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---------------------------------------------- Marcamento collettivo. Copertura - I 3 difensori si danno reciproca copertura in diagonale e piramide difensiva. - Si utilizza sempre una sola linea di copertura per togliere la profondità (quando il difensore esterno esce sulla palla il difensore centrale copre e l’altro difensore esterno al massimo gli si allinea). - Su palla laterale ogni difensore è responsabile dello spazio davanti a se, tranne il difensore esterno opposto che sarà responsabile anche di quello che accade alle sue spalle (per vedere se il proprio centrocampista laterale è rientrato sulla linea di difesa).
Marcamento collettivo. Copertura: palla con traiettoria esterna Sull’attaccante in possesso palla che si allarga o su passaggio obliquo con traiettoria esterna (ad uscire) in fascia esce di scatto il difensore esterno di zona che era rimasto stretto con il reparto. Gli altri 2 difensori rimangono a difendere lo specchio della porta e soprattutto il 1° palo Appena l’avversario in possesso palla in fascia scarica all'indietro il difensore esterno di zona ritorna di scatto a compattarsi centralmente (dentro il cerchio di centrocampo) con i compagni di reparto.
---------------------------------------------- Marcamento collettivo. Elastico difensivo - La linea di difesa deve essere sempre: ◦ orientata verso la palla; ◦ scaglionata ◦ in movimento a onda (elastico difensivo). - Su palla scoperta la difesa scappa fino a 10 mt. fuori area e poi inizia ad uscire in pressione sulla palla.
Fase di possesso - La difesa a 3 permette un buon palleggio difensivo: ◦ se il gioco riparte dal portiere i difensori esterni si allargano molto bassi mentre il difensore centrale si posiziona centralmente al limite dell'area ◦ se si esce centralmente con il difensore centrale i difensori esterni ritornano di scatto a formare la piramide difensiva ◦ se si esce con il difensore esterno gli altri 2 difensori si compattano stretti centralmente ◦ sviluppata l'azione il reparto difensivo si ricompatta.
Caratteristiche dei giocatori in fase di possesso - Il portiere: deve essere bravo tecnicamente e deve saper giocare con sicurezza la palla partecipando alla gestione del possesso in fase difensiva dando sempre appoggio al difensore in possesso palla uscendo sempre fuori dello specchio della porta. - I 3 difensori: devono essere bravi nella costruzione del gioco, breve, media e lunga e soprattutto semplice (con precisione, velocità e soprattutto senza mai rischiare il passaggio), devono aver un buon cambio di gioco, devono sapersi inserire nello spazio centrale con e senza palla e devono saper impostare con buona tecnica; ◦ il centrale: il più dotato tecnicamente e meglio se ambidestro, deve possedere una buona visione di gioco; ◦ l’esterno: deve sapersi allargare per ricevere palla e costruire la manovra, va sempre a dare appoggio al proprio centrocampista laterale in possesso palla. ---------------------------------------------- Principi di tattica individuale in fase di possesso - Smarcamento - Controllo della palla: ◦ finta prima della ricezione, ricezione, dominio e difesa della palla.
- Conduzione della palla ◦ trattamento della palla.
- Finte e dribbling - Calciare: ◦ passaggio, cambio di gioco, lancio, triangolazione e uno-due, cross.
- Colpo di testa e tiro in porta.
Principi di tattica collettiva in fase di possesso - Scaglionamento offensivo: ◦ allargarsi in ampiezza, alzarsi in profondità, attacco al castello, sostegno offensivo, appoggio offensivo e difensivo (passaggio obliquo), scarico dietro
- Mobilità: ◦ mobilità coordinata, smarcamento collettivo, schema di gioco
- Imprevedibilità. ---------------------------------------------- Filosofia di gioco. Punto fermo Qualunque sia la filosofia di gioco su cui ci si basa, il modulo di gioco deve essere assolutamente sempre equilibrato, elastico e razionale!
Secondo me ...
- Osservare e analizzare: ◦ chiedersi sempre il perché della cose; ◦ chiedersi cosa è più opportuno fare ◦ chiedersi sopratutto come è più opportuno farlo ◦ chiedersi dove e quando farlo
Queste riflessioni permettono di crearsi una propria filosofia di gioco.
