La domenica del Preparatore dei
Portieri
Prepariamo i Portieri
di Daniele AIROLDI
La partita settimanale è l’esame di verifica
del lavoro svolto durante la settimana. Anche il preparatore
dei portieri deve necessariamente partecipare attivamente
alla preparazione della partita e, secondo me, ha un ruolo
molto importante.
Infatti, per poter sfruttare al massimo le
potenzialità del portiere che giocherà la partita, è
fondamentale che sia il preparatore ad effettuare il
riscaldamento.
Infatti, soprattutto nelle squadre
dilettantistiche e giovanili, il portiere che si dovrà
accomodare in panchina potrebbe essere svogliato o deluso
dalla scelta del mister e quindi potrebbe influire
negativamente sulla disponibilità verso il portiere titolare
durante la fase di riscaldamento.
Con il preparatore dei portieri in campo,
questo non può accadere. Essendo un punto di riferimento per
il portiere durante tutta la settimana, la presenza comporta
secondo me un punto in più sulla sicurezza dell’atleta.
Inoltre, il metodo di lavoro rimane identico
rispetto all’allenamento settimanale, si possono dispensare
consigli utili se si conoscono gli avversari o sul modo di
stare in campo della squadra e si può innalzare la
concentrazione del numero 1.
Per quanto riguarda la fase vera e propria
del riscaldamento, con i portieri più giovani credo sia
necessario fornire delle linee guida per evitare un
riscaldamento troppo blando con possibili infortuni nella
gara o un riscaldamento troppo intenso con eventuali
strascichi di fatica.
Con i portieri più esperti, invece, lascio
che siano loro a gestirsi in quanto durante gli anni hanno
sicuramente imparato a conoscere il proprio corpo e sanno
sicuramente di cosa hanno bisogno.
Secondo me, non possono mancare nel
riscaldamento una fase podalica, una di mobilità per tutte
le parti del corpo, una di presa, un adattamento a terra,
una valutazione dei rimbalzi del pallone, una serie di
uscite alte, qualche conclusione in porta e una serie di
rilanci (da terra e al volo).
Ovviamente, tutta questa fase deve avvenire
alla massima intensità con i corretti tempi di recupero.
Anche se il preparatore dei portieri è
presente al riscaldamento, anche il portiere di riserva,
secondo me, deve essere in campo, dando una mano al mister
nel recuperare i palloni, fare da disturbo durante i cross e
magari anche a calciare in porta.
Inoltre, il gruppo portieri, se compatto,
può essere un altro punto forte per la squadra, aumentando
la collaborazione ed evitando attriti che condizionano le
prestazioni.
Dopo aver effettuato il riscaldamento, il
preparatore deve osservare la partita valutando attentamente
la prestazione del portiere.
Secondo me è molto importante avere una
scheda di valutazione dove segnare tutte le azioni in cui il
portiere è intervenuto, sottolineando note di merito ed
eventuali errori.
Da queste note è possibile poi effettuare
una analisi da cui si estrapolerà l’allenamento settimanale
che si dovrà svolgere lavorando sulle situazioni di maggiore
difficoltà.
Bisognerà valutare con attenzione anche il
comando della difesa e la gestione dell’area, oltre che
tutti i gesti tecnici.
Di seguito un esempio di scheda valutativa che può risultare utile per i preparatori che non ne usano una in particolare.
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