Cosa spinge le persone a fare sport?
di
Matteo Simone
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Descrizione dell’opera “Cosa spinge persone a fare sport?” Aracne editrice.
Ho approfondito gli aspetti che riguardano la motivazione a fare sport per il benessere e per raggiungere obiettivi nello sport e nella vita e riporto nel testo alcune interviste ad atleti di diverse discipline sportive individuali o di squadra.
Non solo la performance ma anche la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, di rincorrere il benessere psicofisico, emotivo e relazionale.
Una
spinta motivazionale dettata da cuore, testa e corpo per
provare a non mollare, per condividere momenti di pre-gara
fatti di viaggi e incontri, per superarsi.
È
importante lavorare su obiettivi, sul superare errori e
sconfitte, si impara da tutto ciò che succede e si può fare
meglio in futuro come individui e come squadra conoscendosi
meglio.
Si
impara sempre dall'esperienza, solo mettendosi in gioco e
facendo esperienza ci possono essere i presupposti per far
meglio e conoscersi meglio.
Questo
è lo sport che vogliamo che incrementa consapevolezza,
autoefficacia, resilienza e spirito di squadra e appartenenza.
Chiamateli
pure masochisti o incoscienti, ma in realtà quello che emerge
dalle varie storie e testimonianze è che si tratta di un mondo
fantastico e sorprendente, affascinante e protettivo.
Ringrazio
la casa editrice “Aracne” e i suoi collaboratori per la
fiducia e per il grande lavoro che richiede la pubblicazione e
la distribuzione del libro.
Ringrazio
tutti gli atleti che hanno avuto la cortesia, la gentilezza e
la disponibilità a raccontare le loro esperienze legate allo
sport.
Ringrazio
le amiche e colleghe Rita Tancredi e Francesca Vannucchi per
la loro cortesia, generosità, gentilezza, disponibilità nel
contribuire alle correzioni della bozza.
Ringrazio
Isa Magli per la sua gradita premessa:
“Il lavoro è ammaliante e, per
questo, invitante alla lettura e alla elucubrazione.
A guisa di una spiaggia si
presenta la gamma degli sport (calcio, triathlon,
running, pallavolo, ultra maratona, rugby, boxe etc.),
distesa davanti ad un mare, a volte, blu, inneggiante
alla tranquillità, alla prosperità corporale ed alla
pace dei sensi; altre volte, melmoso, burrascoso a prima
vista, ma poi accogliente panacea ai problemi
esistenziali quotidiani.
Emerge la piena dimostrazione
della personale presenza dell’autore: infatti lo sport
appare come il cardine del suo vivere e, la perfetta
sintomatologia dei fonemi riportati, è un riverbero
dello sport nella persona umana come invito
dell’attività psico-somatica per la rivalorizzazione
intellegibile e per la risoluzione spicciola dei dilemmi
giornalieri.
La trattazione è sotto forma di
quesito a personaggi che hanno vissuto e vivono, e hanno
praticato e praticano attività sportiva con conseguenti
responsi epistolari o tecnologici. I periodi un po’
prolissi con concetti ripetuti e, alcune volte con la
limitata punteggiatura, propalano di primo acchito una
certa ambiguità che sembra di allontanare dal senso vero
dell’argomentazione.
Proseguendo, poi, e informati
sulle varie opinioni di sensazioni ed emozioni, positive
e negative che siano, provate, si riscontra un momento
peculiare da vivere e da sperimentare con strati di
dogmatismo e di didattica. Seguono consigli vari
come: ‘Se non ci si vuole faticare, competere e
gareggiare, almeno mettersi in posa’ cioè ‘far parte di
un gruppo per incontrare gente, aderire all’esercito del
Selfie con telefono per memorizzare episodi che
serviranno a ricordare il passato e rivedersi in
divenire’.
Invita i ragazzi con i
familiari a prendere il treno dello Sport per salire per
strade, monti e parchi: insomma tutto ciò che la natura
comprende. Sport uguale solidarietà, sviluppo
sensoriale, autoefficacia, ed incremento della
Resilienza. Sport uguale solidarietà, integrazione,
consapevolezza del corpo entro i limiti ossia essere
ardimentosi ma non strafare, sperimentare, ma non
affaticarsi. Fa riferimento ad uno acronimo C.A.R.
(Consapevolezza, Autoefficacia, Resilienza) per
evidenziare la conquista del benessere e il successo.
Per il raggiungimento di
obiettivi positivi necessitano:
1) l’esperienza di visionare
paradigmi;
2) la persuasione come mezzo e
impegno, a parte il talento per la riuscita;
3) l’umore che favorisce
l’agire e offre consigli per recuperare energie.
Sintomatico è un paragone
riportato di un ultramaratoneta che considera lo Sport
“un orto da coltivare con passione e dispendio
di forze per dare la giusta rendita senza trascurare
altri orti: la famiglia e il lavoro.
E’ da mettere in conto il
valore che attribuisce alle donne, ponendole sullo
stesso livello di quelli dell’altro sesso come ad
esempio: Maria Chiara Parigi (ultratrailer); Lara La
Pera (campionessa di pallavolo e corsa); la schermidora
Silvia Tombolini (campionessa con disabilità
ipovedente), la quale incita alla tenacia, alla lealtà e
anche se con rischi e fatiche di non mollare mai neppure
dopo una sconfitta, perché perdere, dopo aver analizzato
gli errori, si rafforza la resilienza, che consente di
riprendersi e di riportare risultati accettabili.
Seguono consigli per una retta alimentazione che
rappresenta un punto fondamentale per le varie
esercitazioni e per un buon risultato finale.
Tutti gli intervistati sono
favorevoli alla figura dello psicologo che risulta
indispensabile non solo per la salute del corpo del
singolo, ma ancor più, del gruppo-squadra, affinché non
sia demotivato e subisca crisi, difficoltà, sconfitte.
Con O.R.A. (Obiettivi, Risorse, Autoefficacia) si
migliora la capacità di organizzazione e di
concentrazione, per cui i giovani dovrebbero prendere
come massima: “Vinci nello Studio – Vinci nello Sport”
per crescere e maturare.
Bando al DOPING perché arreca sviluppo negativo al fair-play”.
Autore:
Matteo
Simone |
Categoria: Libri di Calcio - Medicina e Psicologia Sportiva |
Aracne Editrice |
Formato: 14 x 21 |
Pagine: 140 |
Data uscita: febbraio 2020 |
Listino: € 12,50 - Formato PDF: € 7,50 |
Carrello: Acquista |
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Matteo SimoneDott. Matteo SIMONE Tel.:
380-4337230
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