- Non è importante il sistema di gioco, ma la filosofia di gioco che c’è dietro cioè su quali concetti si basa (non solo tecnico-tattici, ma anche di vita);
- La filosofia di gioco diventa, in un certo senso, anche filosofia di vita (la forza interiore e la velocità di pensiero avranno sempre il sopravvento sulle questioni tecnico-tattiche;
L’allenatore deve avere una sua filosofia (concezione) di gioco, la deve aggiornare, modificare, ma soprattutto la deve saper trasmettere! “L’allenatore bravo è colui che ha le conoscenze, quello vincente è colui che riesce a trasmettere la propria filosofia di gioco.”
---------------------------------------------- Alcuni concetti della mia filosofia - Duttilità ◦ i giocatori devono essere abili a passare da un modulo all’altro mutando l’impostazione del gioco anche più volte nel corso della stessa partita (in base alle esigenze del momento)
- Coperta corta ◦ la coperta è sempre corta e bisogna tirarla dove si ritiene sia più conveniente.
- Scelta ◦ abbiamo sempre la possibilità di scegliere (anche quando non sembra) - scegliere significa rinunciare a qualcosa (c'è sempre qualcosa che si prende e qualcosa che si lascia); bisogna fare un resoconto tra i pro e contro e andare verso la scelta con più pro.
- Giocatori pensanti ◦ giocatori dotati di intelligenza calcistica cioè capaci di elaborare ed analizzare (pensiero tattico) le situazioni di gioco e di scegliere il più velocemente possibile le soluzioni migliori per risolvere il problema che ci si trovano ad affrontare (atteggiamento tattico).
- Paura, paura di sbagliare, coraggio di osare e cambiare ◦ spesso abbiamo paura di cose non vere - dobbiamo avere il coraggio di osare e di cambiale
- Essere propositivi ed attivi ◦ non bisogna mai essere passivi
- Sbagliare meno - Giusto o sbagliato ◦ perché è impossibile non sbagliare mai ◦ esistono solo cose più o meno opportune; valori e atteggiamenti
- Cambiare strategia ◦ per essere più efficienti ed efficaci bisogna a volte cambiare strategia
- Assertività ◦ ricercare la cosa più opportuna nel rispetto delle proprie emozioni e quelle degli altri.
- Empatia ◦ entrare in empatia.
- Tante verità - Realtà soggettiva ◦ ognuno ha dentro di sé la sua verità - la realtà non è oggettiva ma sempre soggettiva.
- Interrelazione tra: “situazione reale – pensiero – emozione – azione” ◦ Il pensiero e l'emozione interagiscono e si influenzano ◦ L’azione è legata all’emozione (tanto maggiore quanto lo sarà la motivazione) “il calcio per me è soprattutto emozione (tanto più intensa quanto sarà più forte la motivazione che la scaturisce) ......... ......... l’emozioni forti e positive permettono di svolgere azioni più incisive nel raggiungimento della performance” ◦ L’azione interagisce e influisce sulla situazione reale creandone una nuova per quanto detto possiamo addirittura affermare che … siamo noi gli artefici (almeno in gran parte) del nostro destino (ed anche di quello degli altri) ... siamo noi che che scegliamo chi essere e che cosa volere” ---------------------------------------------- Penso che ... La filosofia di gioco è finalizzata ad ottenere un risultato il più positivo possibile, che nel calcio è la vittoria! Vittoria = performance + imponderabile - La performance è migliorabile! - Le variabili imponderabili no! Ma siamo veramente sicuri che non possiamo farci niente?
La performance dipende dalle seguenti capacità - Personali ◦ Salute (alimentazione, bioritmi, ecc…) ◦ Psicologiche (NB. saranno sempre più l’arma vincente) • Comportamentali (modo di essere, di pensare, di agire) • Mentali (cognitive: percezione, intelligenza, memoria, pensiero, immaginazione, linguaggio, coscienza di se, ecc. - dinamiche: emozione, motivazione, personalità, ecc.)
- Atletiche (motorie - condizionali: forza, resistenza, velocità)
- Coordinative, propriocettive, psicocinetiche
- Tecnico-Tattiche e Lettura della partita
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