Roberto DE BELLIS
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Definizioni
Capacità psicofisica di
resistere all’affaticamento durante lunghi sforzi e la capacità di
recuperare velocemente (Weineck).
Capacità di un muscolo o
dell’insieme dell’organismo di eseguire ripetutamente un’ attivita’ (Consilman).
La resistenza generale e’ la
capacità dell’atleta di sottostare per un lungo periodo di tempo ad un
qualsivoglia carico fisico che coinvolga molti gruppi muscolari e che
sia in rapporto positivo con una specializzazione sportiva (Tschiene).
Per resistenza si intende la
facoltà di svolgere per un lungo periodo di tempo una qualsiasi
attivita’ senza che si determini un calo della sua efficacia; resistenza
intesa come capacità di contrastare l’affaticamento (Zaciorskj).
Per quello che riguarda il
calcio dunque la resistenza deve essere intesa come la capacità di
mantenere qualitative le azioni motorie per tutta la durata della gara
recuperando velocemente dopo gli sforzi intensi come scatti ecc…
Classificata in
- generale o locale: riferita
all’estensione della muscolatura impegnata o indipendente e specifica;
- specifica: in relazione al
tipo di disciplina infatti la resistenza del calcio è completamente
diversa da quella della pallavolo o da altre discipline per cui i
relativi mezzi di allenamento devono essere adeguati a quelle che sono
le richieste e le necessità del calciatore.
- aerobica o anaerobica:
riferita all’utilizzo dei sistemi metabolici; infatti come vedremo anche
per quella relativa alle altre capacità condizionali entrano in gioco i
vari sistemi energetici in relazione a quello che esegue il nostro
atleta per volume e intensità.
- dinamica o statica: legata al
modo di lavorare della muscolatura quando si fa riferimento ad un lavoro
legato ad un distretto muscolare.
- di forza: riferite alle forme
principali dello sforzo motorio effettuato, particolarmente rilevante
nella nostra disciplina la resistenza alla forza esplosiva come il
ripetere numerosi scatti durante la gara o la resistenza alla velocità..
La resistenza nel calcio è una
resistenza specifica che include gli aspetti relativi allo svolgimento
della gara ed alla sua necessità.
Conseguentemente racchiude
numerosi aspetti analizzati prima in condizioni variabili e secondo i
ruoli in campo e le caratteristiche individuali.
La resistenza. Ulteriore classificazione
- tempi brevi: impegno predominante del meccanismo
anaerobico lattacido;
- tempi medi: sia il meccanismo aerobico che quello
anaerobico lattacido;
- tempi lunghi: impegno prevalentemente aerobico
(lavoro in equilibrio tra apporto di ossigeno ed energia consumata.
Non esiste la Resistenza in assoluto ma da un punto
di vista metabolico, esiste una quantità di forme miste che si
differenziano per grado di natura.
La resistenza di base sufficiente e’ uno dei
presupposti per l’incremento di prestazione in tutti gli sport e questo
principio vale anche per il calcio.
Questo significa che una resistenza di base che
provoca degli adattamenti generali deve essere il presupposto per un
lavoro specifico che riguardi le esigenze della disciplina e la
necessità di realizzare sforzi richiesti dalla performance.
Importante per ...
1. aumento di capacità di prestazione fisica;
Azione positiva sia sulla gara che come capacità di carico in allenamento. l’affaticamento
precoce limita il tempo di esecuzione possibile per la realizzazione di una performance o
di un programma intensivo limitando la scelta di contenuti e mezzi
2. migliora il recupero;
3. riduzione dei traumi;
4. aumento della capacità di carico psichico;
5. evita diminuzione di rendimento nel cognitivo;
6. diminuzione errori tecnici-tattici;
7. salute stabile.
1. Aumento di capacità di prestazione fisica
Azione positiva sia sulla gara che come capacità di carico in allenamento.
