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  Nato a Betlemme. Il calcio perduto di Gianni Rivera  
  Autore: Andrea Maietti  
  Data di pubblicazione nel sito: 03  Gennaio 2011  
 

Nato a Betlemme. Il calcio perduto di Gianni Rivera
La primavera del calcio italiano. Quando il calcio cominciò a tornare grande a livello internazionale con l’Olimpiade di Roma del 1960, proprio con l’esordio azzurro del golden boy, il campionissimo del pallone, che segnò quell’epoca irripetibile.
Quando ancora non erano arrivati gli eccessi miliardari.
Quando un campione si identificava con una maglia e con quella soltanto (Rivera, per vent’anni, con la maglia del Milan, ha vinto tutto in Italia e nel mondo). Quando il geniale giocatore rossonero scriveva i suoi elzeviri calcistici (come li definiva Pasolini) e combatteva le sue battaglie dialettiche con i grandi avversari dell’epoca (dall’arbitro Lo Bello al critico Gianni Brera. Una polemica, con quest’ultimo, che divise l’Italia intera).
Quando il calcio era ancora a umana dimensione. Nasceva all’oratorio o in un quartiere povero di Alessandria (El cantòn di russ), e finiva, magari in compagnia dello stesso Brera, davanti a una bottiglia di barbaresco, con la benedizione dell’amato paròn Nereo Rocco.

 

Info
Nato a Betlemme. Il calcio perduto di Gianni Rivera
Autore:
Andrea Maietti
Prezzo: 12 Euro
Pagine: 128
Casa Editrice: Limina Edizioni

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