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Gigi Riva. Ultimo "Hombre
vertical"
Qui si narrano le imprese fantastiche di
Gigi Riva: eroe dell’immaginario collettivo
italiano negli anni Sessanta e Settanta del
secolo scorso, protagonista dell’unico
Europeo vinto dagli azzurri (nell’anno di
grazia delle utopie, il 1968), demiurgo che
plasma la realtà di un Paese che, nel
volgere di un decennio, conosce il benessere
e assapora il riscatto, si abbandona
all’illusione del sogno e infine precipita
nell’incubo.
Figura ieratica, enigmatica e silenziosa, il
cui volto imperturbabile e imperscrutabile
racchiude in sé tutta la gamma di
espressioni necessarie e ogni sfumatura
delle emozioni possibili, Riva non è solo il
calciatore che guida il Cagliari a un
incredibile scudetto, è anche il condottiero
rivoluzionario che attraverso il calcio
guida la riscossa di quell’alchemico athanor
incandescente chiamato Sardegna: magnifica
isola per troppo tempo vittima dei soprusi
della razza padrona.
Come lo Straniero Senza Nome, Django,
Silenzio, Cuchillo, Armonica o El Chuncho,
suoi contemporanei e protagonisti della
gloriosa epoca degli Spaghetti Western, Gigi
Riva, pistolero solitario e silenzioso dagli
occhi di ghiaccio e dal sinistro esplosivo,
è l’ultimo hombre vertical: eroe tragico la
cui determinazione a portare a compimento il
proprio incarico è pari solo alla
perseveranza nel combattere inutilmente
contro i mulini a vento di un destino che
non si è scelto. |