L’affaticamento
precoce limita il tempo di esecuzione possibile per la realizzazione di una performance o
di un programma intensivo limitando la scelta di contenuti e mezzi
2. Miglioramento della capacità di recupero
Eliminazione rapida delle scorie e ripristino veloce. recupero più veloce sia degli sforzi
che delle situazioni simpaticotoniche/vagotoniche favorendo i processi di recupero e di
ristabilimento dopo carichi sportivi
3. Riduzione dei traumi, cognitivo, meno errori tecnici tattici
Stanchezza ed affaticamento più tardivi, in generale che rende efficace più a lungo il
sistema dei riflessi, rappresentando una protezione efficace contro traumi. Capacità
funzionale del sistema nervoso centrale migliore nella percezione, concentrazione …
4. Aumento della capacità di carico psichico vedi sopra
5. Salute stabile
Migliora lo stato delle difese immunitarie garantendo salute più stabile
ed esponendolo meno a malattie. azione preventiva sul cardiocircolatorio e sulle malattie ipocinetiche.
Considera che ...
- sviluppo ottimale considerando le esigenze della disciplina in quanto uno sviluppo
eccessivo della resistenza nel calciatore andrebbe a limitare alcuni aspetti dinamici e
sottrarrebbe del tempo ad altri obiettivi. Come per le altre capacità la resistenza deve avere
uno sviluppo ottimale e non massimale.
- eccesso di resistenza influisce in maniera negativa su rapidità e forza esplosiva in quanto
si sposterebbero gli aggiustamenti e gli adattamenti verso aspetti fisiologici differenti.
- rischio di sovrallenamento sia per quantità (diminuzione testosterone) che in ricerca di
forma speciali res. alla forza esplosiva. Questo significa che soprattutto in alcuni periodi
come quelli relativi al periodo di preparazione occorre non proporre quantità eccessive di
lavoro per evitare che il soggetto non venga colpito da una forma di patologia particolare
dovuta ad una esagerata proposta di lavoro sulla resistenza non corrispondente alla
necessità di carico del soggetto.
Glicogeno ed attività
- maggiori sono le riserve iniziali di glicogeno maggiore sarà la capacità di fornire lavoro;
- si ottiene un aumento del glicogeno muscolare ed epatico. Essendo il glicogeno un
carboidrato occorre dunque ricordarci che l’alimentazione è un fattore importante per
ripristinare gli aspetti energetici che sono alla base della resistenza. Dopo lavori di
intensità alta o di estremo volume occorre consigliare una alimentazione che comprenda i
carboidrati come la pasta.
La resistenza. Cosa significa aerobico
Il termine e’ usato nella fisiologia degli sport con riferimento ad uno dei meccanismi che
producono energia. aerobico perché richiede l’intervento dell’ossigeno che grazie alla
ventilazione arriva ai polmoni, alveoli passa nel sangue che lo lega e lo veicola ai muscoli.
nei mitocondri si combina con gli zuccheri e coi grassi.
Per cui è il meccanismo più
economico in quanto ripristina la benzina del nostro corpo e cioè la molecola dell' ATP
attraverso la normale respirazione e dunque l’ossigeno.
La resistenza. Potenza aerobica
- Capacità dell’organismo di saper usare una gran quantità di ossigeno per ogni minuto;
- dipende sia dall’apporto d’ossigeno ai muscoli (componenti centrali), sia dall’utilizzo di
questo ossigeno da parte dei muscoli (componenti periferiche).
Vantaggi
- a parità di intensità di corsa si produce ATP con meccanismi diversi da quelli aerobici
nei soggetti che hanno una potenza aerobica minore;
Questo significa che un buon valore
di questo parametro ci permette di eseguire corse o allunghi restando nel processo di risintesi aerobico che abbiamo analizzato prima.
- debito di ossigeno di minore entità ed il recupero e’ tanto più rapido quanto maggiore e’
la potenza aerobica e pagamento del debito di ossigeno lattacido.
Questo significa che il
debito di ossigeno utilizzato durante uno scatto ad esempio viene ad essere pagato in
maniera molto più veloce facendo tornare l’atleta a valori di tranquillità pulsatoria.
La potenza aerobica puo’ essere scomposta in:
componenti centrali
apporto d’ossigeno ai muscoli
- Modificazioni cardiache, gittata maggiore ad ogni minuto.
Per cui un cuore molto più
forte che ad ogni battito riesca a mandare in circolo una quantità di ossigeno maggiore.
La
presenza di una quantità di ossigeno maggiore significa riuscire ad avere molta più energia
a disposizione.
