spazio con ostacoli, non sanno fare la
capovolta, presentano disturbi posturali,
hanno problemi di grafomotricità
Linee
guida
…… bambini devono accumulare
……da 60 minuti ad alcune ore al
giorno di attività fisica
……
…… e gli adolescenti dovrebbero svolgere
almeno 20 minuti di attività fisica vigorosa
3 giorni la settimana
……e 30 minuti di attività
moderata 5 giorni la settimana
……
Finalità
1‐ SENTIRSI BENE ‐ essere in forma e in
buona salute, muoversi in armonia e trovare
un equilibrio; scoprire il proprio corpo in
rapporto al vivere giornaliero.
2‐ SPERIMENTARE ,SCOPRIRE ‐ imparare,
arricchire il proprio repertorio di
movimenti, acquisire conoscenze e
competenze, scoprire l’ambiente naturale e
materiale.
3‐ CREARE ED ESPRIMERSI – utilizzare il
movimento come mezzo espressivo e di
comunicazione.
Sviluppare il senso estetico.
4‐ ALLENARSI E RAGGIUNGERE DELLE PRESTAZIONI
– allenarsi in modo sistematico,ottenere
delle prestazioni,provare i propri limiti,
ripetere per migliorare.
5‐ CERCARE LA SFIDA E RIVALEGGIARE – osare,
confrontarsi con se stessi,con gli altri e
con l’ambiente.
OSARE.
6‐ PARTECIPARE E APPARTENERE –
cooperare, collaborare, dar vita a un
progetto comune; sviluppare il senso di
appartenenza e di gruppo.
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