Considero il giuoco del calcio come il più bello, il più
entusiasmante e uno dei più evoluti sport dal punto di vista
tecnico-coordinativo dove le capacità psico-fisiche degli atleti
vengono sollecitate in svariata maniera. Avendo giocato per alcuni
anni ad un discreto livello professionistico (C1, C2) tuttora a 43
anni mi diverto a cercare di trasmettere la mia passione ad altri ;
dopo aver seguito mio figlio maggiore nella squadra pulcini della
associazione sportiva di quartiere, ho voluto intraprendere la
“carriera” di allenatore dilettante solo del settore giovanile.
Oltre a seguire le partite dei miei 2 figli (nel frattempo ne era
nato un altro) dedico un po’ del mio tempo libero (cercando di non
trascurare troppo la famiglia) a tentare di far divertire e di
insegnare qualcosa agli atleti del futuro (anche insegnare è una
parola grossa per conto mio).
Ho seguito così il corso di insegnante di centro avviamento allo
sport del CONI con i vari aggiornamenti poi quello di tecnico del
settore giovanile CONI-FGCI. Da circa 10 anni sono in contatto con
alcune squadre della mia zona di residenza le quali mi hanno sempre
affidato delle agguerrite compagini di ragazzi pronti a seguire la
mia e la loro passione. Finora ho avuto la fortuna di allenare tutte
le categorie del settore giovanile (dai piccoli amici agli allievi)
e considero il fattore tecnico-coordinativo come basilare per
l’allenamento e la preparazione degli atleti di qualsiasi età.
Infatti propongo sempre sia nella fase di messa in azione che nella
fase centrale della seduta di allenamento esercizi e giochi atti a
sviluppare le caratteristiche tecniche degli atleti. Sono un
convinto assertore della teoria:
+ tecnica = + coordinazione // + coordinazione = + tecnica
Un giocatore di calcio deve essere un atleta completo (forte,
resistente, veloce, mobile) ma soprattutto deve possedere una
abilità tecnica e cognitiva di buon livello.
Non sempre, infatti, si possono trovare in un ragazzo tutte queste
caratteristiche fisico-atletiche poiché dipendono in maniera molto
forte dalle caratteristiche morfologiche e dai “geni” trasmessi dai
suoi genitori; è assai importante , secondo me, cercare di
sviluppare il più possibile le abilità tecniche dell’atleta e
allenarlo senza esercizi meccanici e/o stereotipati alla crescita
della attività cognitiva. Attività in “situazione”, cercando di far
trovare a loro la migliore soluzione possibile per raggiungere gli
obiettivi e “giochi semplificati” lasciando libero sfogo alla
creatività sono le maggiori esercitazioni allenanti per il
“raise-up” tecnico-tattico di un calciatore; senza tralasciare però
il fattore motivazionale che diventa fondamentale in ogni parte
della stagione sportiva.
Mi permetto quindi, a conclusione della mia piccola premessa, di
sottoporre alla vostra cortese attenzione una proposta di “messa in
azione” (io lo chiamo RTC riscaldamento tecnico-coordinativo) da
attuare nella prima fase della seduta di allenamento in particolare
dalla categoria Esordienti in su.
Ringrazio in anticipo per l’attenzione e cordialmente saluto.
RTC (durata circa 20 minuti)
Materiale occorrente: palloni, cinesini, casacche, paletti , coni,
cerchi, over.
(Gli esercizi devono essere effettuati con entrambi i piedi)
- palleggi singoli e a coppie;
- stop e assorbimenti singoli e a coppie;
- conduzione palla in slalom ciclico tra 6 paletti (distanza tra
paletti 1 metro);
- conduzione palla in slalom aciclico tra 6 coni;
- sprint in slalom tra 6 cerchi;
- sprint su 6 over (distanza tra gli ostacolini 1 metro);
- palleggio in slalom ciclico tra 6 coni;
- palleggio in slalom aciclico tra 6 paletti;
- esercizi di mobilità articolare e streching;
- possesso palla 4>2 in quadrati di 8 metri per lato massimo 3
tocchi;
- trasmissione psicocinetica del pallone sempre su atleta con
casacca di diverso.
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