Secondo alcuni autori i mezzi migliori sono quelli dove vi e’ valori alti di
frequenza cardiaca per cui quelle esercitazioni dove vi sia una impennata della frequenza
come nelle salite o nei lavori intermittenti;
Componenti periferiche
utilizzo d’ossigeno da parte dei muscoli
- Una fibra può migliorare la capacità di utilizzare ossigeno se in essa aumentano i
mitocondri e l’attività dei loro enzimi aerobici.
Questo aspetto viene ad essere migliorato
attraverso la formazione di una piccola quantità di lattato soprattutto se questa risulta
costante e dura da qualche decina di secondi ad alcuni minuti;
I mezzi da utilizzare in
questo caso sono quelli dove vi è un formazione di lattato costante che si aggiri sui valori
di soglia come in alcune tipologie di ripetute.
Debito di ossigeno
Quantità di ossigeno che sarebbe stata necessaria per produrre energia, per compiere il
movimento o la prova richiesta. La creazione del debito è indice che l’energia utilizzata e’
stata prodotta con meccanismo diverso.
Prestazione aerobica determinata da:
- Capacità Aerobica: abilità di sostenere un esercizio per un periodo di tempo prolungato;
nel calcio questa capacità è la base per i lavori successivi sia come capacità di
sopportazione che come adattamenti generali.
Potenza Aerobica: abilità di produrre energia
aerobica ad un elevato ritmo nell’unità di tempo.
In questo caso parliamo di valori di
intensità maggiori e di richieste energetiche superiori.
Corsa lenta:
utile da vari punti di vista, riscaldamento, defaticamento, aiutare a dimagrire,aumentare la
capacità di lavoro ma non e’ efficace per migliorare la potenza aerobica.
Metodi di allenamento del carico prolungato
- metodi ad intervalli
- metodi della ripetizione
- metodi basati sul gioco occorre utilizzare un metodo specifico per la disciplina e che non
provochi modificazioni collaterali negative.
METODO CCVV
Stimolazione della formazione di acido lattico e nello stesso tempo favorirne
l’eliminazione attraverso il suo riuso come carburante. Produzione provocata da variazioni
brevi seguiti da periodi di recupero attivo a velocità submax.
Produzione, eliminazione senza che acido lattico inibisca lo svolgimento.
Maggiore e’ la quantità utilizzata dai muscoli più grande la quantità eliminata. In parole
semplici si alternano dei periodi di lavoro a velocità sub massimali a dei periodi in corsa
lenta di recupero.
METODO RIPETUTE A RITMO COSTANTE
Velocità attorno alla soglia aerobica (raro) o anaerobica: quella che porta ad una
produzione di lattato non elevata. Da non confondersi con le ripetute classiche dei mille in
quanto la determinazione della velocità non risulta empirica come in quel caso ma tratta da
altre oggettivazioni che individuano la velocità nella quale si produce lattato a valori di
soglia e si fa correre il soggetto a quella velocità.
METODO INTERMITTENTI
- Ripetizione di esercizi di corta e di media durata in cui l’alternanza tra le fasi di lavoro e
quelle di riposo e’ frequente. durata media 30”.
Sottoporre a lungo il sistema di trasporto e
di utilizzo dell’ossigeno ad un carico massimale. durante il blocco oltre all’ossigeno
apportato dalla circolazione il complemento e’ assicurato da un serbatoio di ossigeno
intramuscolare: la miogoblina sistema redditizio senza attimi di attesa
- Intensità non superiore alla potenza aerobica e la durata non permette la ricostruzione
della miogoblina.
METODO GEORGES GACON
- intensità che varia dal 95% al 105% della velocità massima aerobica;
- recuperi non superiori ai 30;
- frequenza cardiaca non in crescita ma su livelli stabili;
- costruzione qualità di base:30\30 30\1;
- ottimizzazione potenza: 5\15, 5\10, 5\15, 10\10, 10\20, 10\30
INTERMITTENTE FORZA
La potenza massimale aerobica negli sport di squadra e’ limitata da due fattori:
- limiti cardiovascolari e relativi al trasporto di ossigeno;
- limiti muscolari periferici.
Il lavoro int-forza agisce su entrambi i parametri.
Questo significa che si alternano dei
lavori di resistenza a dei lavori di forza in maniera da stimolare entrambe le componenti
che influenzano la resistenza generale
30\30 15\15.
