PORTIERE. Reattivo, che sappia leggere le palle in profondità.
TERZINI (2–3). Dando preferenza ai terzini che spingono, per poter
essere efficaci anche in fase di non possesso devono avere una buona
capacità aerobica e buona velocità, in modo che possano rientrare
velocemente in posizione.
Non mi lascerei particolarmente
condizionare dalla struttura fisica ma è importante che siano
“muscolari” per poter reggere i duelli individuali.
DIFENSORI CENTRALI (5-6). In questo ruolo preferirei avere due
centrali aggressivi, che sappiano accorciare velocemente la squadra e
aggredire il giocatore di riferimento avversario.
E’ importante che
abbiano ottime doti di lettura della situazione in modo che sappiano
adeguarsi celermente a ciò che si succede in campo.
MEDIANO BASSO (4). Questo è il giocatore che ha più compiti tattici in
assoluto.
Perciò deve essere un “ tattico”, un giocatore in grado di
leggere di continuo le situazioni che si presentano sul terreno di
gioco.
Se dotato di buona strutture è meglio, in modo che possa
intercettare le traiettorie aeree quando è chiamato a fare schermo
davanti alla difesa.
INTERNI CENTROCAMPO (8-10). Possibilmente vorrei che fossero due
giocatori “ di gamba” e dalle buone capacità aerobiche, in modo che
possano dare ritmo all’azione di riconquista palla.
ATTACCANTI (7-9-11). Non ho diviso i tre attaccanti perché, se è vero
che in partenza sono due ali e un centravanti, poi a loro chiedo di non
dare punti di riferimenti precisi e di cambiare quindi spesso
posizione.
Tutti e tre devono cercare di stare per il maggior tempo possibile
dietro la linea della palla e dare così il loro contributo nella fase di
non possesso.
Per questo devono essere giocatori di gamba e con
ottime capacità aerobiche.
Concetti generali
INIZIO PRESSING. Organizzare il gioco di una squadra di calcio vuol dire mettere tutti i
giocatori nella condizione di leggere ed interpretare allo stesso modo
le situazioni che si creano in campo, dare a tutti delle regole e dei
segnali comuni, dotare gli atleti delle stesse conoscenze, in modo che
si intendano con più facilità.
Nella fase di non possesso le prime regole da stabilire sono dove
cominciare a dare pressione al portatore di palla e organizzare le
scalate sulla squadra avversaria.
Per convenzione stabiliamo tre zone di inizio attacco e alleniamo i
giocatori a sapersi difendere nelle suddette zone di campo.
Le variabili che ci faranno decidere quale sia il miglior modo di inizio
pressing sono: le caratteristiche dei nostri giocatori, le caratteristiche
degli avversari, la condizione atletica dei nostri giocatori e
l’andamento della partita.
PRESSING MEDIO:
E` la classica via di mezzo, una
situazione che cercherei di adottare in
condizioni di normalità.
PRESSING BASSO:
La condizione necessaria per poter impostare
una partita aspettando la squadra avversaria
in zona bassa è di aver a disposizione
attaccanti “di gamba” in modo da poter
ripartire efficacemente.
Addirittura potrebbe essere più
una soluzione offensiva che difensiva perché
recuperata palla potrei avere a disposizione
molta profondità nella quale lanciare i miei
attaccanti. Un'altra condizione che potrebbe
farmi optare per questa soluzione è quella
di avere a disposizione dei difensori
centrali lenti che altrimenti potrebbero
soffrire lo spazio che gli si crea alle
spalle dovendo alzare la linea difensiva.
PRESSING ALTO:
Per poter effettuare questo tipo di azione
occorre che i giocatori siano in ottima
condizione atletica in quanto il dispendio
energetico richiesto è senz`altro superiore.
Devo avere degli attaccanti
efficaci nella riconquista o quantomeno che
non si facciano saltare facilmente dal
portatore di palla avversario.
I centrocampisti, specie gli
interni, devono essere dotati di buona gamba
in quanto devono saper accorciare
velocemente ma anche ripiegare se la squadra
avversaria riesce a eludere l’azione di
pressing.