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Il padre
che vede nel figlio campione una possibile fonte di
guadagno, la madre che affida al figlio il compito
di tenere alta la bandiera della famiglia. Padri che
pagano al figlio un premio-partita di 20 euro per
ogni gol che fa. Nonni che al pomeriggio curano
personalmente il ripasso dei fondamentali col
nipotino. Madri che impazziscono se il loro piccolo
non ha bevuto l'integratore, che chiedono
all'allenatore quando ci sono le udienze e se è
possibile togliere il loro pargolo dalla barriera
durante le punizioni della squadra avversaria. Un
campionario che sembra surreale, se non fosse che è
tutto vero. "Mio figlio è un fenomeno" è il
risultato di una ventina di colloqui con allenatori,
dirigenti e arbitri che hanno raccontato una serie
di episodi sull'invadenza dei genitori all'interno
delle squadre dei settori giovanili di casa nostra.
Episodi riportati sfumando i toni e cambiando i
nomi, sia per la privacy degli sportivi minorenni,
sia per la tutela dell'incolumità dell'allenatore o
del dirigente di turno, perché "se quella mamma
scopre che sto parlando di lei, io sono finito". |