METODO FARTLEK
- Distanze che vanno dai 4 ai 10 km in corsa continua ma variata;
- sforzo irregolare con percentuali diverse;
- accelerazioni, salite, discese, scatti, corsa in scioltezza
- E’ una tipologia di lavoro che viene ad essere proposta soprattutto nella preparazione pre
campionato quando si punta maggiormente sul volume rispetto all’intensità.
METODO RIPETUTE IN SALITA
- stimolazione della componente forza;
- notevole stimolo cardiaco con innalzamento della frequenza cardiaca in tempi brevi;
- 60 metri almeno con pendenza almeno del 15% (Arcelli) 10% (M. Marella).
Al termine ripristino equilibri coordinativi, muscolari e nervosi e per questo motivo
occorre far eseguire degli allunghi in piano.
METODO GARA
- Gare utilizzate come contenuti di allenamento per sfruttare il potenziale funzionale
lavorando esclusivamente sulle capacità speciali di resistenza;
- mentale, tattico, psicofisico. Alcune esercitazioni se codificate possono essere degli
ottimi mezzi di allenamento per quello che riguarda la capacità aerobica o la potenza.
Soprattutto per la capacità può essere sviluppata tramite esercitazioni tecniche.
REGOLE ESSENZIALI
- Personalizzata (in relazione alle caratteristiche individuali)
- Efficace (raggiungimento dell’obiettivo prefissato)
- Specifica ( riferita alla disciplina)
- Istruttiva ( atleta consapevole delle finalità del lavoro)
TEST DI LEGER
- test massimale incrementale a navetta;
- determinazione della capacità di resistenza di un soggetto rilevando il vo2 max e la stima
della massima velocità aerobica mediante l’utilizzo di apposite equazioni;
- 20 metri, segnale acustico incremento ogni minuto.
TEST DI GACON
- Test incrementale ad esaurimento intermittente per la determinazione della velocità
massimale aerobica;
- distanza prefissata in 45” e recupero per 15”. Si parte da 125 mt e si incrementa di 6,25
mt;
- distanza finale con tabella di riferimento su km\h.
La resistenza .
Principi metodologici
- La capacità di prestazione di resistenza si basa sulla resistenza generale e sulla speciale
- la generale e’ alla base di ogni forma di speciale creando i parametri metabolici e
cardiocircolatori necessari.
PRINCIPI METODOLOGICI 2
- principianti o all’inizio della preparazione:metodi prolungati o estensivo ad intervalli
- atleti esperti o 2° periodo aumento del numero di metodi e dei contenuti di tipo intensivo
- resistenza speciale esige contenuti e mezzi speciali che racchiudano obiettivi specifici
PRINCIPI METODOLOGICI 3
- Carichi e recuperi ottimali (tempi, alimentazione…);
- intensivo prima del volume in termini di propedeuticità della seduta
- pianificazione e controllo per orientarlo in modo preciso grazie a continui feedback e
correzioni.
RESISTENZA BAMBINI
- Sia dal punto di vista cardiocircolatorio e polmonare, sia da quello metabolico i bambini
sono particolarmente adatti a carichi di resistenza;
- considerare attività ludica.
LATTATO BAMBINI
- Carico non fisiologico con valori quasi doppi rispetto adulto;
- l’eliminazione del lattato è minore;
- l’incremento del tasso di catecolamine è dieci volte più elevato;
- meccanismi naturali che proteggono l’organismo infantile.
MECCANISMO LATTACIDO
Può venire innescato anche quando vi e’ successione di impegni fisici che singolarmente
apparentemente non ne comporterebbero l’intervento.
MEZZI DI ALLENAMENTO PER LE COMPONENTI LATTACIDE
- RIPETIZIONI DI TRATTI DI CORSA BREVI ALLA MASSIMA VELOCITÀ (DAI 3”
AI 7”) E RECUPERI BREVI.
- SPRINT E CORSA DI RECUPERO (TIRA E MOLLA).
- TECNICO.
Eventuale salita.
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Roberto DE
BELLIS,
Preparatore Atletico
Professionista. Docente Università di Verona facoltà di Scienze motorie.
Conferenziere per numerose Università Italiane. Autore di numerosi
articoli, libri, dispense Universitarie e interviste relative alla
preparazione atletica. Collaboratore di varie riviste sportive
specializzate. Consulente scientifico di varie ditte specializzate in
allenamento sportivo e valutazione dell'atleta.
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